A 89 anni, ha raggiunto, in cielo, la sua amata Ginetta il carissimo Mario Bettini, per quel che mi riguarda un autentico…maestro, per la limpida testimonianza che ha reso nel servizio politico-amministrativo alla città e al territorio. Sotto le insegne della Democrazia Cristiana è stato a lungo consigliere comunale e assessore. Con il ritorno al governo di Crema della DC – dopo la parentesi all’opposizione della giunta di sinistra – gli fu affidato l’incarico di assessore all’Urbanistica: fu lui a ricordare il ruolo essenziale che la DC e Camillo Lucchi seppero esercitare nel coadiuvare l’assessore Aiello, pur da posizioni di minoranza, rispetto alla partita del nuovo Piano Regolatore Generale.
Il mio primo incontro con lui avvenne in parrocchia, a Castelnuovo: don Ennio lo volle come relatore-testimone per un incontro formativo sul tema dell’impegno socio-politico. Mario, uomo mite, equilibrato, ‘radicalmente’ onesto, cattolico a tutto tondo, era particolarmente adatto e rendere una testimonianza credibile. Democristiano convinto, amico sincero di Camillo Lucchi – che, con commozione, ha brevemente ricordato, di recente, in occasione della presentazione del lavoro monografico di Simone Riboldi sulla figura del medico democristiano a lungo capo gruppo e segretario della DC di Crema, poi consigliere regionale – fu amico e qualificato collaboratore appunto di Lucchi, di Giacomo Cabrini, di Archimede Cattaneo, di Filippo Rota, di Albino Zucca, di Giambattista Nichetti, di Graziano Valcarenghi, di Gianni Rossoni; come loro, in seno alla DC, prima sulle posizioni di Amintore Fanfani, poi in linea con Arnaldo Forlani, sempre moderati, sempre al centro, anti comunisti ma anche antifascisti: “avevamo respirato l’anti fascismo in parrocchia”, ricorderà proprio Mario in una testimonianza resa – con Camillo Lucchi, Archimede Cattaneo, Filippo Rota e Giambattista Nichetti – al Centro di Ricerca e Documentazione ‘Alfredo Galmozzi’.
Sul piano personale, mi ha sempre onorato della sua amicizia e…’paternità’, negli anni in cui ci riunivamo a casa di Albino o di Camillo, ma anche in tempi più ravvicinati: non ha mai smesso, infatti, di essere osservatore attento e competente delle dinamiche politiche nazionali e locali, pur in uno scenario profondamente mutato rispetto agli anni del Suo lungo servizio al bene comune.
A Dio, Mario…