Che cosa succederà a Cremona con Aem e a Crema con Scrp, società confluite nella multiutility Lgh dopo che il Consiglio di Stato ha bocciato la fusione tra A2A e Aeb, ex municipalizzata di Seregno? L’operazione da 450 milioni di euro è stata bocciata perché la scelta del Comune brianzolo di non adottare la procedura di evidenza pubblica è ritenuta illegittima. Dubbi in tal senso erano sorti anche in occasione alle analoghe fusioni ratificate a Cremona e a Crema. Altrettanto dicasi per Lodi e Pavia le cui aziende di servizi facevano capo a Lgh e gestiscono come Aem e Scrp l’erogazione dell’energia elettrica, del gas e lo smaltimento dei rifiuti, anch’esse confluite in A2A, società quotata in borsa.
Il Movimento 5 stelle canta vittoria perché si era battuto contro la fusione per incorporazione di Lgh in A2A e attacca ‘i vecchi partiti che gestiscono le aziende pubbliche come bene proprio e non collettivo’.
‘Alla luce di questi fatti – recita un articolo pubblicato sul sito del M5s cremasco – risulta ancora più scandaloso il voto in consiglio comunale a Crema e a Cremona dello scorso giugno, che ha avallato senza batter ciglio l’operazione in salsa cremasca e portato nuovamente alla ribalta la vergognosa svendita di strutture e processi di valore del nostro territorio, gioielli che sarebbero senz’altro cresciuti, se presieduti maggiormente, con una gestione oculata, alternativa alla cessione cieca e maldestra del pacchetto di maggioranza, comprensivo di autonomia e di strategia. Chi risponderà di questi errori?’.
Nell’articolo in questione si ricorda come nel 2015 si avviava il percorso di fusione tra Lgh ed A2A, con la cessione del 51% delle azioni di Lgh ad A2A. Il 26 febbraio 2016 il M5S presentava un esposto all’Anac, Agenzia nazionale anti corruzione, per verificare la corretta procedura: i dubbi si rifacevano ad una presunta violazione delle norme di concorrenza e pubblicità nella vendita delle quote della società pubblica Lgh ad A2A. ‘Il cda di Scrp, come pure il collegio sindacale che ha sempre ostentato sicurezza – si legge nel sito grillino – aveva accantonato 695.000 euro per eventuali contenziosi sulla procedura seguita alla fusione tra A2A e Lgh, ad oggi utilizzati in minima parte e ancora accantonati’.
Infine il Movimento 5 stelle contesta ‘le modalità di gestione delle partecipate, la svendita del patrimonio pubblico’ e afferma che ‘la mancanza di progetti ad ampio respiro dimostrano come la politica della nostra provincia sia senza una guida solida e che, con procedure non corrette, ha consegnato il nostro futuro in mano ad aziende private, a discapito della competitività del nostro territorio’.