”Avevamo indetto una assemblea pubblica con l’invito di tre assessori comunali. Avevamo proposto a inizio marzo due date, 26 marzo e 2 aprile, quindi c’era tutto il tempo per mettersi d’accordo. La risposta mi è stata data due giorni fa: le opzioni proposte non sono percorribili e per predisporre l’assemblea propongono un incontro interlocutorio tra il nostro direttivo e gli assessori. In quella sede verrebbe decisa la data di convocazione dell’assemblea con i cittadini”. Gianpaola Costanzo, presidente del Comitato di quartiere 10 non nasconde il suo disappunto per le difficoltà e le lungaggini frapposte all’incontro sul progetto del Comune di abbassare le mure che cingono l’ex area Frazzi, progetto caldeggiato dall’assessore Paolo Carletti. ”L’incontro col Direttivo c’era già stato ed era stato anche formalizzato l’invito agli assessori Carletti, Luca Zanacchi e Santo Canale. Sembrava che fosse già tutto deciso. Non ho parole!” sbotta Costanzo.
Questa la comunicazione ai residenti da parte del Comitato di Quartiere dopo la risposta dell’Amministrazione comunale.
“Il Comitato di Quartiere Q10 informa i cittadini che, in merito all’indizione della prossima assemblea pubblica, ha recentemente richiesto una risposta agli uffici competenti per definire data e modalità dell’incontro. La risposta ricevuta ci comunica che le opzioni da noi proposte non sono attuabili. Tuttavia, ci è stata avanzata la proposta di un incontro interlocutorio tra il Direttivo del Comitato e gli assessori competenti, nel corso del quale verrà stabilita la data più opportuna per la convocazione della successiva assemblea pubblica. Gli uffici preposti si occuperanno di individuare una data utile per questo primo incontro e di comunicarcela nel più breve tempo possibile. Come Comitato di quartiere non comprendiamo l’utilità di questo step intermedio, avendo già più volte segnalato verbalmente e per iscritto le criticità per le quali i cittadini ci hanno richiesto un confronto con le autorità competenti. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi e sulla successiva convocazione dell’assemblea pubblica”.
Direttivo del Comitato di Quartiere Q10
Una risposta
È una tattica nella speranza che la gente si dimentichi? O forse per fare passare il tempo in modo che non ce ne sia più per le discussioni e si debba passare ai fatti, cioè a realizzare quello che i cittadini non vogliono? Che cosa ci si può aspettare da amministratori che non danno voce ai cittadini e non ascoltano né le proposte dei professionisti (ospedale: indietro non si torna), né le esigenze e i bisogni (strade groviera, marciapiedi percorsi ad ostacoli), che scaricano le proprie responsabilità sulla prefettura (Cesio), che vogliono spendere i soldi che un privato cittadino ha recuperato (Tamoil) destinandoli diversamente da come deve essere fatto? Dopo pochi mesi dall’arrivo di questa giunta i fronti aperti con la cittadinanza sono molti! È vero che per buona parte le persone sono le stesse, ma peggio di prima non si poteva immaginare.