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La scuola media Virgilio ricorda le vittime di mafia

22 Marzo 2022

L’Istituto comprensivo Cremona Due entra nella rete CPL, Comitato per la promozione della legalità, fin dal suo costituirsi, nel 2014. Sono state tante le iniziative a cui, da allora la scuola media Virgilio ha partecipato, molte in collaborazione con Libera. Due anni fa per il 21 marzo avevo in tasca il biglietto aereo per Palermo, dove si sarebbe dovuta tenere una grande manifestazione in ricordo delle vittime innocenti di mafia, la venticinquesima. Poi un evento imprevedibile e sconvolgente ha costretto tutti in casa, le piazze affollate, gli incontri, gli abbracci, le lacrime condivise sono improvvisamente diventati impossibili. Quest’anno in cortile Federico II la Gionata della memoria e dell’impegno si è celebrata alla presenza delle istituzioni, il Comune, Libera e la dirigente del Torriani, scuola capofila del CPL Cremona. Ma soprattutto c’erano loro, i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, con i loro striscioni, le biografie delle vittime su cui hanno studiato stese con le mollette, un bucato speciale testimone di tanto impegno e la loro composta presenza. In piazza c’era anche la classe 1 D, con la quale da qualche mese ci siamo preparati leggendo un libro, La classe dei banchi vuoti di don Ciotti, il fondatore di Libera. Lo abbiamo letto, analizzato, commentato, poi ne sono nate idee. I bambini uccisi dalla mafia sono diventati tra le mani dei miei ragazzi i protagonisti di una sceneggiatura per un cortometraggio, le loro passioni rappresentate e stigmatizzate in oggetti simbolici. Ad accompagnarci un collega entusiasta, con cui da questa estate era nata la volontà di realizzare il video e la mano sapiente di un videomaker: gli alunni hanno così imparato ad utilizzare tecniche di ripresa, a saper scegliere tra uno smartphone e un tablet per girare una scena, a fare primi piani, a doppiare le scene, ma soprattutto a vincere la loro timidezza, a mettersi in gioco. Si sono così raggiunti tanti traguardi, acquisite conoscenze e sviluppate nuove competenze.

Ne è nato un video, il loro primo contributo in questo percorso triennale di contrasto all’illegalità, di conoscenza delle mafie, di cittadinanza attiva. Lavorare con loro è il senso del mio lavoro: la scuola sono i corridoi e le scale, la campanella e le cartine appese alle pareti, ma sono soprattutto i loro occhi stupiti, il panino mangiato di corsa prima di metterci al lavoro oltre l’orario scolastico, sono quei banchi vuoti da riempire con il loro consapevole entusiasmo.

 

Alessandra Fiori

 

 

 

Una risposta

  1. Una bellissima iniziativa, mi fa piacere aver partecipato all’evento avendo anche l’onore di leggere il nome di cinque vittime innocenti di mafia dell’anno 2000. Grazie prof!

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