Come da tradizione, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, dopo gli interventi in piazza del Comune, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale sono il sindaco Andrea Virgilio, il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti e l’assessora all’Istruzione Roberta Mozzi hanno consegnato le borse di studio della Resistenza e altre borse di studio che è stato a suo tempo deciso di dare in questa importante ricorrenza.
In tale circostanza è stato il presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti a rivolgere un saluto alle ragazze e ai ragazzi circondati da parenti e amici. Queste le sue parole: “Oggi è la giornata della democrazia, la gioia della libertà conquistata, ma è anche giorno di lutto nazionale, di mestizia, per la morte di un grande uomo quale era Papa Francesco. Un Papa alla costante ricerca del bene comune.
Da qui, luogo laico per definizione costituzionale, voglio testimoniare l’affetto per questo eminente Papa perché ha saputo parlare di pace, verità e giustizia, non solo ai credenti nella sua fede, ma anche ai credenti in altre fedi, ai laici, agli atei. E’ stato un grande uomo del dialogo a sostegno dei deboli del mondo.
Con tale pensiero riconoscente celebriamo il 25 aprile come si deve a chi, immolandosi ottanta anni fa, ci consente oggi di essere qui con gioia, perché solo i regimi autoritari non sono mai in grado di essere sobri.
Benvenuti in questo palazzo e in questa sala, sede della democrazia cittadina. Questo luogo è sorto proprio come palazzo del popolo e in questa sala, sul principio della rappresentanza democratica, si esercitano le azioni di indirizzo per il governo della città. In città non vi sono altri luoghi che meglio corrispondono al valore di questa giornata.
Il 25 aprile di ottant’anni fa l’Italia si affrancava del nazifascismo e cominciava il suo percorso di nazione libera e democratica. Le persone iniziavano a godere progressivamente dei loro diritti. E’ un cammino non del tutto compiuto. Perciò il 25 aprile non è solo memoria, ma impegno per il futuro.
Impegno contro il razzismo che ha portato al genocidio degli ebrei, alla Shoah, all’uccisione di zingari, malati psichiatrici, oppositori politici, impegno per un’Europa di pace e di diritti universali.
Il cammino, come vedete, è stato lungo, impegnerà noi e le giovani generazioni, impegnerà voi, ragazze e ragazzi, perché solo muovendo dai valori e dagli ideali del 25 aprile di allora non ricadremo nella barbarie dei nazionalismi che tante tragedie hanno causato all’umanità. Perciò le borse di studio di oggi rappresentano un riconoscimento al vostro talento e al vostro impegno scolastico.
Ma la giornata di oggi ci dice che rappresenta anche una sollecitazione, un incitamento al vostro impegno civile. Oggi è la giornata dei resistenti e dei liberatori. Resistenti all’odio, alla sopraffazione, alla negazione dei più elementari diritti umani e civili; liberatori di nuove energie positive per affrancare l’uomo dagli spiriti del male e costruire una storia inclusiva e positiva, di libertà e giustizia, perché la nostra Costituzione, figlia dei valori della Resistenza, trovi piena attuazione.
Non sono parole, sono fatti per la cui affermazione in molti hanno dato la vita, anche amici e parenti di chi ha consentito di istituire queste borse di studio.
Noi siamo padroni del nostro futuro, non lasciamo che per inerzia o indifferenza qualcuno ce lo sottragga.
Perciò complimenti a voi per lo studio e ai vostri genitori per il sostegno che vi danno. Buon 25 aprile, una data scolpita non solo nella memoria, ma anche nell’agenda di domani.
Il fascismo italico e cremonese non ha fatto cose buone, ha fatto solo cose cattive con il suo malato sogno imperiale, con il suo prepotente nazionalismo, con il suo razzismo che lo ha reso partecipe dei campi di sterminio e della Shoah.
La vera alternativa è l’Europa dei popoli e dei diritti. Questo lavoro ci attende come salvezza dell’umanità intera”.