Nel Documento Unico di Programmazione anno 2024-26, e relativa miriade di allegati, il bando del Servizio Assistenza per l’Autonomia Personale era già previsto. Votando il bilancio 2024-2026 si è pure votata questa gara.
La giunta prima della pubblicazione del bando avrebbe potuto emanare un atto di indirizzo in merito, dalla documentazione in nostro possesso non sappiamo se lo ha fatto oppure no.
Questa è stata una delle domande posta in Commissione di vigilanza (nella foto centrale Tacchini Cappelletti e Portesani).
Quindi quando si vota il bilancio di previsione bisogna essere molto attenti e leggere tutto, altrimenti si rischia di votare una carta in bianco.
Il Bando di gara, previsto per agosto 2025, è stato fatto a fine settembre 2024 con il termine 1/10 30/10 2024. (tre le ditte partecipanti RTI Cr – Progetto A Bg – Alia Pv).
Quello che a noi preme come coalizione, Movimento 5 stelle e Cremona Cambia Musica è sottolineare gli effetti distorsivi che ricadono su chi lavora nei servizi esternalizzati: salari bassi, incertezze sul futuro, cambiare ogni volta datore di lavoro.
A Progetto A chiederemo se durante i periodi di sospensione dell’attività scolastica, questi lavoratori/lavoratrici vengano retribuiti/e, oppure no. Nella seconda ipotesi è da tenere conto del danno immediato economico, e futuro ai fini del calcolo pensionistico.
È una questione complessa, controversa quella legata all’assistenza e all’inclusione delle persone con disabilità.
L’esternalizzazione dei servizi educativi e di supporto, come nel caso degli educatori SAAP (Servizio di Assistenza Educativa per l’Autonomia e la Partecipazione), può comportare diversi problemi, soprattutto se chi vince non è del territorio. Spesso, affidare questi servizi a enti esterni può portare a una mancanza di continuità e di personalizzazione nell’assistenza.
Come coalizione nella nostra proposta di programma per il governo della città prevedevamo la internalizzazione di alcuni servizi sociali, come questo del SAPP, attuato con educatori assunti direttamente dal Comune, per garantire un approccio più integrato e coordinato, consentire un miglior monitoraggio delle esigenze delle persone con disabilità e soprattutto offrire un servizio continuativo svolto sempre dalle stesse persone che, diversamente, potrebbero cambiare ogni volta che si pubblica un bando.
Per quanto riguarda la lunga commissione di ieri, riporto quanto segue:
C’era anche Celestina Villa nel pubblico che ringrazio per il suo starmi accanto in questa esperienza completamente nuova per me.
🔴Vi dico cosa mi ha fatto più male?
Consiglieri di maggioranza hanno detto frasi in appoggio alle scelte della loro giunta con una vera mancanza di empatia davanti alla sala gremita di educatori e genitori.
– Chi ha solo rimarcato che siccome è una infermiera, che è stata una sindacalista, di conseguenza sta con i lavoratori… (Non si è capito con quale azione).
– Un’altra consigliera, oltretutto che è stata anche insegnante, ha esortato a cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno, e se c’è da cambiare cooperativa fatelo sereni che sarà senz’altro un’esperienza interessante.
– Sinistra Italiana ha detto: se ci tenete così tanto alla continuità per i ragazzi che seguite, passate a Progetto A, se non lo fate la responsabilità è solo vostra.
– Un altro consigliere, con fare bonario ha insinuato: “Ma forse si sperava che vincesse una parte e invece ha vinto l’altra… Capita! Forse, vista la totale trasparenza del bando, addirittura non serviva neanche convocare una Commissione di vigilanza”.
– il capogruppo PD, rispondendo a quella che sarebbe la nostra proposta programmatica di assunzione diretta delle figure di educatrici dal comune ha parlato di pura utopia.
🟢Qui invice ciò che mi ha toccato il cuore!
Degni di nota, fuori ufficialità, l’intervento degli educatori e di un genitore.
– ci hanno chiesto di scegliere in tre giorni di passare da una cooperativa che conosciamo bene da anni e con la quale c’è un rapporto solido ad una emerita sconosciuta.
– ci hanno detto che possiamo benissimo lavorare per entrambi con 2 tassazioni e un bel 730 cumulativo a fine anno.
– non ci hanno detto se prenderemo i soldi in estate a scuole chiuse.
– nessun coordinatore ha accettato di passare a Progetto A e gli operatori sono solo 53 su 156.
– ci costringono a scegliere tra il valore per noi anche soci delle nostre cooperative e l’affetto per i ragazzi che seguiamo.
– stanno tutti andando a scuola senza sapere che ne sarà di loro dal primo marzo.
– si sentono trattati come nel mercato delle vacche, chi destinato in stalla A, chi in stalla B…
Sono uscita dall’aula veramente provata!
Paola Tacchini