Baldesio, il Consiglio direttivo replica al socio Corazzi

17 Giugno 2025

In riferimento all’articolo apparso in data 16.06.2025 sul quotidiano La Provincia intitolato “Bilancio sotto la lente. Tensione alla Baldesio”, considerato che l’autore dell’articolo e lo stesso quotidiano non hanno minimamente verificato fondatezza e attendibilità delle asserzioni del signor Alberto Corazzi, asserzioni che di nuovo negano immotivatamente correttezza e buona fede dell’attuale Consiglio Direttivo, ledendo l’immagine della nostra società e la reputazione dei suoi consiglieriinformiamo i soci del fatto che si è proceduto a contestare tali circostanze all’autore dell’articolo e al Direttore della suddetta testata giornalistica e che si valuteranno, altresì, le opportune iniziative, sia in sede civile che penale, nei confronti dei responsabili del quotidiano e del signor Alberto Corazzi.

Il Consiglio Direttivo della società canottieri Baldesio

Precisazioni

1) Nel 2024 “hanno speso” 337.000 euro in più di quello che hanno incassato

I 337.000 euro corrispondono alla variazione di cassa tra il 31.12.2024 e il 31.12.2023 e non a quanto è stato speso in più di quanto incassato.

Il cash flow dell’azienda non include solamente le variazioni economiche (ricavi e costi del periodo) ma anche le variazioni patrimoniali che hanno effetto sulla liquidità sia in positivo che in negativo, tra cui:

  • Le variazioni dei crediti verso i soci: diminuite per 105.538 (effetto positivo sulla cassa);
  • Le variazioni dei debiti verso i fornitori diminuite per 146.306 (effetto negativo sulla cassa)
  • Le variazioni delle rimanenze di magazzino aumentate per 7.599 (effetto negativo sulla cassa);
  • Variazioni su ratei e risconti attivi e/o passivi aumentati per 3.151 (effetto negativo sulla cassa);
  • Le variazioni dei fondi di accantonamento tra cui TFR (-12.890), svalutazione crediti (-8.862) e del fondo rischi (+25.000);

Il risultato prima degli accantonamenti ai fondi (margine operativo) è pari a 511.450, inferiore a quello del 2023 di soli 13.000 euro.

Il flusso di cassa operativo, pari al risultato prima degli accantonamento ai fondi meno le rate dei mutui da pagare e gli investimenti (costi capitalizzati) è pari a euro -257.630.

Il bilancio preventivo 2024 approvato dall’assemblea dei soci in data 25 maggio 2024, indicava un flusso di cassa operativo pari a euro – 194.642 in previsione degli investimenti che la società avrebbe dovuto affrontare nell’anno 2024.

La differenza pari a 37.297 è dovuta all’acquisto a maggiori investimenti (capitalizzazioni) rispetto a quelle previste ed in particolare:

 

  • pulmino Caddy per euro 27.174: era previsto un finanziamento a fondo perduto dalla Fondazione della Provincia di Cremona Onlus che non è stato ottenuto a causa di vizi formali e che verrà comunque finanziato mediante l’utilizzo di parte delle entrate derivanti dal trofeo “tennis in carrozzina” nei prossimi anni.
  • Nuove imbarcazioni necessarie per il settore canottaggio in parte finanziate da finanziatori esterni : +15.595 (al netto delle sponsorizzazioni).

2) Progetto ESCO: uno spreco di 200.000 euro. Possibile conflitto di interessi.

Siamo passati dal divulgare numeri privi di fondamento (3.6 milioni di investimento) a indicare numeri parziali (200.000 euro pari al canone in 12 anni della parte termica) senza contestualizzarli all’interno del progetto nel complesso (e quindi evidenziando il risparmio energetico).

Il progetto ESCO prevede una serie di investimenti per riqualificare gli impianti termici della società e contestualmente un’integrazione di circa 100.000 kw di impianto fotovoltaico.

Se lo compariamo con la soluzione di non fare nulla, benché non sia possibile in quanto almeno le caldaie vanno sostituite perchè a rischio rottura, l’investimento si traduce in un risparmio e non di un maggiore onere.

3) Nuove telecamere: controllare i soci in violazione della privacy. 63 telecamere di cui 42 nuove.

Il sistema di videosorveglianza non è composto da 63 telecamere ma 42, alcune delle quali hanno più oculi per poter avere una visione più precisa di determinati luoghi. L’investimento è consistito nel sostituire tutte le telecamere esistenti con modelli più aggiornati e aggiungendo altri punti di visualizzazione nei luoghi in cui in passato si sono verificati degli illeciti.

Altre telecamere sono state posizionate all’accesso dei varchi della società al fine di permettere ai soci di accedere mediante il riconoscimento della targa della propria vettura.

L’utilizzo dell’impianto avviene nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, i cui dettagli sono riportati in apposita informativa redatta ai sensi dell’art. 13 del GDPR pubblicata sul sito web istituzionale.

Le registrazioni delle immagini rilevate sono conservate per un periodo di 2 giorni, salvo il caso di accertamento di illeciti, in conformità a quanto indicato nell’informativa suindicata, accessibile tramite il link presente nei numerosi cartelli affissi nella società, e in accordo a quanto consentito dalla normativa in materia.

4) 150.000 euro spesi per area Gazebo e arredi Bar

Gazebo: circa 62.000 di lavori edili e circa 10.000 di verde e integrazioni.

Ristorante: circa 65.000 tra lavori e arredi più manutenzioni varie

5) Eliminazione del giornalino Baldesio: costo 6.000

La spedizione postale delle comunicazione ai Soci (giornalino e cartoline per scadenza rate) ha un costo elevato in termini di stampa, confezionamento e spedizione; inoltre negli ultimi anni in cui ci siamo avvalsi della spedizione postale abbiamo riscontrato un non puntuale recapito ai destinatari con tempi molto dilatati (a volte anche dopo la data di svolgimento delle assemblee). E’ stata presa quindi la decisione di pubblicare sul sito ed inviare ai Soci a mezzo newsletter, tutte le informazioni inerenti la Società, incluse quelle relative alle assemblee e alle scadenze delle rate annue, in quanto più economico e più affidabile in termini di recapito, considerando che ad oggi siamo in grado di raggiungere circa il 70% dei soci attraverso le email. In segreteria sono comunque a disposizione copie cartacee del giornalino e delle cartoline per le scadenze delle rate annuali.

6) Costo del personale 2022: 361.000. Ora 404.000

Nel 2022 un dipendente è stato in malattia per quasi tutto il periodo e, pertanto, la maggior parte della sua retribuzione è stata pagata dall’INPS (costo 2022: 5.023, costo 2023: 32.343).

Nel 2022 è stata assunta una nuova impiegata a fine maggio per cui il costo nel 2023 è incrementato di circa 13.000 euro (7 mesi Vs. 12 mesi).

Nel 2022 sono stati impiegati 3 stagionali. Nel 2023 ne sono stati altrettanti e successivamente uno di questi è stato assunto a tempo indeterminato.

Questa è la differenza sostanziale tra i 2 anni.

Nel 2023 per altro il costo del personale era 422.000 euro verso i 404.000 attuali.

7) Rate altre società:

a) 620 Bissolati

b) 470 Flora

c) 460 stradivari

Le rate sono differenti, ma il problema è che come sempre le differenze con le altre società consorelle vengono prese senza contestualizzare perché:

a) I patrimoni da gestire sono differenti sia per estensione che per attività gestite

b) Il numero dei soci sono differenti

8) Consiglio “condannato in tribunale”

Come già precedentemente ricordato, il Tribunale ha semplicemente concesso, a determinate condizioni, accesso alla documentazione contabile amministrativa degli ultimi 6 anni.

9) Voto in “segreto” prima della relazione

Un socio può tranquillamente partecipare all’assemblea e poi votare.

Nessuno glielo impedisce.
Agevoliamo chi, invece, non ha la possibilità di partecipare all’assemblea per tutto il tempo e ha già assunto la propria decisione su come votare.

 

 

 

 

 

68 risposte

  1. Evvai, solita, ennesima, pubblicità gratuita negativa per la società a livello locale e solita, ennesima, figuraccia del socio Corazzi. Precisazione del consiglio non so fin quanto dovuta perché sarebbe anche ora di dare uno stop netto a tutta questa pagliacciata che a nulla porta se non ad impestare l’ambiente ed a dare all’esterno una figura pessima della Baldesio.

    1. Caro “Pippo” (nome d’arte, suppongo, perché la verità fa paura solo a chi ha qualcosa da nascondere),

      che meraviglia il tuo commento: sembra scritto direttamente dal retrobottega del bar, tra un sospirone e una sbuffata contro chi “rovina l’ambiente”. Eh sì, la colpa non è mai di chi calpesta le regole, ma di chi le fa notare. Geniale.

      Parli di “ennesima figuraccia” di Corazzi… forse ti è sfuggito un piccolo dettaglio: questo Consiglio che tanto difendi è stato condannato da un giudice, proprio per aver violato i diritti del socio Corazzi. Ma tu lo sai bene, vero Pippo? Anche perché le spese processuali le ha pagate il Consiglio con i soldi delle quote dei soci – quindi anche con i tuoi, se sei davvero un socio e non un profilo civetta.

      E allora chi fa fare “una pessima figura” alla Baldesio? Chi chiede rispetto delle regole o chi le calpesta finendo in tribunale? Chi pubblica un volantino per amore della verità o chi scrive comunicati senza contraddittorio sul sito della società? Chi mette nome e cognome o chi si firma “Pippo” per sputare sentenze?

      Sai qual è la vera “pagliacciata”? Pensare che tacere di fronte alle ingiustizie sia sinonimo di buona educazione. Ma tranquillo: se c’è una cosa che impesta l’ambiente non è la denuncia dei fatti, è l’omertà.

      Con stima commisurata,
      un socio vero, con nome e cognome – e pure sentenza alla mano.

      1. Le spese processuali le ha causate lei oltre alla gigantesca mole di tempo perso per star dietro alle sue richieste. Pagliacciata l’ho definita e sono stato ancora galante.

        1. Pippo,
          se davvero credi che io abbia “causato” le spese processuali, allora non hai capito nulla né del diritto né della democrazia. Le spese le ha pagate la Baldesio perché ha perso, e ha perso perché ha violato la legge.
          Il giudice ha stabilito che io, come ogni socio, avevo diritto ad accedere agli atti, e ha condannato la società per avermi negato quel diritto.

          Sai cosa significa questo, Pippo? Che la pagliacciata non è stata la mia richiesta. Io ho fatto quello che ogni cittadino onesto dovrebbe fare: ho difeso i miei diritti.

          Il giudice ha condannato la Baldesio e l’ha condannata a rimborsarmi le spese, perché chi viene privato dei propri diritti non deve pagare anche per la prepotenza altrui.
          Le spese non le ho causate io. Le ha causate chi si crede al di sopra delle regole. E se ti serve un esempio per capirlo:
          quando uno vince una causa, non è lui che ha causato le spese, è l’altro che ha sbagliato.

          Se per te difendere i diritti è una “pagliacciata”, allora è evidente che il tuo concetto di legalità è fatto di silenzi, complicità e sottomissione. Io invece preferisco la schiena dritta.
          E mi dispiace solo per una cosa: che ci siano ancora soci che pensano che chi si batte per la trasparenza sia un problema,
          e non la cura.

          1. Non lo credo, ne sono sicuro, la cosa è agli atti. Ci metta su tutto il ricamo romantico che vuole sulla legalità trasparenza e altro ma di poche cose sono sicuro nella vita, una di queste è che lei è un danno per il sodalizio

    2. Si fanno precisazioni o patteggiamenti quando si ha torto…basta leggere la relazione del presidente….credo la peggior relazione di sempre….denigrando quanto fatto dai soci passati.ma del resto bravo e bello solo lui…

      1. Oh Gino ma cosa dici? Ma da quando si fanno precisazioni quando si ha torto? Ma ci sei o ci fai? Si fanno precisazioni quando sono state scritte cose non vere o a metà o fuori contesto, come nel caso della sbrodolata di Corazzi.

      2. Gino, hai perfettamente ragione: quella relazione è probabilmente la più imbarazzante mai letta nella storia della Baldesio.
        Altro che trasparenza e autocritica: una narrazione autocelebrativa, vuota, che insulta sottotraccia chi ha costruito la società prima di lui, e nel frattempo evita accuratamente di spiegare perché ci troviamo con un buco di cassa vicino ai 400.000 euro, una condanna in tribunale, e un progetto Esco portato avanti senza alcun confronto reale.

        Altro che responsabilità.
        Qui si scarica tutto sul passato, come se fino all’arrivo dell’“uomo nuovo” fosse stato il nulla.
        E nel frattempo si sorvola su magliette offensive indossate da membri del Consiglio durante l’assemblea, con scritte irripetibili rivolte ai soci.
        Ora, nessuno dirà mai che è stato lui — ci mancherebbe — ma se sei presidente di un Consiglio che si presenta con addosso frasi da stadio contro i soci, e non dici una parola, sei pienamente complice.

        È finita l’epoca delle frasi ad effetto, delle strette di mano e dei brindisi in terrazza.
        Ora serve dire le cose come stanno.
        E tu lo hai fatto.
        Adesso tocca ai soci ascoltare chi ha ancora il coraggio di dire che il re è nudo.

        Grazie Gino. E sabato 21, sarà il momento di dirlo forte, anche con il voto.

  2. Il tempo delle buffonate sta per scadere, il merito verrà premiato e chi per anni ha seminato aria fritta verrà trattato come merita.

    1. Caro Chrono (o preferisci Meridiana, Clessidra o Cucù?),

      che eleganza il tuo annuncio apocalittico! “Il tempo delle buffonate sta per scadere”… sembra il trailer di una serie Netflix, ma girata male. Con quella frase solenne quasi ti aspetti che le nuvole si aprano e scenda il Dio del merito a castigare gli eretici.

      Parli di chi “ha seminato aria fritta”? Strano. Perché a quanto pare il tribunale ha trovato invece atti concreti, prove, diritti violati e una condanna per il Consiglio. Ma forse il tempo – il tuo, almeno – si è fermato prima di leggere le sentenze.
      Oppure, più semplicemente, il tuo orologio morale è andato avanti di dodici ore, ma indietro di qualche valore.

      Sai, caro cronometrista da tastiera, il “merito” di chi ha avuto ragione in giudizio è già stato riconosciuto. E pure rimborsato con i soldi dei soci. Il tempo, quello vero, ha già parlato. Ora tocca a voi decidere se ascoltarlo o continuare a giocare alla clessidra mentre vi sfugge di mano la sabbia della realtà.

      Quanto a “come merita” verrà trattato chi ha difeso le regole… beh, tranquillo: non sarà certo un nickname con velleità da giudice universale a stabilirlo.

      Con temporaneo affetto,
      il solito socio fastidiosamente puntuale nel ricordare i fatti.

  3. Anch’io come Corazzi sono socio Baldesio da 60 anni. Penso che molti si schierino pro o contro per amicizia con il presidente o i consiglieri o per antipatia per questo o per quello. L’ambiente è sempre stato un po’ così. I comportamenti del consiglio in tema di trasparenza sono stati oggetto di studio da parte del tribunale, che si è espresso a favore di Corazzi, impossibile non ammetterlo. Penso anche che tutti abbiamo bisogno di capire riguardo ai conti e ai soldi spesi, che sono soldi che tutti noi abbiamo versato. Mi rifiuto di pensare invece che Corazzi si batta esclusivamente per partito preso, per dare contro a dei nemici. A che pro? Se i revisori dei conti non sono in grado di chiarire la situazione, non si può interpellare un perito super partes? Perché i numerosi professionisti che fanno parte della società non ci aiutano a capire? Urge sapere. Il tempo stringe.

    1. Mi permetta inoltre un’ultima riflessione sui conti, l’anno scorso a maggioranza direi quasi bulgara è stato approvato un bilancio preventivo, il consuntivo che andrà a votazione in assemblea ricalca direi quasi perfettamente quanto approvato come preventivo dello scorso anno, quindi dove sta il problema? Il problema glielo dico io qual è, invece di valutare i lavori fatti, se la società è in ordine, se sono state fatte migliorie il Corazzi si diverte a inventare dati falsi, smentiti in via ufficiale tutte le volte, per sviare l’attenzione su quello che in effetti si è fatto, parecchio a mio modesto avviso. Più semplice però creare dubbio citando dati a caso tipo presunte perdite derivate da flussi di cassa, flussi di cassa che si vede il socio Corazzi non ha ancora compreso come meccanismo visto che già l’anno scorso è stato pubblicamente corretto ed ora si è dovuto nella precisazione ricorreggerlo di nuovo.

      1. DUELLO ALL’OK CORAZZI

        Ore 21, Piazza Baldesio.
        Lo Sceriffo si presenta tutto impettito, con la stella sul petto e l’aria da tutore della verità contabile.

        «L’anno scorso — spara con voce sicura — abbiamo approvato il bilancio con una maggioranza bulgara!»

        Silenzio nella piazza. Un cane abbaia lontano. Una tenda svolazza. Qualcuno ride.

        «Maggioranza bulgara?»
        Gli faccio notare che il 30% dei soci ha votato contro, e in Bulgaria, mi dicono, di solito sono il 99%. Forse confonde la Baldesio con l’Unione Sovietica. O forse col saloon sotto casa.

        Poi estrae un’altra cartuccia:
        «Il bilancio consuntivo è uguale al preventivo, quindi dov’è il problema?»

        Peccato che nel preventivo non c’era scritto da nessuna parte che saremmo finiti con un buco di cassa vicino ai 400.000 euro. Dettagli, direbbe lui. Come i cavalli senza ferri.

        E infine la sua vera arma segreta:
        «Il Corazzi non capisce i flussi di cassa.»

        Peccato che il tribunale dica il contrario.
        Peccato che i numeri li ho messi nero su bianco.
        Peccato che lui parla di “parecchio fatto”, ma non sa spiegare perché mancano i soldi.

        E mentre lo Sceriffo gira la fondina, io tiro fuori la sentenza.
        Gliela appoggio sul bancone.
        «Chi ha perso la causa, Sceriffo? E chi ha pagato le spese legali?»

        Silenzio. Si sente solo il ticchettio di una calcolatrice rotta.

        Non serve sparare. Basta dire la verità.
        E la verità è che lo Sceriffo può anche farsi chiamare così, ma stavolta la legge l’ha persa lui.
        E sabato 21, a mezzogiorno metaforico, si vota.
        Chi ha i conti in regola si faccia avanti.
        Chi ha solo parole, torni al suo saloon.

        1. Prendo atto che ora secondo lei il buco di cassa è di 400.000 euro, cambia di settimana in settimana quindi, dieci giorni fa era 100.000. Poi se la prende se qualcuno definisce le sue analisi delle paglicciate. 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 😂 Faccia cifra tonda, dica a questo punto un milione. Tanto l’anno scorso ha cambiato versione dieci volte in dieci settimane sulla cassa finendo con la frase che la Baldesio non aveva i soldi per pagare i mutui. Più che la sfida all’ok Corazzi questo è il circo Corazzi. Faccia pace con i numeri e con se stesso, ne ha bisogno. La vedo confuso.

          1. Al caro Sceriffo del bilancio (versione da rodeo),

            ti leggo sempre con affetto. Sei l’unico che riesce a far sembrare sano un bilancio col buco di casss da 358.000 euro, ed è un talento, davvero.
            Hai detto che va tutto bene. Ma allora permettimi una domanda:
            cos’hai letto, il bilancio della Baldesio o il menù del ristorante sociale?

            Andiamo coi numeri, che quelli – al contrario delle chiacchiere – non mentono:

            📌 Alla fine del 2022 (gestione Arisi):
            in cassa avevamo € 247.460,95

            📉 Alla fine del 2024 (gestione Guadagnoli):
            siamo finiti sotto zero: –€ 110.985,99

            👉 Fai 2+2, sceriffo:
            in due anni ci siamo bruciati € 358.446,94 di cassa.
            Altro che “gestione responsabile”. Qui sembra la riedizione di “Soldi bruciati – La vendetta”.

            E no, non sono “percezioni”, non sono “interpretazioni”, non è “propaganda dei rancorosi”.
            È scritto nero su bianco nel bilancio ufficiale. Quello che – si presume – anche tu avresti dovuto leggere, prima di uscire con la stella al petto a fare il pistolero della verità.

            Caro sceriffo, se proprio vuoi fare il duro, almeno prenditi la briga di leggere due righe prima di sparare.
            Perché l’unica cosa bulgara qui dentro non è la maggioranza: è il buco di bilancio, profondo come il Mar Nero.

            Con simpatia,

            uno che sa usare la calcolatrice

    2. Caro Socio,
      ti ringrazio sinceramente per il tuo intervento. Le tue parole, pacate e profonde, riportano finalmente il confronto su un piano serio e costruttivo. In un clima spesso segnato da schieramenti personali, il tuo messaggio ricorda che al centro ci dovrebbe essere solo una domanda: cosa è giusto per la nostra comunità?

      Hai detto bene: il tribunale ha accertato che il Consiglio ha violato i miei diritti di socio. È un fatto, non un’opinione. E non riguarda me soltanto: riguarda il principio secondo cui ogni socio ha il diritto di accedere agli atti, di sapere come vengono spesi i soldi che versa ogni anno, e di essere rispettato nelle sue prerogative.

      Non ho ambizioni personali. Ho dichiarato pubblicamente che non mi candiderò mai a nessuna carica societaria. Ho già un’azienda che mi dà grandi soddisfazioni e presiedo una fondazione educativa che mi affida responsabilità importanti nei confronti dei giovani.

      Mi batto per il rispetto delle regole. Perché è sul rispetto delle regole che si fonda ogni forma di convivenza civile. È da lì che nasce la democrazia, ed è lì che dobbiamo tornare.

      E aggiungo una cosa a cui tengo molto: chi ha la possibilità di esporsi – perché ha libertà di pensiero, competenze, o anche solo le risorse economiche per farlo – ha il dovere morale di farlo. Perché non tutti possono permetterselo. E ogni volta che si sceglie il silenzio per convenienza, qualcun altro perde un diritto.

      Condivido infine la tua proposta di far entrare in gioco figure super partes o i tanti professionisti interni alla nostra società. Sarebbe un gesto di apertura, utile a tutti, anche a chi oggi si sente disorientato.

      Ti ringrazio ancora per le tue parole. In mezzo al rumore, sono un segno di maturità e di speranza.

      Un caro saluto,
      Alberto Corazzi

  4. L’aumento della quota e la modifica delle varie categorie dei soci con conseguente variazione della cifra da pagare sono stati bocciati: tirare fuori altri soldi non è piaciuto! Comprensibile. Ma una volta fuori dalle tasche dei soci, non interessa più come venga speso il denaro? Per me è importante!

  5. Ma io mi chiedo come il quotidiano locale possa solo pensare di poter scrivere un articolo del genere.. forse bisogno di una dozzina di copie in piu’ vendute? Quest’anno niente pantera e quindi largo alla Baldesio!

  6. Caro Socio Baldesio, mi permetta una precisazione perché non corrisponde del tutto al vero quanto da lei affermato, e sono atti che potrà trovare in segreteria per correttezza sostanziale, con una premessa : per richiedere della documentazione serve compilare un modulo dove si specifica il tipo di documentazione richiesta, un intorno temporale della stessa ed anche un minimo di motivazione, cosa che ritengo il minimo sindacale vista la mole di documenti in essere. Il Corazzi non ha mai voluto compilare il modulo asserendo di aver diritto a visualizzare in toto tutti i dieci anni, senza motivo e senza almeno un minimo di circostanzialita’. Il consiglio su questa base ha deciso di negare accesso perché troppo generico e perché non si può tenere una segreteria a disposizione di uno che ha del tempo da perdere senza nemmeno aver un minimo di criterio nel definire il perimetro. Da lì Corazzi è andato in causa e il giudice ha dimezzato la richiesta, da 10 a 5 anni e solo per determinata documentazione e in alcuni periodi di tempo ben delineati. Questo ha comportato giorni buttati di lavori alle segretarie, tempo perso con ritardo nella chiusura bilanci e, dopo mesi di analisi del Corazzi, il risultato di un bel NULLA di compromettente. Le sembra poco? Personalmente Corazzi ritengo abbia passato di molto il senso della misura, da lì la sospensione per 6 mesi, ma si vede che non è ancora stanco di far perdere tempo e diffamare gratuitamente. Ci sono inoltre fior fior di professionisti alla Baldesio tutti allineati su alcuni punti riguardo ai conti ed alla vicenda, chieda pure a loro.

    1. Beh se i professionisti sono amici di Guadagnoli o dei suoi amichetti del consiglio siamo tranquilli della imparzialità….

      1. Sempre Gino, ma cosa dici? Perché adesso i numeri sono menzonieri? O perché sono a posto ma non vanno bene per la critica allora non vanno più bene nemmeno i professionisti che li controllano? Se non sei soddisfatto del lavoro dei revisori fai un esposto invece che insinuare dubbi senza averne le basi.

          1. Gino i soldi mancano dove? Sia tu sia Corazzi avete bisogno di un corso di bilancio, non avanzato, basta quello base. Qui non mancano i soldi, mancano le competenze e mancano soprattutto a chi continua a blaterare stupidate per sentito dire.

          2. Cara Paola,

            grazie per il consiglio sul corso base di bilancio: ne farò tesoro.
            Ma già che ci sono, ne suggerisco uno anche a te — non tanto sul bilancio, quanto sulla realtà.

            Perché i numeri, vedi, non mentono:
            • Nel 2022 il bilancio della Baldesio chiudeva con +370.000 € di cassa.
            • Nel 2024, lo stesso bilancio registra un buco di –337.000 €.
            Sai come si chiama questa? Una differenza di oltre 700.000 euro in due anni.
            Puoi chiamarla “scostamento”, “squilibrio” o “gestione allegra”, ma resta un dato:
            i soldi mancano. E sono soldi dei soci.

            E no, non è “sentito dire”:
            sono i numeri ufficiali approvati dal Consiglio che tu difendi, lo stesso che da due anni evita ogni confronto pubblico con chi fa domande precise.

            Poi certo, se vuoi ti spiego anche:
            • perché si sono spesi 274.000 € in telecamere,
            • perché 190.000 € di spese del ristorante sono finite a carico della società,
            • e perché il progetto ESCo costerà il doppio del necessario.

            Ma forse più che un corso base di bilancio, servirebbe un corso base di onestà intellettuale.

            Con simpatia,
            Alberto Corazzi

    2. Caro “Sceriffo”,

      grazie come sempre per la sua imparziale cronaca dai sotterranei della segreteria.
      Solo una curiosità: ma lei è un semplice socio o siede nel Consiglio con delega alla sfera di cristallo?
      No, perché sa tutto. Sa cosa ho chiesto, quando l’ho chiesto, quanti fogli avrei dovuto compilare, e persino quanto tempo hanno perso le segretarie a occuparsi delle mie richieste. Quasi quasi chiedo a lei anche il codice del Wi-Fi della Baldesio.

      Ma veniamo ai fatti. Quelli veri.

      Io ho inviato 10 PEC tutte relative alla richiesta di accesso al preventivo dell’ESCo. Dieci. Tutte ignorate.
      E sa perché insistevo tanto? Perché volevamo sapere quanto ci sarebbe costato il progetto affidato a Elevion Group.
      Solo dopo l’intervento dell’avvocato Mina di Brescia, con diffida formale, il Consiglio si è degnato di consegnare i documenti richiesti… due giorni prima dell’assemblea.
      Ma a quel punto, ovviamente, nessuno poteva più analizzarli seriamente.

      Peccato però che da quel preventivo sia emersa la verità:
      il progetto Elevion ci costerà 600.000 euro in 12 anni.

      Eppure – e lo dico per i soci, non certo per lei che finge di non capire – quegli stessi lavori (fotovoltaico, cogeneratore e caldaie) fatti internamente, con preventivi alla mano, ci sarebbero costati 200.000 euro.
      📌 Quindi il conto è semplice anche per chi non ha la calcolatrice nel cinturone:
      pagheremo 400.000 euro in più. Per nulla.

      E lei ha il coraggio di parlare di “tempo perso”?
      Io ho fatto emergere:
      • un buco di cassa da 358.000 euro;
      • preventivi tenuti nascosti per mesi;
      • una condanna in tribunale per violazione del diritto dei soci;
      • un progetto ESCo che è una voragine di denaro.

      E lei, da bravo pistolero della domenica, si presenta col solito pistolotto sulla “diffamazione” e i “toni eccessivi”.
      Ma mi faccia il piacere.

      E per concludere:
      se tiene tanto ai moduli, si prenda pure il suo, lo arrotoli con cura, e lo metta dove la documentazione non è mai arrivata.

      Con la solita cordialità baldesiana,

    3. Caro “Sceriffo”,

      mi permetta a mia volta una precisazione, ma stavolta basata su fatti verificabili, non su fantasie da saloon.
      1. Ho chiesto due semplici fatture e due contratti. Niente di più.
      E il Consiglio Direttivo me li ha negati, in spregio ai miei diritti di socio.
      Le pare normale che per vedere due fatture si debba andare in tribunale?
      2. Non essendo stato ascoltato, mi sono rivolto a un avvocato. E lì ho scoperto ciò che lei finge di ignorare:
      👉 un socio ha diritto di visionare non solo le singole fatture, ma tutta la documentazione contabile degli ultimi anni, ai sensi del Codice Civile e dello Statuto.
      3. Il giudice non ha “dimezzato” nulla.
      Con la sentenza del 23 dicembre 2024, il Tribunale di Cremona ha condannato il Consiglio Direttivo per violazione del diritto di accesso agli atti.
      Ha sancito che avevo diritto a vedere tutti i documenti dal 2019 in avanti, con una motivazione che lei evidentemente non ha letto:

      “Non risulta che il socio Corazzi abbia mai avuto accesso alla documentazione richiesta.”
      — Trib. CR, sent. n. 1172/2024, Giudice Fattori

      Altro che “troppo generico”. Non mi hanno dato nemmeno quelle due fatture, e sono stati condannati.
      4. La storiella del modulo è grottesca:
      non esiste alcuna norma statutaria che subordini il diritto di accesso a un modulo a piacere del Consiglio.
      È stato solo un trucco per prendere tempo e nascondere i documenti.
      E infatti il giudice ha rigettato questa scusa.
      5. Dice che dopo mesi non ho trovato “nulla”? Falso anche questo.
      Ho trovato:

      • 190.000 euro di spese pagate dalla Baldesio ma relative al bar-ristorante (tovagliette, frigoriferi, lavastoviglie);
      • un progetto ESCo da 400.000 euro nascosto ai soci per 4 mesi;
      • una gestione del personale disastrosa, con aumenti ingiustificati e figure storiche licenziate.

      6. Infine, lei cita “fior di professionisti allineati”.
      Io preferisco i giudici imparziali a professionisti “allineati”.
      E in questo caso il giudice ha parlato chiaro: ha dato ragione a me su tutta la linea.

      Se fossi in lei, invece di insultare e diffamare, chiederei scusa ai soci per aver difeso un Consiglio che è stato condannato in tribunale.
      Io non ho fatto perdere tempo:
      ho fatto rispettare la legge, che è cosa ben diversa dal “passare il segno”.

      Firmato quello che ha avuto ragione in Tribunale.

  7. La cosa più bella è che il presidente (minuscolo) ed il consiglio (lo stesso) valuteranno “le opportune iniziative sia civili che penali” contro il socio dall’autonomo pensiero e soprattutto contro Zanolli, che si permette di dare voce a tutti. Riusciranno a mandarli in galera?
    Al confronto i film di Totò (lui sì maiuscolo) sono commoventi.

    1. Caro Sebastiano, il tuo messaggio, mi ha fatto sorridere!
      Ma tu… non la sai tutta!

      Oltre a voler denunciare me (che ormai è sport sociale), pare che il presidente (sempre minuscolo, per coerenza) e l’intero Consiglio abbiano pensato bene di minacciare persino il quotidiano La Provincia.
      Hai capito?
      Non gli basta zittire i soci, ora vogliono imbavagliare anche i giornali.

      E tutto perché qualcuno – orrore! – ha osato raccontare la verità.
      Una verità con nomi, cifre, atti, PEC e sentenze.
      Altro che diffamazione: qui è il ridicolo che gronda a secchiate.

      Io mi chiedo: ma davvero pensano di spaventare qualcuno?
      Riusciranno a far arrestare pure la libertà di stampa?
      Stanno forse preparando una querela anche contro la fotocopiatrice della segreteria?

      Al confronto i film di Totò (maiuscolo lui, sempre) sono dei trattati di diritto penale.

      Ma tranquilli: noi non ci facciamo intimidire.
      Non da chi ha perso la brocca, né da chi firma comunicati con minacce penose.
      Anzi, sapete cosa ce ne facciamo delle “opportune iniziative penali”?
      Ricordo a tutti che la calunnia è un reato penale molto grave

      Ciao ✋

  8. Egregio Direttore,

    LA MIA RISPOSTA A CHI HA PAURA DELLA VERITÀ
    Alberto Corazzi – Socio Canottieri Baldesio

    “Chi non ha argomenti, minaccia. Chi ha qualcosa da nascondere, attacca. Io invece rispondo con i fatti.”

    1. La verità non si denuncia. Si ascolta.
    Nel comunicato pubblicato il 17 giugno sul sito della Baldesio, il Consiglio Direttivo non ha smentito i fatti. Li ha aggirati. Li ha distorti. E infine li ha accompagnati con minacce.

    Ha minacciato il sottoscritto. Ha minacciato persino il quotidiano *La Provincia*. Ha ipotizzato azioni legali, civili e penali. Non contro chi ha nascosto atti e documenti, ma contro chi li ha chiesti e ha raccontato i fatti.

    Non si tratta dunque di una replica nel merito: è un atto intimidatorio. È il segno di un potere che non tollera il dissenso, né la luce.

    Io però non ho paura. Perché non ho nulla da nascondere.

    Ho parlato con rispetto, ma con fermezza.
    Ho portato numeri, documenti, sentenze.
    Ho chiesto trasparenza, verità, confronto democratico.

    E continuerò a farlo. In ogni sede. Anche in tribunale, se necessario.

    2. Il progetto ESCo: la verità che si vuole nascondere
    Mi si accusa di aver affermato che il progetto ESCo costerà 3,6 milioni.

    È non vero. Mai detto. Mai scritto. Mai pensato.

    La posizione sostenuta è chiara:

    “Il progetto affidato alla ESCo costerà circa 400.000 €, mentre avrebbe potuto costare meno di 200.000 € se realizzato direttamente dalla Baldesio.”

    Questo è quanto si legge chiaramente nel volantino redatto da un gruppo di soci, nell’intervento pubblico e nella replica inviata.

    Poiché non è possibile smentire la sostanza, si preferisce attribuire affermazioni mai pronunciate.

    E soprattutto non si risponde alle vere domande:
    – Perché non sono stati richiesti altri preventivi?
    – Perché ci si è rivolti a una società guidata da un socio Baldesio?
    – Perché, nonostante una condanna del Tribunale per mancata trasparenza, si continua a nascondere il preventivo completo della ESCo?

    3. Le telecamere sono 63. E la verità è documentata.
    Il Consiglio afferma che “le telecamere sono solo 42”, come se ciò bastasse a smentire quanto segnalato.

    Ma la realtà, documentata e trasparente, è questa:
    – 21 telecamere esistevano già, di proprietà della Baldesio;
    – altre 42 sono state noleggiate, con un costo deliberato di 274.000 €;
    – il totale è oggi pari a 63 telecamere attive.

    Questo è quanto è stato raccontato, con precisione. Senza esagerazioni, senza distorsioni, senza menzogne.

    Sostenere che “non sono 63 ma 42” è una semplificazione utile solo a confondere. Ma non cambia il punto centrale:
    una sorveglianza massiccia, costosa e pervasiva, che controlla i soci.

    Inoltre, è stato affisso un cartello firmato dal Consiglio Direttivo che minaccia sanzioni disciplinari nei confronti dei soci, identificabili tramite le telecamere, se non rimettono a posto i lettini. A seguito di ciò, ho inviato un esposto formale per violazione della privacy.

    Non è protezione. È intimidazione.

    4. Il buco di cassa non è una “variazione”. È una disfatta.
    Nel comunicato si definisce il buco di oltre 337.000 € come una semplice “variazione”.

    Ma una gestione con 3.000 soci e un bilancio da 2,5 milioni di euro non può trattare un crollo della liquidità come una variazione di poco conto.

    La cassa è passata da un attivo di +226.000 € a un passivo di –111.000 € in un solo anno.

    I soldi sono usciti. Il flusso operativo è in perdita.

    5. Costi del personale in aumento, senza un direttore
    Il costo del personale è aumentato da 361.000 € (con Direttore in carica) a oltre 422.000 € (senza Direttore).

    Nel frattempo:
    – è stato rimosso il Direttore storico;
    – è stata assunta una quarta impiegata;
    – sono stati concessi aumenti e promozioni;
    – la struttura è rimasta senza una guida operativa.

    Risultato: si spende di più, per ottenere meno.

    6. Abolito il giornalino, abolita la partecipazione
    Si difende la soppressione del giornalino con il fatto che oggi “esiste internet”.

    Si dimentica che alla Baldesio ci sono oltre 700 soci anziani che non navigano su siti, né ricevono notifiche via mail.

    Non è stata inviata alcuna convocazione a casa. Non è stata distribuita alcuna copia cartacea del bilancio. Nessuna informazione diretta.

    Non è innovazione. È esclusione deliberata.

    7. Voto segreto anticipato = soci privati del confronto
    Alla Baldesio la votazione dei bilanci avviene a scrutinio segreto, all’inizio dell’assemblea, subito dopo la registrazione dei presenti.

    Questo significa che molti soci sono chiamati a votare prima ancora di aver ascoltato le relazioni del Consiglio, le critiche e gli interventi degli altri soci.

    Votare senza un confronto pieno e consapevole, privando i soci dell’ascolto reciproco e del dibattito, non è trasparenza.
    È una distorsione culturale della democrazia assembleare.

    8. La sentenza non ha “autorizzato”. Ha condannato.
    Il comunicato lascia intendere che il Tribunale di Cremona abbia “autorizzato” la consegna degli atti.

    È non vero.

    Il Tribunale ha condannato il Consiglio per aver negato l’accesso agli atti.

    Ha riconosciuto la violazione del diritto dei soci.
    Ha ordinato la consegna dei documenti.
    Ha stigmatizzato la gestione opaca.
    E nonostante questa sentenza, continuano a nascondere i documenti, come il preventivo della ESCo.

    CONCLUSIONE: IO NON MI SPAVENTO. LORO, FORSE SÌ.
    Non ho usato insulti.
    Non ho gridato.
    Non ho offeso nessuno.

    Ho solo detto la verità. Con toni civili. Con numeri. Con documenti.

    E ora mi si accusa di essere “diffamatorio” solo perché non mi sono piegato.

    Il 21 giugno non si vota solo un bilancio.
    Si vota un’idea di Baldesio:
    – chiusa o aperta,
    – autoritaria o partecipata,
    – repressiva o trasparente.

    Io continuerò a fare la mia parte. Fino in fondo. In assemblea, tra i Soci, e nei tribunali se necessario.

    Con un solo strumento: la verità.
    E un solo obiettivo: il rispetto delle regole.

    Alberto Corazzi
    Socio Canottieri Baldesio

  9. Egregio Direttore desidero precisare che ho inviato una pec di 19 pagine AL COLLEGIO DEI REVISORI
    e AL COLLEGIO DEI PROBIVIRI della BALDESIO
    col seguente Oggetto: Comunicazione in merito al comunicato del Consiglio
    Direttivo del 17 giugno 2025 – Richiesta di pubblicazione della replica e valutazioni di competenza

    QUESTA LA PREMESSA
    Egregi Revisori dei Conti,
    Egregi Probiviri,
    trasmetto il testo della mia replica al comunicato diffuso dal Consiglio Direttivo in data 17 giugno 2025 attraverso il sito
    istituzionale della Canottieri Baldesio.
    Poiché tale comunicato, oltre a contenere riferimenti espliciti alla mia persona, è stato pubblicato unilateralmente e senza possibilità di contraddittorio, ritengo doveroso che anche la replica del socio coinvolto venga portata a conoscenza dell’intera base sociale, attraverso i medesimi canali ufficiali.
    Invio la presente:
    • al Collegio dei Revisori dei Conti, affinché verifichi la correttezza dell’utilizzo degli strumenti istituzionali di comunicazione e si faccia
    promotore della pubblicazione della replica allegata, a tutela della
    trasparenza e del diritto di informazione dei soci.
    • al Collegio dei Probiviri, affinché valuti se i toni, le modalità e le
    accuse contenute nel comunicato siano compatibili con i doveri di
    correttezza, imparzialità e rispetto verso i soci, e se sussistano gli
    estremi per eventuali richiami o provvedimenti disciplinari nei
    confronti dei membri del Consiglio Direttivo.

    Seguono 19 pagine di verità, numeri, prove documentate.

    1. Ma daghe en tai….seguono 19 pagine…. 😂 😂… Ma va a pelaa i broc….e me fermi chi perché sunti educaat.

      1. Caro Filosofo Pane e Salame,

        capisco il soprannome: tra il pane e il salame, ti sono rimaste solo le fette sugli occhi.
        Io ho portato numeri, sentenze e documenti.
        Tu hai portato… il tagliere.

        A ognuno il suo stile.

        Alberto Corazzi

  10. Concordo con Pippo.
    È ora di darcene un taglio.
    Sono Socio da più di 50 anni e non ho mai visto una cosa del genere.
    Sicuramente il Consiglio, come tutti i consigli precedenti, non sarà perfetto ed immune da critiche…ma un trattamento di questo livello che va avanti da anni non penso lo meriti nessuno….e poi per cosa? Cos’hanno combinato?? A leggere la Provincia sembra che questo Corazzi, novello Savonarola, che spunta fuori con la scusa di fare tutto ciò che ha fatto assieme ai suoi 4 tirapiedi, solo PER IL BENE DEI SOCI E DELLA BALDESIO, dove nessuno l’ha mai visto….prova è che quando gli si sono stati presentati i faldoni riguardanti il consiglio precedente, non li ha neanche voluti vedere….e ce ne sarebbe stato da vedere….dimostrando che è esclusivamente una questione personale….dipinto il Consiglio come praticamente, una sorta di associazione camorristica che spende e spande a proprio piacimento….inutile le newsletter di smentita mostrando i veri importi…l’unica verità suprema è la sua!!! Non c’è neanche confronto….l’è verament ura de daghe na taia…

    1. Caro Luca,

      capisco che dopo 50 anni da socio le sembri tutto strano.
      Ma vede, la verità è semplice:
      in 100 anni la Baldesio non aveva mai visto un Consiglio Direttivo condannato in tribunale per aver violato i diritti dei soci.
      Mai.
      Fino a questo.

      Io ho semplicemente chiesto due fatture e due preventivi, relativi al progetto ESCo da 600.000 euro.
      Me li hanno negati.
      Ho fatto ricorso.
      E un giudice della Repubblica mi ha dato ragione.

      Non lo dico io.
      Lo dice una sentenza. Nera su bianco.

      Altro che “scuse”, altro che “tornaconto personale”.
      Ho studiato – come autorizzato dal giudice – tutta la documentazione degli ultimi sei anni, e ho fatto emergere numeri che qualcuno avrebbe voluto tenere nascosti.

      Quanto alla sospensione che tanto l’ha rasserenata,
      le segnalo che giovedì prossimo ci sarà un’udienza in tribunale,
      perché ho impugnato la sanzione totalmente immotivata.
      E quando verrà annullata
      chiederò i danni.

      Chi pensa di mettere a tacere un socio con una punizione,
      non ha capito nulla della Baldesio,
      né – mi permetta – di come funziona uno Stato di diritto.

      Con fermezza,
      Alberto Corazzi – il socio che ha fatto condannare un intero Consiglio per aver violato i diritti dei Soci. E ne va fiero.

      1. Corazzi e se giovedì le confermano la sospensione come la mettiamo? Poi, da qui a giovedì… 😂 Ne possono accadere di cose. Mi stia sul pezzo, ma non troppo che poi con i numeri si confonde.

        1. Caro “Sceriffo”,

          lei si preoccupi di lucidare la stella, che alle sentenze ci pensano i tribunali, non i personaggi da spaghetti western.

          Io parlo con i miei avvocati, non con chi si fa chiamare “sceriffo” su una chat — roba che neanche in un film di Bud Spencer.

          Giovedì si vedrà.
          Nel frattempo, le consiglio di restare sul pezzo… ma quello del codice civile, non dei fumetti.

          Alberto Corazzi

  11. Una doverosa precisazione per i Soci che non sono nella chat NOI SOCI BALDESIO: il commissariamento della Baldesio è imminente! Prepariamoci tutti a svuotare gli armadietti e a fare gli ultimi bagni in piscina! Chiudiamo! Chiaramente per colpa del Consiglio!!! Dopo le lampade del bar a forma fallica e l’obbligo di consumazione per chi entra al bar ristorante, questa è l’ultima trovata del Socio Grandi Lorenzo. Per la serie, spariamole tutte sempre più grosse per mettere i Soci contro il Consiglio.
    Chiaramente avete una considerazione proprio minima dell’intelligenza del Socio Baldesio, d’altronde, come diceva ai tempi, il tessuto umano non è più quello dei tempi della guerra del 15/18…è già…..dai, forza! Ci sono ancora 2 giorni prima dell’assemblea! Si fa in tempo a mettere in guardia i Soci su una più che certa invasione aliena dove i Soci saranno catturati e portati su un altro pianeta se non voteranno contro il Consiglio!!!

    1. Caro Luciano,

      ti ringrazio per la vivace immaginazione: tra alieni, armadietti da svuotare e piscine da salutare, ci hai regalato un momento di fantascienza baldesiana.

      Ma torniamo sulla Terra.

      Il commissariamento, se mai avvenisse, non significa la chiusura della Baldesio, né deportazioni intergalattiche.
      Significa una cosa molto semplice e seria:
      ➡️ l’arrivo di un commissario esterno, imparziale, nominato da un giudice o dalla Federazione, che gestisce l’associazione al posto del Consiglio, solo per il tempo necessario a riportarla alla legalità e alla trasparenza.

      In parole povere:
      • nessuno svuota l’armadietto,
      • nessuno chiude la piscina,
      • e anzi, finalmente si riaprono gli armadi — quelli dei documenti.

      Il commissariamento è una procedura di garanzia e risanamento, non di catastrofe.
      Serve a proteggere i soci da gestioni opache, non a punirli.
      Anzi: spesso è l’unico modo per rimettere ordine quando chi amministra si sente sopra le regole.

      Se un giorno dovesse accadere, non sarà per colpa degli “invasori” ma di chi ha nascosto preventivi e ignorato le sentenze.

      Quindi sì, meglio un commissario imparziale che un Consiglio autoreferenziale.

      E comunque, finché c’è chi le spara grosse… qualcuno deve tenere i piedi a mollo, ma ben piantati a terra.

      Alberto Corazzi

  12. Beh per il fatto di aver speso 65k di bar andrebbero scaraventati a casa…. Non sono spese straordinarie il rifacimento degli arredi…

    1. Buongiorno Gino, da avventrice sporadica dico invece che hanno fatto un buon lavoro e mi permetta una battuta, ora si vede finalmente che c’è stata una miglioria. Tanto effetto con poca spesa se raffrontiamo il tutto alla ristrutturazione generale.

      1. Ma non potevano farlo… e qui il punto. NOn è un opera ordinaria.
        Non mi sembra che prima , bello o brutto, il bar non fosse utilizzabile o necessitasse di opere per renderlo agibile.
        Sulla poca spesa avrei da ridire, poi se lei è ricca e 50k sono pochi faccia da sponsor

        1. Mi indica per cortesia, Gino, il punto dello statuto o del regolamento dove è vietato e quindi che giustificano il fatto che lei dice che non potevano farlo?

          1. Signora Leoni,

            capisco la sua osservazione, ma il punto non è se lo Statuto lo vieta:
            la questione è che esiste un contratto d’affitto tra la Baldesio e il gestore del bar-ristorante.

            In quel contratto è scritto che le spese ordinarie e gli arredi sono a carico del gestore, mentre la Baldesio si fa carico solo di eventuali lavori straordinari, cioè interventi strutturali importanti.

            Per questo motivo non era corretto che la Baldesio spendesse oltre 190.000 euro per:
            • tovagliette,
            • frigoriferi,
            • lavastoviglie,
            • e altri arredi o impianti interni.

            Sono spese che spettavano al gestore, non alla società.
            Quindi il problema non è ristrutturare, ma chi ha pagato.
            E in questo caso, purtroppo, ha pagato la Baldesio, cioè tutti i soci.

            Spero di aver chiarito in modo semplice.

            Un cordiale saluto,
            Alberto Corazzi

  13. Il Sig. Corazzi ama travisare la realtà a suo uso e consumo, il tribunale ad esempio non gli ha dato ragione, anzi, la sua richiesta è stata ampiamente ridotta, dai dieci anni richiesti ne sono stati concessi 5 e solo su alcuni documenti. Il consiglio non aveva inoltre vietato l’accesso agli atti, aveva semplicemente chiesto che, come procedura che vale per tutti da sempre, venisse compilato un modulo con circostanziati atti richiesti e anche una motivazione. Il Corazzi invece si è impuntato, libero accesso, nessun modulo, tutto a disposizione, tutta la segreteria a disposizione del Corazzi che quando voleva poteva venire a far perdere tempo a cercare a caso tutto lo scibile. Una cosa che in qualsiasi amministrazione seria non sarebbe mai stata concessa, una cosa senza senso e senza logica. Da lì poi in tribunale che ovviamente ha dovuto anche tutelare correttamente la libertà di accesso ma ne ha correttamente ridotto di parecchio la richiesta. Dopo mesi di ricerca il Corazzi ha prodotto IL NULLA DEL NULLA, ha solo fatto spendere soldi alla società e fatto perdere del tempo.
    Ed ora imperterrito, dopo essere stato anche sospeso, continua a divulgare notizie false ed infondate ed a replicare pure a spiegazioni del consiglio.
    Corazzi si ricordi che è un consiglio eletto e che fino a prova contraria rappresenta la maggior parte dei soci, non è una cricca, sono ELETTI e mettere in dubbio loro vuol dire mettere in dubbio l’operato della maggior parte dei soci che a loro hanno concesso fiducia e delega ad operare per loro contro tramite il voto.
    Si ricorda gli stipendi dei dipendenti, errati, messi in piazza solo per far polemica? Mi fermo qui per decenza, i soci Baldesio sapranno giudicare, al netto delle parole roboanti sempre usate nei suoi sproloqui che permetta, a conti fatti fanno solo ridere.

    1. Caro Sceriffo,

      visto che insisti a raccontare favole, tagliamo la testa al toro.

      Chiunque voglia leggere la sentenza del Tribunale di Cremona, n. 1172/2024,
      me lo dica e gliela mando. Anzi, la pubblico anche qui se serve.

      Così ognuno potrà verificare da sé:
      • che non mi è stato concesso “un accesso ridotto”,
      • che il Consiglio è stato condannato per avermi negato i documenti,
      • e che il giudice ha scritto, nero su bianco, che non mi è mai stato dato nemmeno ciò che avevo chiesto all’inizio (due fatture e due preventivi, ricordi?).

      E già che ci siamo, invito tutti i soci a farsi una semplice domanda:
      👉 Perché la Baldesio è stata condannata a rimborsarmi tutte le spese legali?
      Se avessi davvero prodotto “il nulla del nulla”, come dici tu, perché mai un tribunale avrebbe imposto alla società di pagarmi ogni euro speso per difendere un diritto sacrosanto?

      Il resto è fumo.
      Compresi i moduli inventati a tavolino e le “spiegazioni” che valgono meno di una PEC ignorata.

      Quanto ai miei “sproloqui”, lasciamo giudicare ai soci.
      Io porto documenti, numeri e sentenze, tu battute da bar e lo scudo di un Consiglio condannato.

      E già che ci siamo:
      ricordare che un Consiglio è “eletto” non lo rende infallibile, né immune da critiche.
      Anche chi sbaglia può essere stato eletto. E quando sbaglia, i soci hanno il diritto — e il dovere — di contestarlo.

      A conti fatti, non è con le risate che si ripianano ibilanci

      Alberto Corazzi

  14. Come Socio Baldesio di vecchia data sono sinceramente dispiaciuto.
    Dispiaciuto nel non aver mai letto una riga o un commento anche sui precedenti Consigli….l’attuale non è in carica da 40 anni…da due se non mi sbaglio….quindi sono sinceramente perplesso che i Soci Corazzi e Cerra, nel controllo della contabilità di ben oltre 2 anni non abbiano trovato NIENTE da obiettare o quantomeno da chiedere delucidazioni….possibile che si polemizza un mese e passa sulla potatura delle ORTENSIE e non salti fuori nulla dal settore nuoto riguardo il precedente Consiglio!? Mi unisco ad altri che ho sentito sull’argomento….ovviamente non è accanirsi, è VOGLIA DI VERITÀ E GIUSTIZIA NEL RISPETTO DEI SOCI….tutti sappiamo delle sforature di budget….e si parla di migliaia di euro…di persone divenute socie con una spesa minima perché amiche dell’amico del consigliere…forse non è stato trovato niente perché è stato fatto tutto sottobanco, aumma aumma col beneplacito degli altri consiglieri?…Ricordo pure una squadra di ragazzi di pallanuoto di Piacenza che si allenava nella 33 prima dell’orario nel quale i Soci potevano usufruirne, ossia le 10:00….vorrei vedere, a questo punto, il contratto di affitto…e, presumo, erano tutti non soci….dov’era allora la signora Arisi? Non era ancora iscritta??? Quindi, se si parla di VERITÀ e GIUTIZIA, guardiamo la cosa a 360 gradi….a meno che, come sembra, non sia un accanimento verso il solo Consiglio attuale, e, come dice la famosa legge del beduino, “il nemico del mio nemico diventa mio amico”, quindi, ovviamente, l’allora consigliere del nuoto è ora un prezioso alleato per sbatter giù il Consiglio….

    1. Buongiorno a tutti, credo che la precisazione fatta dal consiglio sia doverosa, anche da fare sul quotidiano locale per contrappeso a quanto scritto precedentemente dal Sig. Corazzi, però mi permetto una riflessione, mai ho avuto il piacere di leggere una critica costruttiva che aiuti in un certo senso anche gli amministratori a svolgere meglio il ruolo. Mi spiego meglio, leggo critiche ai lavori svolti, però non è stata fatta una scaletta lavori, votata, di inizio mandato per cui non si può dire che quei lavori non andavano fatti o andavano fatti dopo altri, in questo senso sarebbe stata sensata una critica con la proposta, per le future elezioni, di indire a priori i lavori che si intendono fare, in modo da votare in base a queste preferenze. Ho letto critiche sulla mancanza di preventivi, però a monte immagino non vi sia una regola interna che obbliga a farne almeno un paio e renderli pubblici, anche in questo caso quindi chiunque è autorizzato a procedere come meglio crede. Quello che mi preme sottolineare è che se non vi sono regole di fondo le critiche sull’operato poi perdono di fondamento e vale solo quanto si è votato come confrontabile cioè il bilancio preventivo. Se quest’ultimo risulta in linea con il successivo consuntivo allora il consiglio ha fatto il suo lavoro. Le critiche sarebbero costruttive se poi offrono spunti costruttivi, mi sembra manchino alla fonte proprio quelli tra cui quello appunto di rediere regolamenti interni o votazioni che poi siano vincolanti ai progetti presentati.
      Cordiali saluti ai lettori.

  15. Nulla vieta ai soci stanchi della pagliacciata di evitare di continuare a leggere la diatriba. Se si è stufi non si può pretendere di zittire gli altri. Tutti hanno diritto di dire la loro purché in modo educato e rispettoso. Il consiglio, ufficialmente, si è espresso in pochissime occasioni, mentre non sappiamo chi si nasconde dietro a chi continua a difenderlo a spada tratta. Sulla base di che cosa se non ha visto la documentazione? Come diceva qualcuno, in perfetto stile baldesino, sulla base della conoscenza dell’uno o dell’altro, della simpatia per l’uno o per l’altro, dell’amicizia per l’uno o per l’altro. La trasparenza è questa?

    1. Qui credo che il problema sia un altro, salvo il diritto di critica, ma questa deve essere costruttiva e portata avanti con dati certi non con dati inventati o presunti. Fino a prova contraria i dati del consiglio sono i bilanci, i dati di Corazzi sono estrapolazioni sue, preventivi che nessuno ha mai visto e quei pochi dati evidenziati si sono dimostrati del tutto infondati. Tutto qui. Credo quindi che la gente si sia stufata non delle critiche che ci possono sempre stare ma del merito di esse e di come sono state presentate.

      1. ognuno è libero di credere a ciò che vuole:
        tu ai comunicati del Consiglio, io ai documenti che ho ottenuto dopo una sentenza del tribunale.
        Tu parli di “estrapolazioni”, io parlo di preventivi, fatture e atti ufficiali — che esistono, sono protocollati e li ho anche diffusi pubblicamente.

        Dire che “nessuno li ha mai visti” non è una verità:
        è una scelta.
        Basta chiedermeli e li mando.
        Oppure basta leggere: io li ho pubblicati, il Consiglio no.

        Il problema, vedi, non è che mancano i dati:
        è che danno fastidio.
        E quando i numeri non tornano, si preferisce attaccare chi li espone, piuttosto che chi li ha prodotti.

        Io continuerò a portare fatti.
        Chi preferisce le opinioni, è liberissimo di crederci. Ma non venga poi a parlare di “dati certi”.

      1. Se si chiamasse Gino sicuramemte voterebbe no ma meno male che di Gino in società non ne troviamo tanti altrimenti avremmo ancora il trampolino cadente.

  16. Certo che raffrontare i costi delle altre società come base per una critica rende bene l’idea della pochezza di argomenti che ha certa gente. La Panda costa di meno di una Mercedes, vuol dire che la Mercedes lavora male? Dai su, che pena.

  17. Senza apparire un Seneca dei poveri un consiglio mi permetto di suggerirlo, non replicate più. E mi collego al commento letto poco prima, se le argomentazioni di dissenso sono che la rata della società è più alta delle altre allora tutto muore li. Lo è sempre stata per tutta una serie di motivi, inutile perdere tempo ad evidenziare l’ovvio. Il socio Baldesio medio, pur non essendo tutti di Oxford, sa riconoscere molto bene chi fomenta e non offre alternative da chi produce e magari fa anche qualche errore.

  18. ….bella questa sera vedere Cerra e Nostrini Arcari placcare i Soci al parcheggio dicendogli di votare contro il bilancio e sbraitando se gli si diceva di no…unitamente al fatto di fare volantinaggio in Baldesio, cosa non so fino a che punto sia consentito….oltre al trio delle meraviglie che oggi ispezionava segreteria e palazzetto come una pattuglia della Finanza….ma questi 4 entrano in Baldesio come entrare in guerra…..TSO, grazie…

  19. È vero! Visti anch’io….davvero triste…
    Oltretutto, sempre CERRA, pare si sia addirittura permesso di insultare il Socio Gianni Rossi, colpevole di aver tolto il loro volantino dal tergi dell’auto.
    Qui si sta veramente andando oltre il buon senso e l’educazione!
    Da Socio spero che vengano presi provvedimenti seri contro questi personaggi che hanno veramente passato il limite!
    Diamo colpa di questo ancora al Consiglio !
    Basta!!

  20. Che la Baldesio sia meglio delle altre società è tutto da vedere! Per noi che la amiamo è il meglio, certamente. Il guaio è che ognuno vede quello che vuole o interessa. Chi gioca a tennis, chi pratica il calcio, chi si allena sul Po in canoa o barca… E ognuno tira l’acqua al suo mulino, sportivi e consiglieri. Chiaro che se spendo per il calcio, ipotesi, i calciatori saranno dalla parte del consiglio. Facile conquistare voti. Soldi e promesse. Se cambi…non si sa. Me li vedo andare da amici e sportivi come facevano una volta i politici locali che andavano casa per casa a distribuire i santini. Avranno mobilitato non solo i loro amici, ma gli amici dei loro genitori, dei suoceri, dei cugini. Non è così che si fa il bene della Baldesio.

    1. Amici parenti sportivi sono tutti soci Baldesio con possibilità di voto. Non va bene? O vanno bene solo i voti che uno decide prima? Che modo di ragionare assurdo che è questo, tipico italiano medio che vede mazzette intrighi complotti.

    2. Il socio Cerra che fa volantinaggio in società oppure mette volantini sulle macchine per accattonare qualche voto in più quello invece va bene, è lecito e fa il bene della società vero?

  21. La Baldesio rispecchia la città: meglio mantenere lo status quo perché altrimenti non si sa chi potrebbe arrivare! Dopo un po’ sottolineare errori e gravi mancanze diventa una rottura. E se all’inizio poteva essere almeno una pulce nell’orecchio poi non se ne può più e si vota per sfinimento o per indolenza. O per non fare torto all’amico, o perché in fondo “a me non hanno mai creato problemi e sono sempre stati gentili”. Solo quando ci aumenteranno la quota si sveglieranno tutti, ma soprattutto chi ha raggiunto qualche diritto. Perché se davvero i soldi finiranno, e molti bene informati dicono che siano già finiti, la quota aumenterà. Allora non si delegherà più nessuno, allora gli amici degli amici e dei cugini e dei suoceri diventeranno nemici che avranno spremuto i nostri portafogli. E pagheremo.

    1. Graziella dove ha letto che i soldi sono finiti? I ben informati chi? C’è stato un aumento di quota o è stato richiesto? Direi di no quindi a logica i soldi non sono finiti. Il resto è fuffa, numeri di Corazzi inclusi.

  22. ….se dovessimo credere ciecamente a ciò che sostiene la “sana opposizione”, ormai a livello di stalking, la Baldesio sarebbe già fallita….al bar si entra solo con consumazione obbligatoria, le signore socie non sono delle gran bellezze, il CONI ci fa chiudere…non spendiamo più nulla per risparmiare, i consigli precedenti non hanno fatto nulla di errato, solo questo è composto da despoti pregiudicati….e, dulcis in fundo, un ottantenne aggredisce nel parcheggio un OPPOSITORE DEL REGIME, leggesi il nostro Cerra….PS: oggi mi raccomando, non sabotate il microfono per gli interventi dei Paladini contro il Regime….

  23. Ma poi alla fine come è finita? 🤣 🤣 🤣 🤣 La Baldesio quindi ha finito i soldi e verrà commissariata come si dice in ambienti CONI? 🤣 🤣 🤣 🤣 🤣

    1. Sì, ti confermo che finite i soldi basta che tu legga il rendiconto finanziario e vai a vedere alla voce saldo di conto corrente

      1. Si vede che anche i soci lo hanno letto ed hanno votato in mertio. Fine della storia, piaccia o meno. Game Over.

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