Ci avevo già provato nel 2015 presentando un ordine del giorno per l’istituzione nella nostra città del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Lo stesso era stato discusso e approvato nella seduta del 23 febbraio 2015 ma di fatto mai realizzato. A dieci anni di distanza ho deciso di riproporlo perché credo fermamente che sia uno strumento importante per avvicinare i nostri ragazzi alla politica rendendoli protagonisti della città. Ritengo che anche questo sia un modo per attuare politiche educative di inclusione e prevenzione del disagio sociale. Di esempi ce ne sono tanti non solo in piccoli Comuni ma anche in città come Brescia e Torino a cui è possibile ispirarsi per attuarlo nella nostra città.
A Cremona esiste da qualche anno il progetto “I bambini e i ragazzi incontrano il Comune” un percorso molto apprezzabile per far conoscere i luoghi delle istituzioni locali e il loro funzionamento, così da permettere di avvicinare i bambini ed i ragazzi al tema della rappresentanza e avviare i primi percorsi di educazione alla partecipazione con il coinvolgimento degli insegnanti. Ma un conto è illustrare ai ragazzi l’origine storica, gli sviluppi del Comune di Cremona, i meccanismi di funzionamento del Consiglio Comunale e un conto è rendere i ragazzi protagonisti dello stesso.
I Consigli Comunali dei Ragazzi rappresentano una palestra di democrazia, un luogo in cui i ragazzi imparano ad essere cittadini attivi, rispettosi delle regole e capaci di contribuire al bene comune. È nostro dovere, anche come consiglieri comunali, promuovere queste esperienze e farle diventare parte integrante della formazione di ogni giovane. Stimolare i ragazzi nel loro percorso di partecipazione democratica significa aiutarli a comprendere il valore del bene comune.
Il nostro Comune ha bisogno di avvicinare i giovani alla vita democratica, insegnando loro fin da piccoli l’importanza del voto, della partecipazione e della valorizzazione del proprio territorio. In un’epoca in cui il distacco tra cittadino e istituzioni è sempre più marcato, questa esperienza può fare la differenza.
Il nostro Comune ha bisogno di avvicinare i giovani alla vita democratica, insegnando loro fin da piccoli l’importanza del voto, della partecipazione e della valorizzazione del proprio territorio. In un’epoca in cui il distacco tra cittadino e istituzioni è sempre più marcato, questa esperienza può fare la differenza.
Maria Vittoria Ceraso
Sotto il link con l’ordine del giorno