Sconcerta vedere come, ancora una volta, il consigliere Alessandro Zagni ed i suoi colleghi del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia sfruttino alcuni avvenimenti, in particolare legati al tema sicurezza, per utilizzarli per le loro finalità politiche. Ribadiamo dunque alcuni punti che sono già stati presentati e discussi a lungo nello scorso Consiglio comunale del 9 ottobre. Innanzitutto ricordiamo che il tema sicurezza è uno dei compiti prioritari dello Stato, in capo dunque alle forze dell’ordine presenti sul territorio; la polizia municipale, in base alle norme vigenti, ha solo una funzione ausiliaria di pubblica sicurezza. Il prefetto, il questore, il comandante dei carabinieri Gerbo (da qualche settimana trasferito a Milano), in diverse occasioni, hanno ribadito che Cremona e provincia sono fondamentalmente sicure, in particolare se paragonate con altre città. Non è dunque l’Amministrazione comunale o i buonisti di sinistra che fanno affermazioni riguardanti la sicurezza a Cremona, ma sono i massimi rappresentanti dello Stato in città. Evidentemente i consiglieri di Fratelli d’Italia ritengono che prefetto e questore non abbiano sotto controllo la situazione della sicurezza a Cremona!
Occorre anche ricordare che la sicurezza assoluta non esiste. L’amministrazione Galimberti non ha mai né sottovalutato, né sminuito i temi relativi alla sicurezza in città, ma ha sempre lavorato in stretto contatto e collaborazione con la prefettura e la questura che hanno un ruolo di coordinamento delle forze dell’ordine. Occorre inoltre ricordare che in città sono presenti decine di postazioni di video sorveglianza, posizionate in zone strategiche per il controllo della città, che sono state spesso utili per individuare i responsabili di atti criminosi.
Negli ultimi mesi sono stati assunti 10 nuovi vigili urbani che vanno a integrare i pensionamenti, rafforzando in questo modo l’attività di presidio di molte zone della città. Da ricordare inoltre che la sicurezza si rafforza non solo con attività di controllo e repressione, come avviene regolarmente in città con azioni predisposte dalle forze dell’ordine, ma anche con attività di prevenzione ed inclusione effettuate dai servizi sociali e da associazioni e realtà del terzo settore.
Con riferimento poi ai dati sulla sicurezza, richiamati dai consiglieri di FdI, apparsi in alcune rilevazioni statistiche nazionali, che vedono Cremona peggiorare la propria posizione, occorre analizzare nel dettaglio i dati; si scoprirebbe così che un notevole peggioramento c’è stato in particolare sui reati informatici. Dunque l’attenzione ed il lavoro sinergico di tutti coloro che in città si occupano di sicurezza sono attivi e attenti ai bisogni dei cittadini, con l’obiettivo di migliorare costantemente la sicurezza reale e anche quella percepita dai cittadini.
Gruppo consiliare Fare Nuova la città-Cremona Attiva
Una risposta
Comunque come si fa a mandare in giro dei poliziotti con una Grande Punto che avrà almeno 15 anni e 300.000 kilometri….l’inefficienza va misurata in termini concreti