Agazzi al Sindaco di Crema: Camillo Lucchi nel Famedio

24 Maggio 2025

Pregiatissimo signor sindaco di Crema Fabio Bergamsachi

mi annovero tra coloro che non hanno mai ceduto alla delegittimazione della politica e che, anzi, con San Paolo VI, l’hanno sempre considerata e credo di poter dire vissuta come una forma esigente di  carità“. 

Mi ha aiutato, ad avere stima del servizio al bene comune, il fatto di aver avuto il privilegio di incontrare nei lunghi anni del mio impegno pubblico – uomini e donne che si sono spesi, a beneficio della comunità, sorretti da solida preparazione culturale, politica e amministrativa, nonché da profondo rigore morale e spiccato senso delle Istituzioni

Campione, per così dire, di una tale concezione e prassi politicoamministrativa è stato, a mio giudizio, il compianto Camillo Lucchi, un uomo che ha fatto della fede cristiana e del senso del dovere il riferimento costante della Sua esistenza nel privato, nell’impegno appassionato in seno alla comunità ecclesiale, nell’esercizio della professione medica vissuta come autentica missione da conciliare con l’impegno politico, nella militanza, nel lavoro amministrativo, nel servizio generoso e disinteressato reso alle Istituzioni

Nella vita di Camillo Lucchi la dedizione al prossimo inizia in seno alle comunità parrocchiale e diocesana, per proseguire con l’impegno e le responsabilità all’interno dell’Azione cattolica, fino al passaggio sfidante al fare politica da cristiani, attraverso lo strumento del partito laico d’ispirazione cristiana: la DC

Della DC il dottor Lucchi vive tutta la parabola storica dal 1945 allo scioglimento, avvenuto nel 1993 , mai recidendo l’autentico legame con il mondo cattolico e segnalandosi per una testimonianza limpida e generosa nel servizio reso ai propri concittadini

A lungo segretario della DC, consigliere comunale, capo gruppo consiliare a Crema, poi consigliere e vicepresidente presso il Consiglio regionale lombardo, cicepresidente dell’allora Ussl 53, presidente degli Istituti di Ricovero di Crema, è stato indiscusso protagonista dell’infrastrutturazione, dell’implementazione dei servizi pubblici e del sistema d’istruzione, della pianificazione della crescita socioeconomica e culturale della città di Crema e del Circondario cremasco, la cui coesione e rappresentanza nelle Istituzioni di livello superiore Provincia e Regione in primis ha sempre perseguito, ritenendola, a ragione, decisiva per assicurare lo sviluppo del nostro comprensorio

Reputando, in definitiva, Camillo Lucchi un esempio luminoso di poterenon concepito e ricercato come fine a se stesso, ma realmente interpretato come strumento per promuovere il bene comune, sono a chiedere, a Lei e alla Giunta municipale, se non riteniate di aggiungere in seno al Famedio, presso il Cimitero Maggiore di Crema anche il suo all’elenco dei nominativi dei concittadini che la comunità riconosce come particolarmente benemeriti, per aver dedicato l’intera esistenza a onorare le Istituzioni, in una logica di integro, qualificato, appassionato servizio

 

Antonio Agazzi

Crema

 

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