Il coordinamento Stati generali Clima, Ambiente, Salute ha organizzato una conferenza stampa. Questo è il primo di una serie di momenti pubblici che dedicheremo allo sviluppo economico, infrastrutturale, energetico e industriale del nostro territorio e all’impatto che ricade su ambiente e salute, tanto più rilevante di fronte alle conseguenze causate dalla pandemia da covid 19. In una prospettiva rigorosamente fedele ai principi costituzionali e coerente con i nuovi paradigmi che ci vengono suggeriti da una transizione ecologica giusta e sostenibile.
Per questo, come stati generali clima, ambiente, salute abbiamo costituito un osservatorio indipendente sulla transizione con esperti e scienziati a livello nazionale, Osservatorio che rafforzeremo perché crediamo sia importante l’apporto di analisi e valutazioni terze e indipendenti in una realtà cremonese e provinciale troppo conformista, troppo chiusa a difendere sempre e comunque interessi consolidati.
‘Interessi consolidati’ è la definizione usata dal presidente del Consiglio Draghi.
Da mesi con periodiche riunioni online stiamo lavorando come associazioni su più fronti, attenti agli obiettivi internazionali della lotta ai cambiamenti climatici, sensibili alla salvaguardia degli ecosistemi, alle nuove correnti di pensiero economico e sociale, sia laiche che cattoliche. Basti pensare all’Economia di Francesco e alle due encicliche Laudato Sì per l’ecologia integrale e ‘Fratelli tutti’ . Basti pensare alle ambizioni del Green Deal Europeo, all’impegno di ASviS per la sostenibilità, all’amore per la terra di Carlin Petrini, alle proposte del Forum Disuguaglianze e Diversità diretto dall’economista Fabrizio Barca.
Una proposta in particolare vorremmo riprendere: quella di costituire un ‘Consiglio del lavoro e della cittadinanza’ per conciliare qualità del lavoro e qualità dell’ambiente, creando una struttura di confronto e di collaborazione tra lavoratori dell’acciaieria Arvedi e cittadini abitanti nel quartiere 3 Cavatigozzi.
Intendiamo poi nell’ambito della conferenza sul futuro dell’Europa organizzare a Cremona entro un anno un convegno su acciaio e ambiente. Naturalmente coinvolgendo a livello nazionale Cgil, Cisl e Uil, e imprese d’avanguardia in Italia e in Europa. E’ ovvio che la direzione del gruppo Arvedi verrà invitata, come i rappresentanti delle RSU, anche perché stiamo seguendo da tempo come si stanno realizzando gli accordi stipulati l’anno scorso con il ministro Costa per quanto riguarda Trieste e la riorganizzazione dell’area portuale con la consulenza di Amburgo.
Il nostro obiettivo: giustizia sociale e giustizia ambientale! Vogliamo ricordare a noi stessi e a tutti la grande lezione di Pier Carniti sul valore dell’autonomia quando guidava i metalmeccanici italiani insieme a Giorgio Benvenuto e Bruno Trentin. Importante attualizzare il riconoscimento del ruolo fondamentale del mondo del lavoro nella trasformazione del nostro Paese, da Cofferati a Camusso, a Landini, anche in tempo di globalizzazione.
C’è chi vuole affrontare la questione del rapporto tra lavoro e ambiente in una sorta di scontro tra Netanyahu e Hamas . Noi associazioni non siamo né Netanyahu né Hamas. La logica del ricatto reciproco rende prigionieri tutti, non libera nessuno. L’ambiente dovrebbe essere il terreno principale su cui si costruisce l’inclusione e la coesione sociale, l’uguaglianza dei diritti, l’attenzione alle periferie, perché non siano periferie sacrificate nei loro diritti di abitare e vivere in pace, di essere ascoltate e protette. Questo è il nuovo umanesimo dei costruttori di pace, come don Primo Mazzolari e Alex Langer.
Come cittadini e come associazioni ambientaliste non solo chiediamo, ma pretendiamo verità, una verità non di parte, non di comodo, ma verificata e certificata nella trasparenza e nella legalità. Non c’è solo l’indagine epidemiologica da completare con le adeguate competenze. Ci sono molte questioni aperte che i nostri relatori oggi approfondiscono sotto diversi aspetti. Per quanto ci riguarda, rivendichiamo per noi stessi condizioni di libertà, indipendenza, responsabilità che non so quanti possano vantare tra chi si sente infastidito dalla nostra autonomia e partecipazione critica alla vita della comunità cremonese. Con tutti i nostri limiti umani, siamo liberi, autonomi, indipendenti, non collaterali né subalterni a nessuno: sia potere economico, gruppo politico o mediatico.
Non siamo al traino di nessun giornale, si chiami Fatto Quotidiano o altro. Non possediamo nessun giornale e nessuna Tv. Non riceviamo finanziamenti o stipendio o promozioni da nessuno! Siamo responsabili di quello che diciamo, proponiamo, operiamo, come volontariato e come cittadini che credono nella democrazia come bene comune e che la democrazia non appartenga a chi ha più mezzi per condizionarla o addirittura limitarla.
I nostri obiettivi sono i valori e i principi della nostra Costituzione: libertà, lavoro, salute, ambiente, giustizia sociale, etica pubblica, legalità, solidarietà. E questo faremo sapere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella!
Marco Pezzoni
coordinamento Stati generali clima, salute, ambiente