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Addio a Gian Paloschi, giornalista e scrittore

16 Gennaio 2024

Un gentiluomo d’altri tempi ci ha lasciato: il giornalista Gian Paloschi è spirato  a 89 anni alla Casa di cura San Camillo dove era stato ricoverato nei giorni scorsi per una serie di accertamenti. Le sue condizioni di salute non erano tali da far presagire la fine imminente nonostante l’età avanzata. La moglie e la figlia sono mancate tempo fa; al figlio Gerardo è stata trasmessa la passione per il giornalismo.

Gian è stato uno dei primi giornalisti che ho incontrato, conosciuto e apprezzato per la sua gentilezza e saggezza nel 1982, quando ho iniziato a collaborare con La Provincia. Era un signore, nel senso più autentico del termine. Cordiale, sorridente, ironico, scherzoso, disponibile verso tutti i colleghi, sapeva cogliere naturalmente l’aspetto lieve di ogni situazione. Aperto al confronto era rispettoso delle opinioni diverse dalla sua. Non alzava mai la voce e con una delle sue battute sferzanti smorzava potenziali controversie. Non guidava l’auto. Alla chiusura del giornale attorno alla mezzanotte spesso uscivamo insieme, l’accompagnavo a casa e mi attardavo con lui a conversare piacevolmente. Gian era responsabile del settore Interni ed Esteri. Lavorava sui dispacci d’agenzia e scriveva poco, purtroppo, perché era uomo di vasta cultura, profondo conoscitore della realtà locale che ha descritto sapientemente nei suoi scritti, quali “Cremonesi così” e “Colloqui cremonesi”.  All’epoca lo affiancavano nel lavoro in redazione Francesco Tartara, nominato direttore nel 1988, e Piergiorgio Frati. Luciano Dacquati, succeduto a Mauro Masone, firmava il giornale.

Quella di Paloschi per il giornalismo è stata una passione nata sui banchi di scuola, ai tempi della collaborazione col foglio studentesco ”L’Ulisse” e in seguito, chiamato dall’allora direttore Fiorino Soldi, col quotidiano locale. Prima dell’assunzione a La Provincia dov’è rimasto sino alla pensione, aveva lavorato all’Ufficio studi dell’Amministrazione provinciale.  Negli ultimi tre anni ha collaborato col giornale online CremonaSera.

Paloschi è stato anche un valente musicista: voce solista in diversi gruppi, tra cui ”I Vichinghi”, è stato anche un apprezzato batterista.

La camera ardente sarà aperta alla casa di cura San Camillo in via Mantova mercoledì 17;gennaio dalle 8.30 alle 18 e giovedì 18 dalle 8 alle 10. La salma sarà poi trasferita al polo della cremazione.

 

 

3 risposte

  1. Carissimo, ricordo anch’io con grande affetto Gian. Davvero una persona perbene, un collega esemplare e un amico sincero.
    Auro Bernardi

  2. Anch’io ricordo Gian per la comune passione per la musica anni 50 e 60. Grande professionista e persona squisita

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