Assegnata a Marta Viola la borsa di studio intitolata all’avvocato Giuseppe Brotto, dell’importo di 1.30o euro, riservata al miglior studente diplomatosi al liceo classico “D. Manin” di Cremona con le più alte votazioni in greco durante il triennio di frequenza del corso per l’anno scolastico 2021-22.
La cerimonia si è tenuta questa mattina nella sala della Consulta di palazzo comunale presenti l’assessore all’Istruzione Maura Ruggeri, la professoressa Chiara Ghezzi, in rappresentanza del liceo classico “D. Manin”, Maria Teresa Gusperti, istitutrice del premio, e Maria Germanà Ballarino, componente della commissione esaminatrice.
Marta Viola, che per l’occasione era accompagnata dai genitori, residente a San Giovanni in Croce, dopo il diploma ha scelto di frequentare Ingegneria matematica al Politecnico di Milano dove, sono sue parole, l’approccio metodologico e formativo di impostazione classica le è di aiuto nell’affrontare il suo percorso di studi.
Complimentandosi con la ragazza premiata per il talento, la passione e l’impegno dimostrati, e anche con gli insegnanti del liceo Manin per la formazione dei loro studenti, l’assessore Maura Ruggeri, ricordata la figura dell’avvocato Brotto, ha sottolineato l’importanza di questo significativo riconoscimento.
Maria Giovanna Germanà Ballarino ha donato alla ragazza una pubblicazione realizzata per fare conoscere ai destinatari della borsa di studio la personalità dell’avvocato Giuseppe Brotto, uomo di legge e di cultura, ma anche persona di grande spessore umano, che si è prodigato in molte attività che gli venivano suggerite dalla sua natura poliedrica e vivace. Tale pubblicazione è stata curata proprio da Maria Teresa Gusperti e Maria Germanà Ballarino che hanno attinto anche ai documenti personali dell’avvocato Brotto, scomparso il 10 gennaio 2006.
Il 12 febbraio 2007 il Consiglio comunale ha approvato, per volontà di Maria Teresa Gusperti, istitutrice del premio, il regolamento per l’assegnazione della borsa di studio intitolata alla memoria dell’avvocato Giuseppe Brotto, già giudice conciliatore del Comune di Cremona ed esimio cultore della lingua greca assimilata e perfezionata durante il periodo bellico quando venne obbligato ad insegnare l’italiano al popolo greco.
Giuseppe Brotto ha promosso anche l’assiduo rapporto tra le città di Cremona e Zante, capoluogo dell’omonima isola, a perenne ricordo del poeta Dionisio Solomòs (1798 – 1859), autore dell’Inno alla libertà, che è poi diventato l’inno nazionale ellenico. Dionisio Solomòs, nato nell’isola di Zante, ebbe come ebbe come primo maestro l’esule abate Santo Rossi di Cremona, dal quale fu accompagnato in Italia: qui compì i suoi studi a Venezia, a Cremona ed infine a Pavia dove studiò giurisprudenza. Anche dopo il ritorno in patria (1828) conservò sempre nei suoi affetti e nei suoi canti un culto vivissimo per l’Italia “terra della sapienza e della cortesia”.