‘Finalmente a Cremona si è parlato di trasporto ferroviario come si dovrebbe sempre fare per poter affrontare e risolvere tutte le questioni che riguardano i nostri territori’ dichiara il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, a seguito dell’incontro che si è svolto nella sede della Provincia di Cremona tra le istituzioni locali, l’assessorato ai Trasporti della Regione Lombardia, Trenord, Rfi e i comitati pendolari. ‘Un incontro molto importante da cui abbiamo tratto qualche conferma positiva e qualche criticità – esordisce Piloni – è sicuramente ottima la notizia dell’arrivo di nuovi treni, nella seconda metà del 2022, sulla Cremona-Treviglio, Parma-Brescia e Cremona-Brescia. Sarà nostra cura monitorare la tempistica, soprattutto per quanto riguarda la Parma-Brescia che è una delle linee peggiori, anche a livello nazionale, e sulla quale non possiamo più permettere che viaggino treni diesel. Positivo anche l’impegno di Rfi, per il 2022, relativo agli studi di fattibilità del raddoppio della Cremona-Olmeneta e del programma di elettrificazione della Parma-Brescia’.
‘Due le note che rimangono critiche – sottolinea il consigliere dem – una riguarda la linea Mantova-Cremona-Codogno, dove, se è vero che prosegue il percorso per il raddoppio ferroviario, non sono previsti però nuovi treni, nonostante anche qui i disagi causati dall’obsolescenza dei convogli siano all’ordine del giorno: anche oggi, per esempio, è stato cancellato il 14,26 diretto a Codogno. Anche su questa linea servono treni nuovi’.
‘L’altra nota dolente che andrebbe affrontata una volta per tutte, riguarda i passaggi a livello che nella nostra provincia sono ancora troppi, più di 60 solo sulla Cremona-Treviglio– conclude Piloni -. Serve un piano specifico di abbattimento e servono certezze economiche. Oggi Rfi garantisce 670mila euro per la realizzazione di sottopassi, ma ci vogliono molte più risorse che sicuramente i nostri comuni non sono in grado di trovare, è indispensabile l’intervento di Regione e Governo’.
Una risposta
Vorrei aggiungere l’irrisolto enigma della Freccia della Versilia, pagata dalla .Regione in assenza di servizio.