In concomitanza con l’annuncio della costruzione di un nuovo ospedale, i sindacati dei medici ospedalieri e del personale infermieristico chiedevano lo scorso anno l’avvio del confronto sul progetto col direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale, alias ospedale maggiore di Cremona, Giuseppe Rossi. Non risulta che quell’incontro ci sia stato. Intanto si è aperto un nuovo fronte sindacale sulla riorganizzazione assistenziale interna. L’incontro c’è stato. Anzi no. I vertici aziendali, sostengono i sindacati, sono arrivati all’incontro con un ritardo tale da non consentire un confronto utile. Ne è scaturita una nota sindacale polemica e di chiusura col dg. Le organizzazioni dei lavori rompono col loro referente e chissà se e quando si aprirà il dialogo. Rossi si era già sottratto al confronto con la cittadinanza venerdì scorso all’incontro sull’Area Donna nella sala dei quadri.
Ecco il comunicato sindacale diffuso oggi.
‘Una storica citazione recita: ‘a pensar male del prossimo si fa peccato, ma si indovina. Mai parole furono più vere per descrivere l’ennesimo scempio che si è consumato all’incontro sindacale in programma il 22 marzo 2022. All’ordine del giorno dell’inaspettata convocazione, giunta in data 07/03/2022 da parte della Direzione della A.S.S.T. di Cremona, c’era la riorganizzazione interna del modello assistenziale in esito all’avvio, dal 1/4/2022, dell’appalto del servizio di supporto assistenziale per le UU.OO. di Medicina Generale dell’Azienda (sedi di Cremona ed Oglio Po. Dopo mesi di stato d’agitazione, proclamato conseguentemente alla scellerata e ampiamente contestata decisione da parte dell’Azienda di esternalizzare (privatizzare) il servizio O.S.S. di due reparti pilastro dell’ospedale, con senso di responsabilità le Organizzazioni Sindacali del comparto hanno deciso di presenziare all’appuntamento, fissato dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Nonostante questa Amministrazione abbia più volte dimostrato di agire in sfregio al corretto esercizio delle relazioni sindacali e di essere scarsamente propensa al dialogo, nonché al confronto serio e costruttivo con le parti sociali, eravamo fiduciosi che si potessero creare, finalmente, le condizioni per assumersi degli impegni reciproci proficui e riprendere quindi le trattative. Purtroppo abbiamo avuto l’ennesima conferma che al peggio non c’è mai fine e che la Direzione della A.S.S.T. di Cremona sta continuando a mancare di rispetto, in modo assolutamente deplorevole, non solo alle Organizzazioni Sindacali, ma soprattutto alle lavoratrici, ai lavoratori ed anche alla cittadinanza. La delegazione trattante si è presentata all’incontro non solo in ritardo, ma dichiarando in premessa che i tempi per affrontare le numerose tematiche sul tavolo erano contingentati e limitati (a causa di altri impegni, probabilmente ritenuti più importanti…) facendo intendere, di fatto, che non ci sarebbe stato alcun tipo di confronto, ma solo una (lapidaria) comunicazione formale. Ritenuto totalmente inaccettabile questo comportamento oltraggioso e ingrato, le Organizzazioni Sindacali presenti, unitamente alla R.S.U. Aziendale, hanno deciso di lasciare l’Aula Magna in segno di protesta. Rimane in essere lo stato d’agitazione (congelamento delle relazioni sindacali) e proseguiranno i presidi di mobilitazione, oltre ad ogni iniziativa utile per difendere la sanità pubblica e rivendicare diritti, giustizia, ma soprattutto considerazione e dignità’.