Nella seduta del Consiglio Regionale di martedì 12 marzo è stata esaminata la mozione sull’accesso delle persone con disabilità alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate della Lombardia. Nel 2023 era stata sottoposta al Difensore regionale una contestazione sulle priorità di accesso dei pazienti disabili agli sportelli CUP dell’ASST Ovest Milanese
Considerando che la condizione delle persone con disabilità è riconosciuta e tutelata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili (2006) e ratificata dall’Italia nel marzo del 2009 e dal Consiglio Europeo nel novembre dello stesso anno, e che la legislazione regionale prevede già la tutela delle persone disabili in questi specifici casi, Fratelli d’Italia ha rilevato che il progetto DAMA (Disabled advanced medical assistance) assume in questo contesto una valenza ancor maggiore, soprattutto alla luce delle ripetute prese di posizione delle istituzioni internazionali sul diritto alla salute e all’accesso alle cure delle persone con disabilità.
“Dobbiamo ricordare tutti che la disabilità è da interpretare sulla base di un modello bio-psico-sociale (ufficializzato nell’International Classification of Functioning, Disability and Health (-CF- nel 2001 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) che non tiene conto esclusivamente dello stato di salute della persona, ma anche delle interazioni con l’ambiente e in particolare delle dinamiche familiari, che emergono come momento importante dell’intervento del DAMA”, dichiara il consigliere di Fdi, Marcello Ventura.
“Pertanto, come recita l’emendamento proposto da FDI, è necessario orientarsi alla presa in carico della persona con disabilità psichica, intellettiva e motoria creando percorsi sanitari e sociosanitari al domicilio del paziente come già ben consolidato, ad esempio, presso l’ASST Rhodense e assicurando il principio della casa come primo luogo di cura come previsto dal DM 77/2022. La presenza di sportelli dedicati può essere un modo per la regione di adempiere ai requisiti normativi relativi all’accessibilità e ai diritti delle persone con disabilità, garantendo anche il rispetto delle leggi nazionali e internazionali in materia di diritti umani. L’accesso prioritario ai servizi ospedalieri per le persone con disabilità o con forme di fragilità, evidenziati da persone in età senile, non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di responsabilità pubblica. Dobbiamo agire ora per garantire che nessuno venga lasciato indietro nel nostro sistema sanitario regionale. La proposta concreta presentata nella forma emendativa è un’azione che potremmo intraprendere per migliorare l’accessibilità ai servizi ospedalieri per i portatori di disabilità e per coloro, per le personali fragilità, hanno necessità di ottenere delle facilitazioni per l’accesso alla diagnosi, prevenzione e cura di prestazioni ospedaliere”, conclude Ventura.
La mozione, approvata col voto di Fdi, ha così impegnato il Presidente della Regione e l’Assessore competente ad avviare una ricognizione volta a verificare le procedure applicate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate al fine di garantire l’accesso prioritario e con pari dignità ai servizi e alle cure ai pazienti con disabilità.
Una risposta
Interesse anche ai loro soldi e a quelli delle loro famiglie. Se fosse vero non costerebbe 2500 euro al mese il ricovero a Sospiro di un disabile giovane. A farsi un mese al mare costa meno, a potere.E ovviamente a carico del disabile e famiglia perché le sue piccole indennità non costano granché. Ah ma c’è il personale da pagare. Manco dovessero subire chissà quali trattamenti. Volete essere credibili? Dimezzate la retta.