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Smog, a Cremona si muore. Degli Angeli: ‘Via il sindaco’

14 Gennaio 2022

La Lombardia soffoca e a Cremona il più alto tasso di morti premature per PM 2,5. Degli Angeli (M5s
Lombardia): ‘Istituzioni dormienti. Si preferiscono passerelle e convegni ad azioni concrete per la
salvaguardia dei cittadini’.
‘Mentre la Lombardia soffoca e Cremona si conferma la seconda città d’Europa più inquinata, nella
città del Torrazzo, 468 cittadini sono deceduti a causa dell’alto livello di PM 2.5 nell’atmosfera durante il
2019. Quattro volte il dato delle provincie di Brescia, Mantova e Padova che hanno invece registrato 123 decessi ogni 100mila abitanti (fonte Openpolis, elaborata su dati dell’EEA – European Environment
Agency)’. A spiegarlo è Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, il quale ha poi precisato come questi numeri tornino a confermare la grave situazione di rischio ambientale e sanitario in cui versa  tutta la pianura Padana’. ‘Cremona è davanti ad una situazione insostenibile. Mi rivolgo al sindaco Gianluca Galimberti che è l’autorità Sanitaria locale: si faccia garante dell’art. 32 della legge 833/78. La salute dei Cremonesi è a rischio. Faccia aprire indagini a 360 gradi, chieda strumentazioni e programmi di monitoraggio aggiornati alle istituzioni e alle agenzie di controllo come Arpa e Ats. Nel caso non sia in grado o non voglia farlo, si dimetta subito. Cremona è ormai alla deriva ambientale e sanitaria. Basta! Ci dica perché siamo ridotti così e cosa intende fare. Le istituzioni ad ogni livello hanno finora dormito. Trovo poi preoccupante il fatto che Regione Lombardia sia rimasta alla finestra, mentre l’Ats Valpadana da anni annuncia che lo studio epidemiologico verrà fatto l’anno prossimo. Non è più possibile procrastinare, vanno al contrario trovate delle soluzioni immediate a tutela dei cittadini cremonesi e lombardi. In Regione ho portato decine di atti e segnalazioni
in questi anni. Tutto è rimasto inascoltato e non ho mai avuto supporto in queste azioni né da parte del sindaco né da parte della Provincia.’
In tal senso il consigliere Degli Angeli ha poi specificato come ‘ho proposto studi ad hoc, monitoraggi
straordinari delle aree maggiormente stressate, mentre il silenzio di Arpa, Ats, Regione, sindaco e Provincia è stato disarmante. Sempre uno scaricabarile. L’unico atto concreto – spiega Degli Angeli – è stato quello di illuminare di verde il Torrazzo e rinnovare la convenzione con l’inceneritore’. Aggiunge Degli Angeli: :Il Comune di Cremona non ha mai agito in modo risoluto, ha sempre solo annunciato e mai controllato che venissero rispettati i tempi del completamento dello studio epidemiologico, nella cui componente sanitaria è da anni che si evidenzia un incremento delle ospedalizzazioni a causa di
patologie respiratorie pari al +14% nel capoluogo e un +33 % nei Comuni limitrofi. Ancora, ha
evidenziato un’incidenza più elevata del tumore dei polmoni pari al 7 % nonché una mortalità per il
tumore del polmone pari al 17 %. Come se non bastasse Cremona registra un eccesso di casi leucemici pari al 23%. Un dato già spaventoso di per sé che incrementa a dismisura nei Comuni limitrofi al capoluogo raggiungendo un tasso di incremento pari all’81%. Allo stesso tempo ha ignorato l’appello di riapertura dello studio epidemiologico Tamoil. Lo stesso dicasi del ruolo passivo della Provincia di Cremona, che, nelle conferenze di servizi non considera l’impatto cumulativo delle nuove
autorizzazioni’. Sulla base dei dati, Degli Angeli specifica poi come sia al contempo fondamentale, al fine di meglio comprendere gli effetti degli agenti inquinanti, disporre di un Registro delle Malformazioni Congenite in grado di fornire importanti informazioni sulla salute e sulle nascite. Purtroppo, al contrario, Ats sta di fatto dissipando tutto questo know how’. Dati alla mano, nel solo distretto di Crema, stando ai dati forniti da Ats Valpadana lo scorso giugno 2021 e
facenti riferimento al periodo 2015-19, ci sono stati 720 casi di aborti spontanei, 27 casi di nati morti, 474
casi di nati piccoli e 434 casi di nati pretermine.

Conclude il consigliere: :Dopo anni che cerchiamo di dare una sveglia a quelle istituzioni che dovrebbero
monitorare la salute dei cittadini, ci troviamo ancora con dati inaccettabili e gravissimi. In tutto questo vasto vaso di Pandora. L’inceneritore sarà attivo fino almeno fino al 2029, che tuttavia, considerato il business, temo non chiuderà mai. Inoltre si aggiungono l’area Tamoil, la quale è ancora contaminata. La pressione ambientale nella zona di Cavatigozzi che è altissima. E come ultima, ma non meno importante, è
poi arrivata l’auto denuncia della Vernisol giusto pochi giorni. Il quadro è disarmante’.

 

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