‘Se la Libera associazione agricoltori cremonesi sprona i suoi iscritti a non associarsi ad Anafij, anche noi facciamo le nostre valutazioni’. L’ha dichiarato Fortunato Trezzi, presidente dell’Associazione nazionale allevatori di razza frisona italiana e jersey. Questo concetto è stato ribadito nel corso di un’intervista rilasciata a una televisione locale da Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti. In effetti un centinaio di allevatori associati alla Libera lo scorso anno hanno raccolto l’invito ricevuto dai responsabili della loro organizzazione a iscriversi a Frisitaly, un’associazione costituita dopo il commissariamento dell’Associazione provinciale allevatori da parte dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori. Frisitaly è nata con l’obiettivo di rappresentare un’alternativa ad Aia e ad Anafj, entrambe controllate da Coldiretti. Trezzi è presidente della Coldiretti di Como. Anafij organizza da 68 anni la Mostra del bovino da latte a Cremona ma quest’anno, scaduto il contratto con CremonaFiere, traslocherà a Montichiari, com’è stato annunciato ieri in una conferenza stampa in Regione. In un’intervista a una tv locale, l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi ha negato ogni responsabilità in questa scelta. Ha precisato che la rottura è maturata tra soggetti privati, CremonaFiere e Anafij, che non hanno più trovato l’accordo necessario per proseguire la collaborazione’.
4 risposte
Un’altra pagina triste della nostra Provincia, emerge l’incapacità di mediazione tra le parti.
Meglio la guerra che costruire un futuro migliore per la fiera di Cremona e per il settore collegato, fondamentale per il nostro territorio.
Qualcuno dovrà fare autoanalisi e non scaricare sempre su altri le colpe.
Ottimo commento che condivido in pieno. Grazie
Se vogliamo dire onestamente come sono andate le cose bisogna fare un passo indietro. È da quattro anni che incessantemente è stata portata avanti una mediazione tra le categorie economiche e la Coldiretti/Consorzio Agrario senza ottenere nulla, nonostante si sia chiuso trans attivamente un contenzioso tra la Fiera e Consorzio. È da quattro anni che Coltivatori Diretti, pur avendo una consistente quota societaria, si rifiuta di avere un ruolo attivo a livello societario, accampando scuse di tutti i generi, firmando protocolli d’intesa per poi non rispettarli. Oggi si è compiuto un progetto da tempo studiato con la complicità di un Assessore che ha il suo bacino elettorale nel Bresciano, che tra l’altro esprime un’altra figura di pregio in ambito associativo marcato Coldiretti. Il resto è tentare di dare una spiegazione a una subdola strategia che covava da tempo. È singolare che un Socio di peso nella compagine societaria di Cremona Fiere sia complice del suo declino.
La sua ricostruzione è corretta e mi è nota. Siamo d’accordo sulle responsabilità, ma a questo punto si deve chiarire fino in fondo ciò che è accaduto. Grazie per l’intervento