Altro che nuovo ospedale, Cremona ha bisogno di un vero aeroporto magari di 2° livello

27 Maggio 2025

Altro che ospedale, il vero problema di Cremona è l’aeroporto. Avete mai provato  ad andare a Linate o a Malpensa per prendere un aereo? Più facile partecipare ad una caccia al tesoro, visto che il traffico sulla Paullese non ha nulla da invidiare alla code del casello di Melegnano, mentre affidarsi alla ferrovie regionali è come sperare di vincere al lotto. E’ vero che c’è anche la possibilità di imbarcarsi a Bergamo, ma non per tutte le destinazioni e poi basta un tamponamento in autostrada per restare a terra.  Arrivare in tempo all’imbarco significa partire all’alba e impiegare più tempo di quello necessario per il volo,  portarsi la colazione al sacco, sperare che l’Onnipotente non sia troppo impegnato in altre faccende e credere che l’impossibile possa finalmente accedere. Che fare allora?  In realtà la soluzione è sotto gli occhi di tutti e appare strano che nessuno ci abbia ancora pensato, visto che il problema potrebbe facilmente venire risolto con la demolizione dell’attuale aeroporto di Cremona e la costruzione di un nuovo terminal, più bello e più superbo che pria.

Nessuno dubita sull’ampio consenso che potrebbe raccogliere la costruzione di un nuovo aeroporto, dagli stakeholders ai politici senza distinzioni, dagli studenti iscritti alla scuola di aviazione al direttore dell’aeroporto, dalle categorie produttive alla Camera di Commercio, dai dipendenti aeroportuali (per i quali non è consigliabile dissentire) all’architetto di grido. Sarebbe d’accordo anche la mia vicina di casa, appena rientrata da una gita di piacere a Tokyo. Vuoi mettere una nuova costruzione antisismica,  modulare,  in grado di raddoppiare la capienza in caso di necessità? Se poi ci dovessero mettere anche un laghetto sarebbe il massimo, una vera bellezza.

E’ pur vero che un Boeing 737-800 a Cremona non ci arriverà mai,  però che bello sentirci raccontare di un aeroporto nuovo, magari di secondo livello e in grado di migliorare magicamente il destino della nostra città. Oltre all’ospedale, perché allora non appoggiare la demolizione dell’attuale aeroporto e la costruzione di una nuova struttura per fare quel salto di qualità che tutta la città attende? Se ormai si sono messi tutti d’accordo per  costruire un nuovo ospedale, perché non guardare più avanti e bandire un concorso internazionale per la progettazione di un nuovo aeroporto in grado di dare alla nostra città il lustro che merita?

Non veniteci a raccontare che mancano i soldi, se li troviamo per il ponte sullo Stretto e il nuovo ospedale di Cremona, non sarà difficile trovarli per un’opera certamente più necessaria. Alla minima, e solo per iniziare, potremmo iniziare con un eliporto, quello sì indispensabile affinché i nostro malati possano  raggiungere rapidamente in elicottero gli ospedali milanesi, sia pubblici che soprattutto privati. Adesso ci si impiega troppo tempo e non si trova mai da parcheggiare.

 

OCTOPUS

4 risposte

  1. La solita provocazione di Octopus. Con la precisazione che un aeroporto sarebbe un beneficio a favore di pochi privilegiati che si possono permettere viaggi maggiormente costosi, mentre un ospedale efficiente è una struttura a disposizione di tutti. Soldi di tutti sperperati in un nuovo ospedale, soldi di tutti eventualmente sperperati in un ipotetico nuovo aeroporto a disposizione di pochi. Ci dessero ferrovie e collegamenti degni di un paese civile invece di isolarci. Alla fine: inutile un aeroporto cremonese che sostituisce quel poco che resta del vecchio ormai praticamente defunto, inutile un nuovo ospedale visto che il vecchio non ha nulla da invidiare ad altri ospedali dal punto di vista architettonico. Mentre da quello organizzativo… parliamone. Ma per questo i muri nuovi non servono.

  2. Agganciandomi a questo parallelo tra aviazione e sanità, segnalo che dalle varie presentazioni sulla costruzione del nuovo ospedale “olistico”, l’elisuperficie attuale sparisce per qualche anno, per poi spuntare dietro alle abitazioni di via Ca’ del Ferro.
    Durante il cantiere noleggeranno il campo sportivo del vicino oratorio della Beata Vergine di Caravaggio per le eliambulanze?

    1. Non servirà l’eliporto perché i casi gravi saranno dirottati altrove. Il nuovo ospedale non sarà attrezzato per i casi gravi, non avrà il DEA di secondo livello. Quindi, non c’è problema. Da noi saranno ricoverati solo malati di un certo tipo, mica tutti… Solo quelli che saranno in grado di guarire guardando fuori dalla finestra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *