Gradimento dei sindaci, Virgilio 88°: ‘effetto Pizzetti’ negativo

7 Luglio 2025
Per la prima volta il Governance Poll incorona un sindaco di Fratelli d’Italia. Marco Fioravanti, al secondo mandato alla guida di Ascoli Piceno, apre infatti l’edizione 2025 della rilevazione annuale svolta da Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore per rilevare il gradimento dei sindaci. Lo sprint di Fioravanti manda al secondo posto Michele Guerra, sindaco di Parma e vincitore lo scorso anno, mentre a chiudere il podio interviene un ex aequo fra una novità e una conferma.
Bisogna scendere invece fino all’88° posto su 97 testati per trovare Leonardo Andrea Virgilio, sindaco di Cremona.  Dietro di lui figurano Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, Roberto Gualtieri (Roma), Gianni Nuti (Aosta), Damiano Tommasi (Verona), Giuseppe Marchionna (Brindisi), Francesco Italia (Siracusa), Laura Nargi (Avellino), Giacomo Tranchida (Trapani), Roberto Lagalla (Palermo). Da sottolineare il quinto posto del suo collega di Mantova, Matteo Palazzi, anch’egli di centrosinistra, che al suo secondo mandato si colloca tra i primi dieci: è addirittura quinto.
Da notare che Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona predecessore di Virgilio,  divisivo all’interno dello stesso schieramento di centrosinistra, nella medesima classifica del Sole 24 Ore del 2023 si era piazzato al 46° posto. Il risultato più che deludente di Virgilio, alla guida della città da un anno, è motivato da una serie di errori compiuti dalla sua giunta, ma soprattutto dal gradimento personale inficiato dalla presenza ingombrante del suo mentore, Luciano Pizzetti. L’ex parlamentare e attuale presidente del Consiglio comunale è stato determinante nell’elezione di Virgilio, avvenuta, ricordiamolo, per poco più di 200 voti al ballottaggio. Ma il piglio decisionista, più autoritario che autorevole, dell’ex deputato-senatore nonché consigliere regionale del Pd e la sua oggettiva perdita di smalto non giovano al primo cittadino che sconta errori quali la destinazione dei fondi del risarcimento Tamoil, che saranno spesi solo in parte per il ripristino ambientale, l’autogol sull’assegnazione sul Servizio di Assistenza alle persone disabili, gli interventi a gamba tesa di Pizzetti nella partita delle nomine dei consigli d’amministrazione delle società a partecipazione pubblica e la scarsa capacità d’ascolto dei cittadini che trova rappresentazione clamorosamente plastica nella questione più importante oggi aperta a Cremona: il controverso progetto del nuovo ospedale. Insomma, Virgilio sta pagando un caro prezzo per deficit caratteriali non suoi ed errori anche gravi per lo più  evitabili. Pesa anche la continuità tra l’Amministrazione Galimberti e l’attuale che ancora non ha tagliato il cordone ombelicale al quale la lega. Urge un cambio di passo per risalire una china scivolosa che una parte dell’opposizione particolarmente attiva, quella che fa capo ad Alessandro Portesani e a Forza Italia, unge quotidianamente.
La novità della classifica del Sole 24 Ore è rappresentata da Vito Leccese, alla sua prima prova nel Governance Poll dopo l’elezione dello scorso anno a sindaco di Bari, che prosegue la tradizione avviata dal suo predecessore Antonio Decaro nel portare il capoluogo pugliese in alto nella graduatoria sul consenso dei sindaci.

Successore di Decaro, ma alla guida dell’Anci, è anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, terzo, frequentatore abituale delle vette della classifica (nel 2024 era secondo). A ridosso del podio si colloca Mattia Palazzi (Mantova), quinto Paolo Calcinaro (Fermo), sesto Mario Conte (Treviso),  settimo Pierluigi Biondi (L’Aquila), ottava Valeria Cittadin (Rovigo), nono Alan Fabbri (Ferrara), decimo Jamil Sadegholvaad (Rimini).

I seguenti 10 sindaci non sono stati testati in quanto a  Nuoro il sindaco è stato eletto a giugno 2025, a Bolzano il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Trento il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Caserta il sindaco non è in carica in quanto il Comune è stato sciolto, a Genova il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Matera il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Taranto il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Ravenna il sindaco è stato eletto a maggio 2025, a Pordenone il sindaco è stato eletto ad aprile 2025, a Prato il sindaco si è dimesso e quindi non è in carica.

 

12 risposte

  1. Meno male che non c’è la classifica dei Presidenti di Provincia, altrimenti ci sarebbe da strapparsi la chioma. …….Due personaggi imbarazzanti, due politici al servizio di chi si ritiene onnipotente.

  2. La politica, ci insegnava Aristotele, è prima di tutto prendersi cura della polis, cioè della comunità. Non è questione di potere, ma di responsabilità. E il consenso, quando è autentico, è figlio di questa responsabilità. Per questo i sondaggi – anche se imperfetti – non sono solo numeri: sono termometri morali.

    Il dato riportato da Zanolli sul crollo del sindaco Virgilio – 88° su 97 nella classifica nazionale – non è solo una notizia locale: è il segno di un disagio, di una distanza che si allarga tra chi amministra e chi vive la città.

    Chi conosce Cremona sa che questo malcontento non nasce dal nulla. È il frutto di scelte spesso vissute come imposte dall’alto, di silenzi su temi cruciali, di alleanze opache. L’“effetto Pizzetti” evocato da Zanolli non è un caso: è la dimostrazione che quando il potere si arrocca, la comunità si raffredda.

    Platone, nel Fedro, ci ricorda che chi guida senza verità e senza anima, non conduce: trascina. E chi si fa trascinare, prima o poi si ferma.

    Ma c’è anche una lezione più profonda. In una città sana, il consenso non si costruisce con le delibere, ma con l’ascolto. Non con le tessere, ma con la coerenza. Non con i comunicati, ma con gli esempi.

    Questa classifica del Sole 24 Ore, che pure non è la verità assoluta, può essere l’occasione per guardarsi allo specchio. Per capire che la fiducia è come la musica: si accorda su una nota invisibile, che si chiama credibilità.

    E quando manca quella nota, anche chi siede sullo scranno più alto può scoprire di essere rimasto solo.

  3. Se evitava di fare finta di NON aver governato 10 anni con la giunta Galimberti, ex sindaco amatissimo e rimpianto ancora oggi da moltissimi cremonesi, (infatti era al 46° posto non al’88°…) non si troverebbe in questa situazione……
    la c….a politica della discontinuità l’ha pagata con la quasi perdita delle elezioni ed adesso con un indice di gradimento bassissimo…

    1. Caro signor Jack
      non condivido il suo entusiasmo sull’ex sindaco “amatissimo e rimpianto ancora oggi da moltissimi cremonesi, (infatti era al 46° posto non all’88°…) non si troverebbe in questa situazione……”.
      Io credo che le fesserie e gli errori politici che fece Galimberti (vendere tutto il patrimonio comunale ad A2A, non chiudere definitivamente, ma creare le basi per una proroga infinita dell’inceneritore, tacere ai cremonesi la scelta “imposta” dai suoi “benefattori” approvando zitto zitto la costruzione di un nuovo ospedale e altre, molte altre scelte sciagurate… hanno sì elevato l’ex sindaco su un “piedistallo” di notorietà e conseguentemente una risalita sulla palude piatta della classifica dei sindaci italiani, ma nella realtà era terra di riporto di una buca che ha scavato ai suoi piedi piena di menzogne e di errori nella quale, uscito lui alla chetichella, ha fatto precipitare il povero Virgilio che ora dal fondo della buca delle negatività ereditate può solo emergere con decisioni importanti/rivoluzionarie che gli portino credibilità e fiducia dai cremonesi… (legga per cortesia la nota che poco oltre ho scritto in merito). Certo è che se per risalire dalla “buca” si affida ad “una corda fissa”, (fissa non nella etimologia dell’alpinismo, ma fissa in quanto parte costitutiva, sempiterna e ormai fragile della “parete politica”) com’è il presidente del consiglio comunale Pizzetti…. stiamo freschi. Il prossimo anno Virgilio lo possiamo trovare sfracellato in fondo al buco della classifica dei gradimenti. Domanda come si può chiamare il reciproco di questa classifica?

  4. Buongiorno Vittoriano Zanolli
    Credo che per il sindaco di Cremona Andrea Virgilio nulla sia compromesso, e possa risalire la china anche solo con le sue forze, a maggior ragione con le sole sue forze, se si toglie dai piedi la “palla” di piombo dell’ex senatore Pizzetti.
    Un taglio netto alla catena per mezzo di una scelta contro il potere politico ai massimi livelli diffuso a Cremona che vuole l’ospedale nuovo come primo investimento per la città e provincia nei prossimi 20 anni
    Ogni cosa nella vita si può ridiscutere e nulla è definitivamente deciso fino alla “prima pietra” del nuovo ospedale, o della sua/nostra tomba
    Se il sindaco Andrea Virgilio avrà il coraggio di ammettere che l’analisi presentata dagli organi tecnici dell’Asst nel 2022, sfavorevole alla riqualificazione dell’attuale Ospedale, era solo una stima “fatta in casa”, che ha portato alla improvvida decisione di costruire un nuovo ospedale, allora potrà chiedere all’Asst e alla Regione Lombardia che venga riaperto il “giallo” e si scopra quali sono i veri interessi e chi ne avrà i benefici. Rifare una gara mirata alla sola riqualificazione dell’attuale Ospedale con la formula usata più volte in Italia della “gara simulata” o procedura esplorativa che ha un costo contenuto e con risultati ottenibili in 4-5 mesi porterà ad un vero confronto fra le due opzioni e … Virgilio ai vertici della classifica. Lo potrà fare, lo vorrà fare? NON solo per risalire la china e uscire dal “buco” nel quale è precipitato, ma per uno scatto di correttezza verso i cittadini ignari degli antefatti di questa tragedia e lasciati ai margini di una doverosa, e per legge obbligatoria, informazione che i dirigenti dell’Asst dovevano fare PRIMA di decidere se riqualificare l’attuale ospedale. Solo poi eventualmente con prove schiaccianti costruirne uno nuovo.
    Enrico Gnocchi
    sostenitore del “movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona”.

  5. Pizzetti farà anche la parte del leone, ma gli assessori… Vogliamo parlare di Carletti, Canale, Zanacchi, Pasquali? Forse dimentico qualcuno? E, manco a dirlo, tutti riciclati tranne Canale che era stato parcheggiato dopo la precedente tornata elettorale che l’aveva visto medaglia d’oro nelle preferenze. I cittadini non possono non aver provato come minimo disagio per l’arroganza, il pressappochismo, la supponenza, la mancanza di interesse nelle tematiche affrontate. Chiedere ai presidenti di quartiere!

    1. No non ti permettere di nominare il nome di Carletti invano….l’unico che sa fare tre lavori…avvocato politico e salumiere….e a tempo perso ultras.
      Proprio un uomo pane e salame.

  6. Spiace per il sindaco Virgilio che non è una persona fintamente garbata e esageratamente sorridente, ma a mio parere sinceramente disponibile e interessata al bene della città. Forse ha avuto più fiducia in chi gli sta intorno che in se stesso. Forse si è sentito in dovere di dare ascolto a tutti (e molti di questi l’hanno messo in grave difficoltà), senza ascoltare i cittadini che dovrebbero essere l’unico suo punto di riferimento. Dovrebbe ora dimostrare di aver le carte in regola per procedere con le sue gambe, senza le stampelle politiche e finanziarie pur tanto degne di considerazione, alle quali si è appoggiato e dalle quali è stato sostenuto politicamente ed economicamente. Ora, sindaco, lei è all’ ottantottesimo posto non i suoi mentori e mecenati. Sono i cremonesi che devono apprezzarla! Non li sottovaluti ancora andando a testa bassa! Bisogna ripartire da… sottozero.

  7. Anche al TG regionale hanno comunicato questo capitombolo del sindaco Virgilio. Tutta la Lombardia è davanti a noi! Troppo il malcontento generale, troppi gli svarioni, inaccettabile da parte dei cremonesi la situazione in cui ci troviamo. Certo che non tutti i nodi che vengono al pettine sono direttamente responsabilità dell’attuale sindaco, ma soprattutto chi gli sta intorno ha spesso dimostrato disinteresse e superficialità, e i moltissimi problemi di Cremona sono restati lì sul banco spesso senza essere presi in considerazione. Chi ha scelto gli assessori? Mi chiedo come possano andare d’accordo tanti galli nel pollaio. Il sindaco si è trovato a dover affrontare problemi creati da persone che se la tirano parecchio! Persone che non si sa da che pulpito minimizzano o guardano dall’alto in basso. Una superconcentrazione di ostentata sicurezza. Poca capacità d’ascolto, molta presunzione. Pizzetti docet.

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