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Annuario del liceo Manin, faro della cultura cremones

3 Febbraio 2023

Sabato 4 febbraio, alle 10.45, nella sede del Liceo-ginnasio “Daniele Manin”, via Cavallotti, 2 (Aula di Informatica, I piano) avrà luogo la presentazione in presenza (per due anni interrotta a causa della pandemia) de “La Scuola Classica di Cremona. Annuario 2022” giunto alla trentesima edizione: un ricco volume di 304 pagine edito a cura dell’Associazione ex alunni del Liceo-ginnasio “Manin”, con la redazione e il coordinamento di Renata Patria e di Emanuela Zanesi, stampato da Fantigrafica, con il sostegno di Cassa Padana.  Il volume, come d’abitudine, sarà inviato anche ad alcune biblioteche italiane, tra cui, come sempre, quelle di Roma, Firenze e Milano. Nonostante le obiettive difficoltà, la pubblicazione dell’Annuario non si è mai interrotta, neppure negli ultimi due anni di sofferenza comune per la ben nota tragedia sanitaria,  e questa perseveranza ha voluto essere un segno di vita e di speranza proiettata nel futuro e affidata alla ricerca e alla riflessione su temi culturali di vario segno, sia nell’attualità che attraverso il tempo visitato nelle sue luci e nelle sue ombre, ma sempre con uno sguardo positivo.. 

L’Annuario 2022 segue l’ormai consolidata traccia: “Vita dell’associazione” a cura di Renata Patria, con le notizie sull’attività svolta e le summae delle conferenze sul tema “Pasolini e dintorni” stese da Gianpiero Goffi, cui fanno seguito le sezioni “Vita della Scuola”, a cura di Francesca Di Vita, in cui vengono delineate le numerose attività che fanno del “Manin” una realtà al passo con i tempi, e “Maestri e alunni della Scuola”, con il ricordo dell’ingegner Giovanni Carotti, recentemente scomparso, a cura di Vittoriano Zanolli. Quindi, gli “Studi”, nucleo portante del libro, che si devono a numerosi autori: Graziella Baldaro per il cinema (“Luchino Visconti”); Monica Ferrari per la pedagogia (“L’analisi pedagogica, i servizi per l’infanzia e le famiglie in Italia”); Riccardo Groppali, tra storia della medicina ed entomologia (“La malaria nella storia”); Carmine Lazzarini, tra storia italiana e cremonese (“Ippolito Nievo e Romeo Bozzetti. Diari, lettere e memorie di due garibaldini in Sicilia”); Federico Mantovani, con un importante contributo sulla cinematografia pasoliniana (“Presenze musicali nei film di Pier Paolo Pasolini” nella foto centrale); Cristian Minuti, sull’antica arte del ricamo in oro e della tessitura (“Aurea ars”); Giacomo Omodei, per l’arte a Cremona (“La committenza artistica della famiglia Trecchi”); Francesca Scotti, con un imponente studio tra storia, giurisprudenza e archeologia nel mondo romano (“Conflitto fra esigenze familiari e finalità commerciali in un legato di cose disposte a favore della moglie”); Laura Trevisani, con l’analisi di un personaggio femminile nel Risorgimento (“La Contessa di Castiglione, ovvero il fascino al servizio del potere”). Concludono l’Annuario le numerose “Recensioni e segnalazioni” di Angelo Lacchini e un prezioso strumento per la consultazione, gli “Indici” di “La Scuola Classica di Cremona” per gli anni 2018-2022, stesi per autore e per soggetto da Emanuela Zanesi, con lo scopo di integrare quelli pubblicati nel 2017, dalle origini a quell’anno. Una testimonianza dell’impegno culturale dell’Annuario, dei suoi collaboratori e dell’Associazione degli ex del “Manin”. 

Il volume sarà reperibile presso la Libreria del Convegno.

Ecco gli abstract: 

VITA DELL’ASSOCIAZIONE (a cura di RENATA PATRIA)

Nella sezione dedicata alla vita dell’Associazione Renata Patria dà conto delle iniziative realizzate nell’anno 2021/2022: il ciclo di conferenze su “Pasolini e dintorni” nel centenario della nascita di P. P. Pasolini, tenuto in presenza del pubblico per la prima volta dopo il divampare della pandemia, realizzato in collaborazione con la delegazione cremonese dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC) e inserito nel progetto di ‘Cultura Partecipata per la città 2022’dal Comune di Cremona, le cui Summae, a cura di Gianpiero Goffi, trovano spazio nell’Appendice. Il ciclo, che ha visto la partecipazione di Alessandro Gnocchi, autore del Libro P.P.P. Le piccole patrie di Pasolini, si è avvalso anche degli interventi di Gian Carlo Corada, Federico Mantovani, Claudio Vela e Giorgio Panizza. Seguono notizie sulla presentazione organizzata da M. J. Falcone (Dipartimento di Beni Artistici e Culturali dell’Università di Pavia, Sede di Cremona), e da Renata Patria (per la delegazione cremonese AICC) di una nuova pregevole edizione delle Metamorfosi di Ovidio per i tipi di Einaudi, “I Millenni” (introduzione e traduzione di Guido Paduano e commento di Luigi Galasso, entrambi relatori per l’occasione accanto a G. Rosati, cui si deve l’articolata analisi del volume). 

VITA DELLA SCUOLA (a cura di FRANCESCA DI VITA)

Nella sezione sono delineate le numerose attività che fanno del “Manin” una scuola moderna ed eccellente: la ‘Notte bianca del Liceo’ con intervista di F. Di Vita a Carlo Cottarelli, noto economista ed ex alunno del “Manin”; il ‘Teatro a scuola’, curato da G. L. Arli; il ‘Neogreco’ (referenti Arli ed E. Giazzi); la ‘Scuola ambasciatrice del Parlamento Europeo’; il progetto ‘Biblioteca d’Istituto’; il progetto ‘Transalp’ per la lingua francese; l’educazione alla legalità; le varie conferenze e molto altro. Iniziative assai articolate e miranti a integrare e adeguare ai tempi il corso di studi, peraltro di per sé ricco e altamente formativo. 

 

MAESTRI E ALUNNI DELLA SCUOLA 

VITTORIANO ZANOLLI, Ricordo di Gianni Carotti

Vittoriano Zanolli, ex alunno del “Manin”, già direttore del giornale “La Provincia” e attualmente attivo con il blog vittorianozanolli.it, ricorda in un incisivo spaccato Giovanni Carotti, maniniano, borromaico, ingegnere, delineandone la ricca personalità, l’intelligenza, la cultura e i numerosi interessi, la vis polemica e la ‘curiosità’, l’amore per i cani e per il cinema (“Sapeva tutto. Era come la Garzantina”) e la passione per la scrittura (Claudio Magris era tra i suoi più affezionati lettori). Non mancano un’incursione nelle memorie scolastiche di Carotti e il ricordo dell’ultimo suo messaggio e dell’ultima immagine inviata a Zanolli (“Null’altro. Quell’immagine … non aveva bisogno d’altro”).

 

STUDI

GRAZIELLA BALDARO, Luchino Visconti

Il testo ripercorre la vita del grande regista, nato a Milano nel 1906, quarto dei sette figli del duca Giuseppe di Modrone, partendo dai suoi primi passi nel cinema, a Parigi, come aiuto regista di Jean Renoir, e seguendolo poi a Roma, nella sua carriera di regista, che, oltre ai film, comprende la direzione di drammi teatrali e opere liriche. L’Autrice fa anche cenno all’impegno politico che porta Visconti a partecipare alla Resistenza, ma soprattutto parla dei suoi film, importantissimi nella cinematografia internazionale ed espressione sofferta della sua personalità divisa fra impegno politico a favore degli ultimi e amore appassionato per il bello trasmessogli dalla sua educazione raffinata.

 

MONICA FERRARI

L’analisi pedagogica, i servizi per l’infanzia e le famiglie in Italia. Dalla legge quadro sui nidi (1971) al piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato (2021-2025)

Nel saggio l’autrice intende ripercorrere, alla luce dell’analisi pedagogica specie in tema di valutazione formativa in un’ottica inclusiva coniugata con una riflessione sulla normativa, il tema del rapporto tra i servizi per l’infanzia e le famiglie in Italia, tra il 1971 (anno in cui viene promulgata la legge quadro sui nidi) ad oggi.

 

RICCARDO GROPPALI

La malaria nella storia

Dopo le prime tracce di malaria osservate in una delle prime città costruite dall’uomo, poi abbandonata per l’impaludamento dell’area circostante, nei secoli successivi gli attacchi di questa malattia hanno decimato numerosi differenti eserciti. Giunta nelle Americhe tramite un marinaio della prima spedizione di Colombo, la malaria ha colpito così duramente la popolazione locale da spingere a importare manodopera ad essa resistente dall’Africa, originando purtroppo l’orrendo traffico d’esseri umani, con almeno 14 milioni di persone interessate. Nell’ultima guerra mondiale le aree da poco bonificate nell’alto Lazio, impaludate di nuovo per rallentare l’avanzata degli Alleati, hanno danneggiato la popolazione italiana con la malattia che ancor oggi uccide più di 400.000 persone ogni anno, soprattutto bambini, con scarso interesse, tuttavia, di grandi case farmaceutiche e centri di ricerca, forse perché molti di questi pazienti non sarebbero in grado di permettersi le cure. 

 

CARMINE LAZZARINI

Ippolito Nievo e il cremonese Romeo Bozzetti. Due garibaldini alla “scoperta” della Sicilia

Seguire la vicenda di Ippolito Nievo, veneto-mantovano, e del cremonese Romeo Bozzetti, amici e colleghi nell’impresa garibaldina in Sicilia, componenti autorevoli dell’Intendenza Meridionale, con compiti delicatissimi, fa emergere elementi lontani dalla “vulgata” risorgimentale e dal “politicamente corretto”. Entrambi disposti a morire anche per il Meridione d’Italia, ma non a chiudere gli occhi di fronte a realtà inquietanti, dolorose per loro – convinti patrioti – che non risparmiano nemmeno i garibaldini. L’autore cita le loro testimonianze con alcuni dati storici inaspettati, e il loro originale punto di vista, nato dalla sorpresa amara di trovarsi di fronte ad un “nuovo mondo”, al di là del quale comincia a intravedersi la “questione meridionale”.

 

FEDERICO MANTOVANI

Presenze musicali nei film di Pier Paolo Pasolini

Federico Mantovani ripercorre le fasi creative della filmografia pasoliniana indagando sull’aspetto specifico delle presenze musicali e sonore utilizzate secondo princìpi teorici originali (i concetti di “applicazione orizzontale” e “verticale” della musica nel cinema). Dalle sceneggiature, affollate di descrizioni musicali, alle realizzazioni finali del girato, Pasolini consegna alla componente sonora una funzione centrale del suo “cinema di poesia”. Musiche di repertorio, suoni di commento, canzoni popolari contribuiscono a definire la poetica audiovisiva dell’autore, impegnato nei ruoli di sceneggiatore, regista e talvolta anche paroliere. Da Accattone a Il Vangelo secondo Matteo, dove le scene in bianco e nero sono accompagnate dalla musica sacra di Bach, fino alle tragedie di Medea e Edipo re, dove la musica è attinta dall’ambito popolare extraeuropeo, da Mamma Roma e La ricotta fino alla Trilogia della vita, Pasolini utilizza le musiche come metafore, come ‘presenze’ dal forte valore simbolico.

 

CHRISTIAN MINUTI

Aurea Ars

Uno sguardo a un’arte solitamente definita minore ma che ha lasciato testimonianze di grande fascino nel corso dei secoli: il ricamo in oro. Una breve analisi che guarda con particolare attenzione all’epoca che dette i migliori risultati tecnici ed artistici – fine Cinquecento, inizio Seicento – proprio in Lombardia e a Milano in particolare. Dall’oro filato alla canutiglia – protagonista, quest’ultima, degli operati più sontuosi – un viaggio tra sete e aghi che hanno intrecciato il loro cammino. Un breve racconto che mostra anche come le vicende storico-politiche possano avere, tra i loro risvolti, manifestazioni artistiche che parrebbero essere invece tanto lontane dalla realtà.

GIACOMO OMODEI

La committenza artistica della famiglia Trecchi nel palazzo di Sant’Agata: nuovi spunti e ricerche sugli affreschi delle sale interne

Lo scopo del contributo è analizzare le decorazioni interne al Palazzo Trecchi di Sant’Agata in Cremona. Dopo una breve ripresa della storia della famiglia e delle principali vicende storico politiche, l’attenzione si focalizza su due affreschi dipinti nelle prime due stanze a destra dell’entrata, proponendo due percorsi. Da una parte un focus più approfondito sull’iconografia mitologica delle divinità antiche, dall’altro un’ulteriore indagine sugli autori, ascrivibili alla bottega malossesca, e sulle dinamiche della committenza da parte dei Trecchi.

 

FRANCESCA SCOTTI

Il conflitto fra esigenze familiari e finalità commerciali  in un legato di cose disposte a favore della moglie: per un approccio interdisciplinare

Lo scopo del contributo è di dimostrare che un passo del Digesto tratto dal secondo libro dell’epitome di Paolo ai digesta di Alfeno Varo può confermare la fondatezza di molte ricostruzioni sia archeologiche che antichistiche secondo cui nella tarda repubblica romana e nell’età imperiale si lavoravano in casa, per esigenze sia familiari che commerciali, le fibre animali e vegetali, comprese quelle colorate di porpora. Ma si cerca anche di comprendere il significato giuridico della disposizione descritta in quel passo, che rientra nel novero dei legati aventi per ciò che è destinato alla moglie oggetto l’“id quod uxoris causa paratum est”),.

 

LAURA TREVISANI

La Contessa di Castiglione, ovvero Il fascino del potere

Virginia Oldoini, più nota come Contessa di Castiglione, fu un controverso personaggio storico: da alcuni studiosi venne etichettata sbrigativamente come una spregiudicata avventuriera, inviata da Cavour e dal conte Nigra alla corte di Francia per sedurre con ogni mezzo Napoleone III e guadagnarlo alla causa italiana. Altri storici invece la considerarono una vera e propria “madre della patria” che, con la sua attività di spionaggio, diede un contributo decisivo al nostro Risorgimento. A chi credere? Il saggio cerca di far luce su questa affascinante eroina e di restituirle, se possibile, un po’ di dignità.

 

RECENSIONI E SEGNALAZIONI

ANGELO LACCHINI

Recensioni e segnalazioni

La rubrica caratterizza ormai da anni l’”Annuario” e testimonia l’impegno nel recensire e segnalare le opere classiche o attinenti alla classicità, evidenziando in tal modo quanto sia ancora ricca la produzione editoriale in questo campo, a testimonianza di un interesse verso il mondo classico tutt’altro che spento. Il lavoro intende stimolare tutti i soggetti culturali, editoria e scuola fra tutti, a dotare di strumenti idonei, e sempre aggiornati, gli studi che hanno formato intere generazioni e che dimostrano la loro validità soprattutto per arginare la crisi dei nostri giorni.

 

APPARATO DI INDICI

 

EMANUELA ZANESI

“La Scuola Classica di Cremona”. Cinque anni di contributi – 2018-2022

L’edizione 2022 dell’”Annuario” è corredata da un apparato di Indici relativo agli anni 2018-2022, a integrazione di quello elaborato dalla stessa Autrice in occasione dei primi venticinque anni di attività dell’Associazione, dal 1993 al 2017. Il lavoro offre uno strumento di consultazione rapido per ripercorrere il complesso di temi, eterogenei e spazianti nelle più svariate discipline, trattati nel quinquennio di riferimento. Il repertorio è diviso in due sezioni: la prima elenca, in ordine alfabetico, gli autori dei contributi secondo la successione cronologica degli scritti; la seconda elenca gli argomenti, enunciati sinteticamente con una voce principale e opportune suddivisioni, in modo da offrire ai lettori molteplici canali di lettura. Un lavoro “di servizio”, come lo definisce l’Autrice, che, se non coinvolge come la lettura di un saggio, offre tuttavia ai lettori spunti per un approfondimento culturale, presentando al contempo l’immagine dell’Associazione come gruppo di persone legate dal comune intento di offrire un contributo fattivo al fermento culturale del nostro tempo.

Una risposta

  1. Caro Vittoriano,ti rammento che la Società Filodrammatica Cremonese,ha allestito una mostra su Pasolini,in Comune,riconosciuta di grande eccellenza e con un numero di documenti impareggiabile nei confronti di altre mostre sullo stesso tema.
    E questo grazie all’impegno dell’avv.Alessandro Zontini,vice Presidente della Società Filodrammatica, ex allievo del Manin…
    Che pochezza ignorare i pochi che fanno. Lo struzzonaggio porta a poco. Ma questa è Cremona ed i suoi personaggi,cosa vogliamo pretendere. Ciao,saluti.

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