Paola Pollini (consigliera regionale M5S): «Il centrodestra ha bocciato la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal M5S, confermando in Consiglio regionale la volontà di regalare centomila euro di soldi di tutti a pochi cacciatori lombardi. Non solo, intende farlo in palese violazione della legge, dei limiti costituzionali imposti alle Regioni e contro ogni forma di buon senso. La normativa impone che gli anellini per i richiami vivi siano inamovibili e indeformabili, questo per renderli identificabili e insostituibili. La Regione Lombardia vuole finanziare, a spese dei lombardi, il passaggio da materiale metallico a materiale plastico, che per caratteristiche è tutto fuorché inamovibile e indeformabile. Come pensa la Regione Lombardia di garantire l’idoneità del contrassegno rispetto alla normativa statale? È impossibile, risulta quindi evidente il favore a chi non aspetta altro che sbarazzarsi degli anellini metallici, per sostituirli con le fascette. Vi è poi la questione della competenza. L’attività venatoria è di fatti solo residualmente di competenza regionale, mentre la tutela del territorio, dell’ambiente e della fauna è materia di esclusiva competenza statale. Dopo il parere negativo espresso dalla Direzione generale dell’assessorato competente in materia, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di fornire un parere tecnico e uno finanziario in merito all’emendamento in questione. Non abbiamo ricevuto risposta, Verrà pertanto votato dal Consiglio regionale un qualcosa sul quale la Giunta non ha formalizzato né pareri tecnici né politici».
Così la consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Paola Pollini, dopo il voto contrario del Consiglio regionale alla pregiudiziale di costituzionalità presentata dal M5S nell’ambito della discussione della legge di “Assestamento al Bilancio 2023-2025”.