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A2a cede reti gas cremonesi, M5s: ‘Non contiamo niente’

6 Dicembre 2021

Degli Angeli (M5s): ‘Per A2A i territori di Lgh (Crema e Cremona) sono ‘non core’. Tradotto, non contano niente! A2a decide, la nostra provincia subisce. In vendita le reti gas. Dopo la batosta di Anac, e il pressing della Corte dei conti e della Guardia di finanza, che ormai solo gli ‘ultimi romantici’ non si aspettavano, ora arriva direttamente quella di A2A nei confronti dei territori di Lgh’. Queste le dichiarazioni del consigliere regionale Marco Degli Angeli, in commento alle notizie di avvio delle procedure di cessione da parte di A2A delle reti gas della provincia di
Cremona. Aggiunge il consigliere: ‘Come abbiamo appreso da alcuni articoli di quotidiani di settore, le reti gas del territorio Lgh, quindi le province di Cremona, Lodi e Pavia, sono state definite ‘non core’ e pertanto saranno vendute. Capiamo che l’utilizzo di un inglesismo del linguaggio dei manager possa disorientare o illudere la classe politica locale, quindi meglio togliere ogni fraintendimento: A2A sta sbattendo in faccia ai nostri territori la dura realtà. Il territorio cremasco e cremonese, nelle strategie di sviluppo di A2A non sono centrali, bensì residuali’. A2A venderà in area Lgh (gli offerenti Ascopiave, ACEA, Iren o Italgas), mentre ovviamente non venderà le reti di Brescia e Milano. ‘Da noi – sottolinea Degli Angeli – la multiutility preferisce vendere e incassare e, se ‘investirà’, lo farà verosimilmente in linea con il piano energetico presentato qualche mese fa, ovvero puntando
su inceneritori (altro che dismissione…) e biogas, per la gioia di tutti i cittadini’. Per Degli Angeli, a questo punto, forse ‘sarebbe stato meglio mettere tutto a gara con evidenza pubblica 6 anni fa, allargando la partecipazione anche a questi soggetti più piccoli e flessibili di A2A, con cui la nostra provincia avrebbe potuto dire ancora la sua e magari strappare condizioni migliori, invece che farsi assorbire da Milano e Brescia che ci trattano come periferia del regno’. Conclude Degli Angeli: ‘In pratica A2A comanda, decide e il territorio subisce scelte di chi ragiona (legittimamente per una Spa) solo per obiettivi di ritorno economico. Ecco il risultato di aver perso il controllo pubblico e averlo ceduto, nascondendosi dietro il termine ‘alleanza strategica. Come previsto, i nostri sindaci, amministratori, consigli comunali eletti e i cittadini, in questo assetto di partnership (come la chiamano gli esperti), non contano niente. Subiscono. Punto. Ci domandiamo ora se i registi dell’operazione bocciata sonoramente da Anac avranno un minimo sussulto di fronte a questo fatto o verrà digerito, ringraziando pure per l’umiliazione’.

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