Lunedì 9 maggio alle 16 presso la Società Filodrammatica Cremonese, nell’ambito dell’anno accademico 2021-2022 dell’Università della Terza Età e del Tempo Libero ‘Luigi Grande’ di Cremona, il geometra Giorgio Mantovani terrà una lezione-conferenza sul tema ‘L’armonia tra il lavoro e il suo ambiente’. Tutti i progetti che verranno presentati sono stati disegnati prima dell’uso di AutoCad.
Riportiamo un’intervista a Mantovani fatta da Pierangelo Negri e pubblicata dal giornale La Provincia il 28 marzo 1992.
‘Finita l’epoca in cui il negozio era trascurato, dimenticato, chiamato esclusivamente ad assolvere, senza gusto del bello, né funzionalità, al suo compito commerciale, oggi stiamo assistendo ad un notevole risveglio di interesse verso le tematiche legate alla disposizione razionale e piacevole dei suoi elementi d’arredo. A questo proposito abbiamo rivolto qualche domanda ad un professionista molto noto a Cremona.
Come mai un progettista da tempo impegnato nella ricerca architettonica e nel recupero parallelamente a queste attività coltiva con costanza l’interesse per l’arredamento d’interni?
Lavorare in un piccolo spazio è spesso più difficile che gestire grandi volumi: rendere interessanti pochi metri cubi richiede creatività e nel contempo criterio e senso della misura. Arredare è una sfida assai allettante per un progettista, una ricerca continua e stimolante. È inoltre un ottimo training per migliorare il gusto, affinarlo e mantenere viva la sensibilità alla bellezza di una linea, di un particolare che il progettista deve avere. Sono doti queste che indubbiamente in chi progetta architetture d‘interni vengono messe a nudo.
Quali sono i criteri che lei segue nell’arredare e nella scelta dei materiali?
La semplicità estrema è il traguardo che mi prefiggo, ma una semplicità che non scada in banalità, non priva quindi di complessità e ricchezza, Progettare con ironia ed essenzialità è un po’ il mio intento. Inoltre il fatto che abbia già arredato locali da più di vent’anni e che questi continuino a riscuotere consensi nonostante le innovazioni apportate mi fa capire come in fondo l’importante in questo mestiere è mettersi sempre in discussione, non cadere nei soliti clichés esplorando il passato per realizzare il futuro.
Di solito quali materiali usa?
Per quanto riguarda i materiali direi che oggi non c’è che l’imbarazzo della scelta; l’importante è previlegiare i materiali nella loro concretezza. È il materiale in sé ad essere protagonista, si pensi ai marmi, ai legni, ai metalli, al vetro.
Secondo lei che ruolo ha l’arredamento dei negozi nell’immagine di una città?
Le vetrine, gli interni dei negozi -dal bar alla boutique alla profumeria, eccetera, sono sicuramente lo specchio non soltanto del gusto di chi li progetta ma di chi li gestisce, e che quindi vuole lanciare un ben preciso messaggio al cittadino e al turista. L’arredamento è quindi l’espressione di come si vuole apparire e in fondo anche di come si è.’