Damiano Frosi, cremasco, ingegnere gestionale, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet, esperto tecnico nazionale di Confindustria per Logistica e Trasporti, co fondatore di tre startup con focus sull’innovazione digitale nella logistica e nella distribuzione, è stato protagonista della conviviale serale del Rotary Club Crema. «Una decina di giorni fa – ha inoltre sottolineato il presidente del club, Antonio Grassi – è intervenuto al parlamento europeo».
Tema dell’incontro rotariano: Logistica e territorio: sfida e opportunità di un settore che cresce. Un argomento di indubbia attualità per le polemiche, ammesse dallo stesso relatore, che gli insediamenti di logistica suscitano tra i cittadini e le amministrazioni comunali che li autorizzano.
Frosi è stato molto chiaro e preciso. Ha definito il concetto di logistica: pianificazione, implementazione e controllo del flusso diretto e inverso di beni e dei servizi e informazioni ad essi connessi, dal punto di origine al punto di consumo. L’ha classificato un settore chiave per il sistema Paese, che incide per 9% del Pil, con 80.000 aziende fornitrici di servizi logistici e 1.400.000 addetti.
Ha spiegato il contesto e l’evoluzione della logistica e precisato che gli ultimi anni hanno visto un’accelerazione dei cambiamenti in atto. Accelerazione che ha portato alla rottura di alcuni equilibri su cui si basava il funzionamento delle supply chain nazionali e internazionali. Si è soffermato sull’innovazione della logistica e quelle sei strategie elaborate dalle aziende committenti per affrontare le sfide poste dai fattori di contesto.
Frosi si è poi soffermato su mercato e fatturato della logistica: «Dopo la crescita importante del fatturato della Contract Logistics in Italia nel biennio 2021-2022, il 2023 ha registrato una stabilizzazione del fatturato intorno a 115 miliardi di euro». Per il 2024 trend analogo, con una crescita in termini reali del 0,6 per cento.
Notevole interesse ha suscitato il focus territoriale. «Il fatturato della Logistica conto terzi in Lombardia – ha precisato Frosi – è aumentato da 31,2 miliardi di euro nel 2018 a 43,6 nel 2024». La provincia di Cremona contribuisce per 733 milioni.
Nel 2024, si è registrato un ulteriore incremento dei costi della manodopera, dei canoni di locazione e del denaro, mentre i prezzi energetici hanno proseguito il loro percorso di stabilizzazione dopo il picco del 2022.
Le piccole aziende tendono a coinvolgere l’operatore logistico per singole attività specifiche, mentre le medio-grandi aziende per molteplici attività, anche a valore aggiunto. Viene riconosciuto al fornitore di servizi logistici un valore principalmente in termini di flessibilità e di modifica della struttura costo/servizio.
Frosi ha concluso il suo intervento con l’indicazione delle sfide del futuro della logistica che spaziano dall’aggiornamento delle strutture, al dialogo con i lavoratori, alla digitalizzazione dei processi, alla flessibilità dei lavoratori.
Sulle aree dove realizzare impianti di logistica, il relatore ha evidenziato che devono essere valutate con attenzione, con l’analisi di vari parametri, non ultimo l’offerta di alloggi e di servizi ai lavoratori. Importante anche la corretta salvaguardia delle bellezze di artistiche del territorio e dei centri di culto. Un esempio è il Santuario di Caravaggio.
Frosi ha concluso dichiarandosi favorevole a una programmazione regionale di questi insediamenti. Poi le domande e i complimenti per l’esposizione.
Durante la convivile è stato festeggiato il compleanno del decano del club, Carlo Fasoli, al quale è stata conferita la Paul Harris. Novantacinque anni portati splendidamente.
Nella foto centrale Patrini, Frosi e Grassi