Aveva compiuto settant’anni il 5 maggio scorso e aveva festeggiato il compleanno con gli amici e le persone che gli volevano bene al Bertolotti di Crema, il campo della Pergolettese, la società che aveva portato di rercente alla salvezza nel sesto campionato disputato in Lega Pro, la vecchia serie C1. Seppur provato dalla malattia, aveva conservato tutto il suo smalto, l’empatia e la simpatia. Nulla lasciava presagire che in due settimane il tumore al pancreas che l’aveva aggredito alla fine dello scorso anno, avrebbe avuto il sopravvento. Invece ieri se n’è andato Cesare Fogliazza. La società gialloblù, dirigenti, tecnici, calciatori e tifosi, piangono la perdita del patron e direttore generale, ed è vicina alla moglie Anna. Dalle ore 16 di oggi si potrà rendere omaggio a Cesare alla sala del commiato San Paolo- La Cremasca, in via Capergnanica 3/B dove sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno domenica alle 16 nella chiesa Beata Vergine di Roggione di Pizzighettone, paese natale di Fogliazza. Ed è proprio qui che Fogliazza aveva dimostrato la sua capacità manageriale nell’ambito del calcio, portando la squadra del paese alla storica promozione in C1. Circondandosi di collaboratori seri e capaci e affidandosi a un valido allenatore, Marino Bracchi, al quale subentrò un giovane e talentuoso Roberto Venturato, era riuscito a creare una società solida e compatta e una squadra vincente.
La sua avventura nel mondo del calcio prosegui nel 2012, anno in cui rilevò la Pergolettese, storica squadra di Crema, assumendo la carica di dirigente, ma in realtà testa, anima e cuore gialloblù. Con l’occhio sempre attento al portafoglio, evitando di fare passi più lunghi della gamba, è riuscito a far quadrare i conti e a guadagnare la salvezza a differenza di società condannate alla retrocessione con bilanci dieci volte superiori.
Prima di approdare a Crema, spostando da Pizzighettone alla città seriana il titolo, Fogliazza è stato per un anno direttore generale della Cremonese, sfiorando la promozione in serie B.
Nel corso degli anni aveva conservato, comentandole, amicizie importanti, quali quella con Ariedo Braida, artefice del grande Milan, squadra della quale Cesare era tifosissimo. Questi rapporti gli permettevano di muoversi su una corsia preferenziale nei confronti della società rossonera e di beneficiare dei prestiti di calciatori di grande qualità, ma ancora acerbi. Amicizie importanti e fiuto nello scovare prormesse del pallone sono state determinanti nella ripartenza della Pergolettese, risorta dalle ceneri del fallimento.
Fogliazza è stato anche un valido imprenditore nel settore del commercio nel settore siderurgico. Persona comunicativa, generosa ed estroversa come pochi altri, tra i suoi molteplici interessi un posto a parte merita il golf, sport nel quale ha dimostrato le sue qualità.. E anche in quest’ambito lascia molti amici.