“Papa Francesco non è stato solo il capo della Chiesa cattolica. È stato un volto, una voce, una presenza che ha cercato – con umiltà e tenacia – di riportare al centro l’essenziale: la dignità dell’essere umano, la cura per gli ultimi, la forza della misericordia. Veniva “dalla fine del mondo” e ha portato con sé uno sguardo nuovo, più vicino alla gente che ai palazzi. Ha scelto la sobrietà invece della grandezza, ha preferito camminare tra le persone piuttosto che farsi ammirare da lontano. Ha parlato poco di dogmi e molto di vita concreta: povertà, solitudine, migrazione, perdono. Non è stato un Papa senza limiti. E forse è stato proprio questo a renderlo credibile. Ha mostrato stanchezza, fragilità, dubbi. Ma ha sempre provato a restare fedele a ciò in cui credeva, anche quando era scomodo. Oggi la sua voce si spegne, ma non il suo messaggio. Resta il compito, per tutti noi, di non lasciarlo cadere nel silenzio. Resta la responsabilità di raccogliere il suo esempio e continuare a trasformare la speranza in scelta, ogni giorno. Come sindaco di Cremona, in questo momento di lutto sento il dovere – prima ancora che il compito istituzionale – di esprimere la mia vicinanza più sincera alla Chiesa cremonese, al vescovo Antonio Napolioni, ai sacerdoti, alle religiose e a tutti i fedeli della nostra comunità.
Tanti, anche non credenti, oggi provano un senso di vuoto. Perché papa Francesco ha saputo parlare a tutti, e farsi ascoltare. A Cremona, e nel mondo, lascia un segno che resterà.
Un abbraccio alla nostra comunità, nel nome del rispetto, del dialogo e della pace che lui ci ha insegnato a non dare mai per scontati”.
Andrea Virgilio
sindaco di Cremona