Con il recente accordo tra Comune di Crema e Regione Lombardia per la concessione in comodato d’uso gratuito, preliminare alla permuta, il complesso degli Stalloni entra per la prima volta ufficialmente nella disponibilità del Comune. Questo passaggio segna l’inizio di una grande operazione di rigenerazione urbana e sociale, che restituisce pienamente alla comunità un luogo emblematico che sta nel cuore di tante generazioni di cremaschi. Un momento atteso da cinquant’anni. Non si tratta pertanto solo di un’azione amministrativa virtuosa, legata alla risoluzione di una altro annoso problema quale la destinazione dell’ex tribunale – che passa a Regione Lombardia come polo socio-sanitario – ma di una scelta politica strategica che pone le basi per un nuovo modello di welfare comunitario di tutto il territorio e per un rilancio della città all’insegna dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione, in uno spazio naturale di socialità, peraltro di grande fascino e qualità architettonica ed urbanistica, destinato a trovare centralità nelle relazioni cittadine, capace di attrarre diverse fasce della popolazione in chiave inclusiva e comunitaria.
C.A.S.A. Stalloni: il cuore della rigenerazione urbana e sociale
C.A.S.A. Stalloni – Cuore, Abilità, Sinergie e Ambiente – è il nome e il simbolo di questo progetto di trasformazione. È un’idea ambiziosa che mira a dare casa alle nuove esigenze della comunità, offrendo spazi e servizi capaci di rispondere alle fragilità emergenti. Un progetto che rappresenta la volontà di Crema di investire nel futuro, valorizzando il proprio patrimonio e mettendo al centro le persone ed i loro bisogni.
Il progetto viene candidato al bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo entro la scadenza del termine della prima fase di preselezione delle idee progettuali, ovvero il 13 marzo, con un budget complessivo di 3 milioni di euro, di cui 900.000 euro cofinanziati dal Comune e 2.100.000 euro richiesti alla Fondazione. Con due obiettivi: creare innovazione comunitaria, includendo e sostenendo le fragilità, e rigenerare l’intero comparto urbano.
“Il primo obiettivo” afferma il sindaco Fabio Bergamaschi “partendo dalla lettura dei bisogni svolta con la recente approvazione unanime del Piano di Zona dell’intero Ambito sociale cremasco, ovvero di tutti i Sindaci cremaschi, mira a mettere in campo iniziative volte alla cura dei giovani con disabilità, dei giovani in dispersione scolastica e delle demenze, promuovendo percorsi individualizzati per il mantenimento delle autonomie e lo sviluppo delle competenze. Un progetto sociale di natura innovativa e sperimentale che manca nel territorio e che assume ancora più valore per la qualità urbana, architettonica ed ambientale del luogo che abbiamo scelto come sua dimora. Il secondo obiettivo, infatti, è rappresentato dalla rigenerazione urbana di un’area che per ubicazione, caratteristiche e potenzialità è crocevia di connessioni, storie e relazioni che ne fanno riconoscere il carattere collettivo ed inducono a sperimentare forme innovative di fruizione e condivisione, in un contesto che la città attende di abitare da cinquant’anni e che deve al più presto essere aperto, anche per manifestazioni o le semplici connessioni quotidiane tra il centro cittadino ed il quartiere di Crema Nuova. Abbiamo scelto il complesso degli Stalloni per questo progetto perché rappresenta un luogo strategico nel cuore di Crema. La sua posizione, a ridosso del centro storico e in prossimità di servizi essenziali come la Casa della Comunità e la sede dei Servizi Sociali comunali lo rende il contesto ideale per sviluppare un’iniziativa che metta al centro il welfare e la coesione sociale. Inoltre, gli Stalloni sono un patrimonio storico-artistico di grande valore, con ampi spazi verdi che possono diventare un vero polmone per la città. Oggi questo complesso, al netto della straordinaria attività del Centro di Riabilitazione Equestre e della presenza da Dunas, che ne ha curato la manutenzione, è ampiamente sottoutilizzato e inaccessibile alla cittadinanza, ma attraverso CASA Stalloni lo trasformeremo in un luogo vivo, aperto alle persone e ad esperienze di contaminazione positiva tra il mondo del sociale, la cultura, il mondo del profit. Il nuovo cuore verde della città”.
Una strategia inclusiva: alleanza tra pubblico, privato e terzo settore
CASA Stalloni non è solo un progetto del Comune di Crema, che ne è capofila, ma un’iniziativa corale che vede, per la prima volta, il territorio unirsi in un’alleanza strategica che conferisce più forza alle azioni progettuali ed alla stessa candidatura al bando. I partner coinvolti – Diocesi e Fondazione Don Angelo Madeo (Caritas), Fondazione Benefattori Cremaschi, Fondazione Alba, ATS Impronte Sociali e Comunità Sociale Cremasca – dimostrano la capacità del territorio di fare squadra per affrontare insieme le nuove sfide sociali. Il partenariato tuttavia è aperto ad ulteriori adesioni, perché CASA Stalloni vuole essere un modello inclusivo e dinamico, capace di crescere nel tempo, anche in vista della seconda finestra del bando Emblematici Maggiori che ci sarà ad ottobre, quando dall’idea progettuale, se premiata dalla Fondazione, si dovrà passare ad un vero e proprio progetto di dettaglio. “Ringrazio tutti i partner sociali che hanno risposto con piena disponibilità ed entusiasmo alla proposta di co-progettare insieme un’iniziativa di elevato valore sociale per il welfare territoriale, unendo le forze e le idee e mettendo in campo per la prima volta una candidatura unitaria e di tale solidità al bando Emblematici, come unica proposta della Città di Crema che si riconosce in una visione di sviluppo comune. Ma ringrazio fin d’ora tutti i partner che si aggiungeranno nei prossimi mesi, perché in vista della seconda fase del bando e in generale nel proseguo del ragionamento sullo sviluppo degli Stalloni stimoleremo nuove sinergie e siamo certi di trovare interesse in questa importante iniziativa di lungo periodo”.
Rigenerazione sociale: servizi innovativi per nuove esigenze
L’obiettivo di CASA Stalloni è dare risposte concrete ai bisogni emergenti della comunità cremasca, attraverso servizi innovativi e sperimentali:
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Spazi di stimolazione sensoriale e socialità, con l’integrazione dei servizi sociali e socio-sanitari per supportare le fragilità, come ad esempio una stanza multisensoriale per la stimolazione dei sensi e delle competenze cognitive nel trattamento di pazienti con disabilità intellettive.
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Sostegno all’autonomia dei giovani fragili, con percorsi personalizzati di transizione verso il mondo del lavoro.
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Opportunità di inserimento lavorativo per cittadini fragili, creando percorsi di formazione e impiego in ambiti come la cura del verde e i servizi di accoglienza. In questo senso si prevede anche la riqualificazione edilizia di alcuni spazi da destinare a punti ristoro e botteghe solidali, con vendita dei prodotti del mercato solidale del territorio.
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Spazi polifunzionali per la comunità, veri e propri laboratori di cittadinanza attiva e partecipazione.
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Valorizzazione del Centro di Riabilitazione Equestre (CRE), mantenendo un servizio storico fondamentale per la città ed anzi potenziandolo con nuove connessioni progettuali legate al tema della disabilità.
A completamento della riflessione sull’inserimento lavorativo dei giovani si accosta l’opportunità di sviluppare un’ulteriore progettualità in collaborazione delle associazione di categoria dell’artigianato (Libera Associazione Artigiani, CNA-Confederazione Nazionale dell’Artigianato e Confartigianato), avendo il Comune accolto con entusiasmo la proposta di sviluppare un Borgo Artigiano. “Un’azione che non farà parte della candidatura al bando” precisa il Sindaco “ma che già aggiunge ulteriori scenari complementari di grande interesse, in un luogo che possa accogliere spazi didattici e formativi per la promozione del saper fare artigiano della tradizione ed offrire opportunità di crescita personale, formazione ed inserimento lavorativo ai giovani in un’ottica di contrasto alla dispersione scolastica”.
Rigenerazione urbana: un nuovo volto per gli Stalloni
Parallelamente alla dimensione sociale, CASA Stalloni si traduce in un progetto di rigenerazione urbana, con interventi strutturali volti a rendere il complesso un centro pulsante di attività:
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Riqualificazione di una porzione degli edifici storici per ospitare servizi e spazi polifunzionali, per un totale di 1150 mq di Superficie Lorda di Pavimento.
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Valorizzazione di un nuovo vasto parco urbano, aperto alla cittadinanza.
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Miglioramento dell’accessibilità e superamento delle barriere architettoniche.
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Riqualificazione degli spazi dedicati all’ippoterapia e valorizzazione del patrimonio storico legato agli Stalloni, come l’ala dedicata ad ospitare le storiche carrozze.
CASA Stalloni: il futuro di Crema passa da qui
CASA Stalloni è molto più di un progetto di riqualificazione: è una visione per il futuro della città e del territorio, una scelta concreta per costruire una Crema più inclusiva, accogliente e sostenibile. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore e cittadini, il complesso degli Stalloni tornerà a vivere, diventando un simbolo di innovazione e coesione sociale.
“Rimaniamo in attesa di conoscere l’esito della candidatura al bando, ma non rimaniamo con le mani in mano, perché gli spazi sono talmente vasti da costringere ad impegnare il ragionamento con ulteriori futuri scenari di sviluppo. E perché il valore sociale ed affettivo degli Stalloni è tale da indurre con grande convinzione ad aprire questo ragionamento ad un’intelligenza collettiva, in un ampio ed appassionante processo di partecipazione che coinvolga la città e le sue migliori energie” conclude il sindaco Bergamaschi.