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Addio a Mario Oradini, un signore prestato alla politica

28 Aprile 2022

Era un gentiluomo Mario Oradini e la signorilità lo ha distinto nei lunghi anni della militanza politica da giovane e negli incarichi istituzionali che in seguito ha ricoperto. Se n’è andato a 82 anni. Le sue precarie condizioni di salute si erano di recente aggravate, sino al decesso. Il funerale sarà celebrato sabato alle 11,30 nella chiesa di San Pietro. Lascia la moglie Paola Murador, i figli Eliana e Paolo e due nipoti. Di Oradini politico si ricordano soprattutto i cinque anni trascorsi al fianco del sindaco rieletto al secondo mandato Renzo Zaffanella, quale suo vice, tra il 1985 e il 1990 nella giunta pentapartito composta da democristiani, socialisti, repubblicani e liberali. La sua naturale propensione alla mediazione risultò fondamentale per stemperare le tensioni soprattutto tra socialisti e democristiani e per arginare uno Zaffanella vulcanico. La capacità di lavorare lontano dai riflettori senza alcuna smania di protagonismo, senza impuntature,  contribuì a garantire stabilità a quell’Amministrazione.  Quel ruolo prezioso gli permise di continuare l’attività politica a livello istituzionale in Provincia, quale assessore alla Cultura sotto la presidenza di Gian Carlo Corada. L’incarico gli era particolarmente congeniale considerati i suoi interessi: Oradini era un appassionato e competente filatelico – è stato presidente del Gruppo Filatelico Cremonese – con vasti interessi storici e in altri campi. Contribuì al successo delle grandi mostre promosse in quegli anni dall’Amministrazione provinciale. Si impegnò anche nel Rotary, il Club Cremona Po prima e il Monteverdi che poi fondò, E’ stato anche governatore del Distretto 2050..

 

 

 

 

 

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