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Nuovo ospedale. ”Ma chi è Pizzetti per decidere come si deve svolgere un dibattito”

21 Febbraio 2025

Ogni giorno una nuova scoperta e non sempre positiva. Ieri il presidente del consiglio comunale, Luciano Pizzetti, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, ha introdotto l’argomento all’ordine del giorno, il nuovo ospedale,  pronunciando la  seguente frase: “la decisione è assunta, quindi non c’è più spazio di discussione per i se, ma per i come. Non siamo più al momento dell’inizio, siamo già oltre”.

Ma chi è lui per decidere come un dibattito si deve svolgere?

Se così stanno le cose, anziché riunire l’ufficio di presidenza poteva mandare un video a tutti i capigruppo, stile Istituto Luce, così si risparmiavano i soldi della seduta, il tempo del dottor Ezio Belleri e di tutte le persone presenti.

Non siamo già oltre, siamo allo spreco di ingenti risorse per rincorrere un sogno avveniristico che neppure sappiamo se e come sarà concretamente gestito, se ci saranno le persone e le energie per farlo funzionare e per mantenerlo come si deve.

Sulla testa dei cittadini, che non sono stati preventivamente consultati, stessa cosa dicasi per i sindaci, ad eccezione di quello del Comune di Cremona, è stata assunta la decisione di impegnare oltre 250 milioni  di euro in un’opera che non è indispensabile per la cura della salute, al di là delle roboanti dichiarazioni e delle accattivanti immagini.

Leggendo le diverse dichiarazioni sembra che  il nostro ospedale sia completamente inadeguato per poter essere ristrutturato e accogliere tutte le novità tecniche, tecnologiche, sanitarie, ecc., ma nessuno finora lo ha mai concretamente dimostrato con dati e documenti,  ad eccezione di  quanto contenuto, in maniera  riassuntiva,  nella relazione tecnica allegata allo studio di fattibilità.

Un ospedale funziona se ci sono medici, infermieri, dirigenti, personale tecnico ed amministrativo preparato, motivato, in quantità sufficiente e debitamente retribuito.

Funziona se chi vi è preposto anziché lasciare nel cassetto ingenti risorse, stanziate per la manutenzione, per le dotazioni antincendio e per i lavori di adeguamento le usa e non attende che sia la Corte dei Conti a tirargli le orecchie perché lo faccia.

E’ anche in questo modo che si arriva alla “obsolescenza” dei nostri ospedali, se chi ha il potere di spesa e le risorse non le adopera in tempo utile.

A proposito di tempo utile, il progetto di fattibilità tecnico-economica, che è in fase di valutazione da parte della Regione Lombardia, come da bando di gara doveva vedere la luce  entro 120 giorni dalla proclamazione del vincitore (vedi pagina 35, punto 22.3).

Il vincitore è stato proclamato il primo dicembre 2023, siamo a febbraio 2025.

Cogliamo l’occasione per ringraziare di tanta magnanimità Luciano Pizzetti che non solo stabilisce cosa le persone devono dire, ma è convinto di aver compiuto un gesto di grande democrazia nell’aver convocato, senza aprirlo al pubblico, l’ufficio di presidenza, speriamo che oltre a sindacati, terzo settore, volontariato, associazioni di categoria, club, ecc., venga indetto anche il Consiglio comunale.

Quello sì aperto al pubblico, al quale i cittadini potranno finalmente partecipare e apprendere una volta tanto le informazioni dai diretti interessati e non solo dagli organi di stampa.

 

Partito della Rifondazione Comunista

Cremona

5 risposte

  1. E l’opposizione? FdI accetta di essere messo all’angolo? Ah già, in campagna elettorale sono stati zitti: l’argomento è stato ignorato accuratamente. Ceraso, Portesani e tutti gli altri, quel che resta di Forza Italia: tutti sotto come le rane! Si sente solo la voce di Tacchini e di Rifondazione. Ma va’: sono tutti d’accordo chissà perché? Tutti a braccetto, incredibilmente. Iè toti preciis

    1. Ma si è alzata poi qualche voce di protesta sul tema come qui si suggerisce?
      Se è vero che di questi tempi non c’è da stupirsi più di nulla, stupisce però molto che la consigliera Tacchini, candidata ed eletta in conto Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista riuniti nella lista Cremona Cambia Musica, il cui programma puntava sul No al progetto del nuovo ospedale, ora si riveli arresa e faccia suo il progetto, perché impegnarsi a chiedere, come si è premurata di assicurare in Consiglio nell’esercizio delle sue funzioni, che “i cittadini siano aggiornati sui progressi e sugli sviluppi del progetto” è di fatto dire sì al progetto. Gli argomenti da opporre vanno ben al di là dei rilievi mossi dalla stessa ( inquinamento da amianto, polveri ecc. ) che sono solo i corollari del processo di demolizione, mentre il vero problema è il progetto funzionale del nuovo ospedale che scarica su un territorio sguarnito di servizi e strutture l’utenza media e 25.000 giornate di degenza per acuti dell’area chirurgica e medica, dunque un palese assist al privato. Gli argomenti di cui parliamo trovano la loro sintesi nel concetto di tutela della sanità pubblica, che è diritto costituzionale e servizio dovuto da ogni ospedale pubblico pagato con i soldi di tutti i cittadini. Non c’è nulla di cui stupirsi se chi ha cavalcato il progetto e ci ha messo la firma ripete quel sì che ha sempre detto al nuovo ospedale. Stupisce invece e lascia senza parole che di fatto dica sì chi come la Tacchini è approdato in Consiglio comunale con un programma che era un mandato ma che evidentemente ora risulta scomodo e viene scaricato.
      ‘Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell’ospedale di Cremona’

    2. Bravo sig. Donato!!!! Uno peggio dell’altro!!! Il capogruppo comunale di FdI è ORGOGLIOSO di questo progetto……rendiamoci conto con chi abbiamo a che fare…….e a chi diamo fiducia…..

  2. Visto il “successo” che ha riscosso la denuncia di qualche giorno fa sui marciapiedi dissestati, mi chiedo se i cremonesi si animino solo per questioni, validissime, ma facilmente risolvibili: basta volerlo e mantenere le promesse espresse in campagna elettorale e dare la giusta importanza alla priorità delle cose (come se fosse così scontato!!!). Qui si tratta di un ospedale, luogo del quale TUTTI prima o poi abbiamo bisogno. Meglio poi, meglio dopo il 2031 (ci crediamo davvero che sarà rispettata la data dichiarata???), perché fino ad allora la transumanza dei pazienti è certa, e la fuga dei medici è lì da vedere. Parlate cremonesi! L’avete capito che cosa vi capiterà quando avrete la necessità di essere curati? Insorgere! Sindaci non vi sentite responsabili?

  3. Giusta indignazione del PRC per l’atteggiamento del sig. Pizzetti. Non capisco però lo stupore: l’ex sottosegretario della indimenticabile Maria Elena Boschi nell’apparecchiare la – fortunatamente – cassata riforma/schiforma costituzionale, tifoso dell’autostrada CR/MN, entusiasta propugnatore di poli logistici intorno alla città, emblema del partito del cemento. Cosa aspettarsi da costui? Fra un po” sarà difficile varcare il Po, da Casalmaggiore a San Daniele e a Cremona, ma il grande business che interessa ai costruttori è il nuovo ospedalino; vedremo a fine lavori quanto avranno incassato, perché i preventivi sono sempre perfetti, ma quel che conta sono i consuntivi.

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