Lo scorso 17 ottobre, il Teatro dell’Oratorio di Caravaggio ha ospitato una serata intensa e partecipata per la presentazione del volume “Riccardo Formento – Una vita per il bene comune (fede, cooperazione, comunità)”, a cura di Ezio Zibetti, promossa dalla BCC Caravaggio e Cremasco con la Fondazione “Don Pidrì e Don Pierino”, per rendere omaggio a Riccardo Formento, già presidente della Cassa Rurale di Caravaggio e, fino alla scomparsa, presidente onorario della BCC Caravaggio e Cremasco.
La serata si è aperta con i saluti del sindaco Claudio Bolandrini, che ha ricordato Formento come «uomo di comunità, punto di riferimento e rappresentante autorevole». Il parroco, monsignor Giansante Fusar Imperatore, ne ha a sua volta sottolineato la «profonda testimonianza di fede» e la «sincera devozione alla Messa e all’Eucaristia» anche nella fragilità dell’età avanzata. È seguita la proiezione di una video-intervista realizzata circa dieci anni fa dal giornalista Giuseppe Lupi, in cui Formento ripercorreva con lucidità le origini della Cassa Rurale e i valori fondanti dell’istituto: un documento che ha commosso la platea, offrendo la possibilità di sentirlo ancora vicino, ascoltarne la voce, il pensiero e la testimonianza di fede e dedizione cooperativa.
Condotto in forma di talk-show dallo stesso Lupi, l’incontro ha dato voce a cinque relatori, ciascuno con un ricordo e un messaggio significativi. Il presidente della BCC Caravaggio e Cremasco, Giorgio Merigo, ha dichiarato: «Riccardo Formento è stato un grande testimone di tutto il mondo della cooperazione, contribuendo a costruirne lo sviluppo partendo da Caravaggio, alla Lombardia e fino al contesto nazionale. La sua vera eredità è la sua testimonianza di vita. Una testimonianza che non si è affermata solo nel mondo della cooperazione, perché la sua esperienza è stata variegata e poliedrica: non ha riguardato solo la banca, ma anche la comunità in cui è nato, dove si è formato e dove è germogliato il seme della solidarietà, della generosità e della cooperazione. Valori che ha saputo trasferire nell’ambito parrocchiale, nel comune e nella banca. Un punto cardine del suo pensiero si è richiamato all’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII, che ha ispirato il mondo del Credito Cooperativo fin dalle origini e a cui Formento ha sempre tenuto a fare riferimento. Nell’intervista rilasciata a Giuseppe Lupi, ricordava proprio la Rerum Novarum del 1891, che ha dato impulso alla nascita di molte casse rurali compresa quella di Caravaggio, fondata nel 1903. Formento ha ripreso e rilanciato quei valori, richiamandosi anche all’enciclica Centesimus Annus di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione del centenario della Rerum Novarum. Valori attualizzati dal Concilio Vaticano II e da encicliche come la Gaudium et Spes, la Populorum Progressio e la Caritas in Veritate, solo per citarne alcune. Formento si è sempre ispirato agli insegnamenti del Magistero sociale della Chiesa e li ha tradotti nella quotidianità, nel suo modo di agire, nella sua vita. Una vita che è stata davvero esemplare». Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle BCC, lo ha definito «una figura guida per il Credito Cooperativo lombardo».
E ha aggiunto: «Riccardo è stato per me un maestro silenzioso, un punto di riferimento fondamentale durante gli anni trascorsi insieme in Federazione. Riccardo Formento è stato un punto di riferimento non solo per la banca, ma per l’intero movimento del credito cooperativo. Posso affermarlo con convinzione, perché ebbi la fortuna di essere affiancato da lui nei primi anni della mia presidenza della Federazione Lombarda. In quell’epoca si stava vivendo un vero e proprio ricambio generazionale e, sebbene Riccardo appartenesse a una generazione più vicina ai nostri predecessori rispetto alla mia, fu al nostro fianco con grande disponibilità. Mise a disposizione del movimento la sua abilità, la sua esperienza, la sua sensibilità e soprattutto la sua umanità, contribuendo in modo determinante a favorire quel cambiamento. Un passaggio generazionale che si rivelò fondamentale e che permise al credito cooperativo di affrontare con solidità momenti impegnativi, come quelli del 1993, anno in cui nacque il Testo Unico Bancario – ancora oggi vigente – che segnò una vera svolta nel nostro percorso di crescita».
A sua volta, Massimo Tomasoni, presidente della Fondazione “Don Pidrì e Don Pierino”, ha ricordato la lungimiranza con cui Formento, in occasione del centenario della BCC di Caravaggio, volle avviare l’attività della Fondazione per dare continuità all’impegno sociale, educativo e culturale in sinergia con la BCC. Il curatore del volume, Ezio Zibetti, ha raccontato poi del lavoro corale nato nel 2022 per arrivare a concludere il libro nel 2025, anno centenario della nascita di Formento. Un’opera rivolta non all’esaltazione della persona, ma al racconto sincero di una vita spesa per la comunità, osservando come durante la ricerca ci si sia più volte «meravigliati per la vastità dell’impegno» di Formento. Il suo primogenito, Maurizio Formento, ha tracciato il profilo dell’«uomo del fare», sempre in movimento, concreto e disponibile, che «non ha mai lavorato per il proprio tornaconto, ma per la comunità». Ha auspicato che il libro susciti in chi legge il desiderio di mettersi al servizio del bene comune. Molto apprezzato, infine, il dialogo tra Merigo e Azzi, ricco di aneddoti e riflessioni che il conduttore ha fatto nascere e che ha restituito un ritratto autentico di Formento, unendo statura professionale e profondità umana. Nel corso della serata sono state proiettate anche interessanti foto commemorative che hanno ripercorso le principali tappe della sua vita personale, professionale e associativa. Il volume- frutto di un ampio lavoro di raccolta di documenti e memorie- intende quindi trasmettere i valori che Formento ha incarnato con coerenza: solidarietà, responsabilità, rispetto della persona, fede e impegno per una società più giusta e collaborativa. La conduzione di Giuseppe Lupi ha favorito un clima di condivisione e partecipazione autentiche.
Tra i presenti, numerosi esponenti delle istituzioni e del movimento cooperativo, tra i quali il nuovo rettore del Santuario di Caravaggio monsignor Massimo Calvi, i componenti del Consiglio di Amministrazione della BCC Caravaggio e Cremasco con il direttore Achille Ferri, il presidente della BCC Oglio e Serio Roberto Ottoboni, il consigliere della BCC Carate e Treviglio Stefano Carminati, Sergio Baia della capogruppo Iccrea e i componenti del CdA dell’allora BCC di Caravaggio guidata da Formento.
Una bella ed emozionante serata che si è conclusa con la distribuzione del libro.