Il 5 gennaio 2024 è stata pubblicata la lettera pubblicata in calce, scritta da un socio della Baldesio rimasto chiuso di notte all’interno della società, al quale il Collegio dei probiviri ha inviato l’informativa relativa all’apertura di un procedimento disciplinare a suo carico su richiesta del Consiglio direttivo. A tale proposito, l’avvocato Michele Tolomini, presidente del Collegio, precisa che si tratta di un atto dovuto, che non necessariamente implica sanzioni. Il socio è convocato dal Collegio dei probiviri sabato prossimo 23 marzo alle 10 presso la sede sociale perché nel corso di un’audizione spieghi quanto accaduto.
Signor direttore,
ho inviato la seguente Pec al collegio dei Probiviri della Società Canottieri Baldesio.
Oggetto: comportamento ingiustificato del consiglio che anziché scusarsi con il socio vittima vuole punirlo (nella foto centrale la foto della lettera inviata al socio).. Io dico ‘no’. Ho appreso con sconcerto che per il socio che aveva scritto sul blog del direttore Zanolli ”La mia disavventura: chiuso di notte nella Baldesio” il consiglio direttivo ha chiesto al collegio dei probiviri di prendere provvedimenti disciplinari addebitandogli inesistenti lesioni dell’immagine della Società.
È quindi così pericoloso scrivere sul blog del direttore Zanolli?
Ma il loro motto non era trasparenza e comunicazione?
Io rimango ancora una volta sbalordito. Questi signori anziché scusarsi con il socio che è rimasto in balìa di una totale assenza di organizzazione di fronte ad un normale imprevisto (chi non è rimasto chiuso per errore in Baldesio / cimitero ecc) vogliono infliggergli una sanzione disciplinare.
A colui che per tutelare l’immagine della Baldesio non ha chiamato i carabinieri per evitare pattuglie con lampeggianti di fronte al ristorante La Lucciola e si è arrangiato, costretto a salvaguardare la sua incolumità, non porgono le dovute scuse ma pretendono punizioni
No, così non si può andare avanti.
Cercare di zittire le persone evocando fantomatiche lesioni di immagine (come fatto in passato con me) trovo sia solo una sconfitta di tutti noi Soci.
Non era questo che auspicavamo.
Loro, i consiglieri, dovrebbero essere al nostro servizio non contro di noi soci. Imparino ad assumersi le responsabilità per ogni inefficienza societaria. Sono loro preposti ad eliminarle.
E imparino a ringraziare i soci diligenti che si adoperano per evidenziare queste inefficienze anche grazie al blog del nostro socio (non dimentichiamolo).
Perché siamo sì soci Baldesio, ma siamo anche liberi cittadini con diritto di critica e di pensiero. Sta a noi dare l’esempio concreto per migliorare questa società. Il socio che vogliono punire ha agito con educazione e pacatezza.
Ringraziando il socio in attesa di ingiusta punizione, invito i probiviri ad una attenta riflessione sugli avvenimenti accaduti censurando conseguentemente il consiglio che richiede ingiusti provvedimenti disciplinari.
Siamo in Italia non a Kabul.
Lo avevo già scritto.
In questa nazione la libertà di pensiero è ancora un valore inalienabile.
Alberto Corazzi
socio Baldesio
24 risposte
Completamente solidale con la società. Ci sono orari ben scritti…adesso stai a vedere che chi non rispetta le regole diventa pure parte lesa.
Sulla libertà di pensiero ci sarebbe molto da dire ma mi sovviene una semplice domanda. Penso che possa capitare a tutti, anche per errore, rimanere chiusi in una società piuttosto che al cimitero o altro. Nel qual caso come comportarsi per poter uscire e tornare a casa?
Esattamente. Penso possa succedere a tutti.
In gioventù, è successo anche al sottoscritto di attardato…magari non in pieno inverno ma in estate….sono andato dall’allora custode Franco Quinzani, scusandomi, e mi è stato aperto..fine. Se no, semplicemente, scavalcavo e uscivo. Il Socio in questione penso abbia 20 anni…scavalcava come han fatto molti, si faceva venire a prendere senza tirare su tutto quel cinema inutile….anche perché andare a gridare verso mezzanotte se non oltre sotto casa del custode, scambiare una bambina di 12 anni per una donna, ecc, magari vuol dire che “non era molto sul pezzo”…e il giorno dopo andava a recuperare l’auto. Secondo me….e non solo…
Sono d’accordo
Un saluto a Franco è doveroso, però evidentemente era il periodo in cui Dick, il cane, non girava di notte …..
Buongiorno,
rispondendo nel merito a quanto esposto, vorrei fare alcune considerazioni personali che esulano dal mio ruolo di socio e consigliere del settore canoa. Vorrei intanto premettere che il “blog di Zanolli” non è affatto un luogo pericoloso su cui scrivere. Io personalmente non vedo alcun tipo di problema se un socio voglia utilizzarlo come strumento di comunicazione od anche di contestazione. Io in primis lo seguo da anni e lo ritengo un ottimo strumento di valorizzazione del territorio, e un modo per approfondire e dar voce a tante situazioni che passerebbero inosservate. Per quanto concerne questo caso specifico, il socio in questione a mio avviso ha innalzato in modo inopportuno il livello di polemica in quando essendo in società oltre l’orario di chiusura era abbastanza plausibile che rimanesse chiuso dentro in quanto le regole sono chiare, esposte, disponibili a tutti e atte ad essere rispettate come in ogni società civile. Per quanto riguarda i profili di responsabilità, anche per quanto concerne taluni danneggiamenti, l’organo preposto non è il consiglio direttivo ma il collegio dei probiviri nella sua indipendenza. Come già giustamente evidenziato dall’avvocato Tolomini, la convocazione del socio in questione non presuppone l’adozione di eventuali sanzioni disciplinari ma in primo luogo ha lo scopo di approfondire quanto accaduto valutando successivamente eventuali profili di colpevolezza o responsabilità. Concordo pienamente con il Socio Alberto Corazzi che giustamente ricorda che i soci sono anche liberi cittadini e in quanto tali hanno libertà di critica e di pensiero in ogni luogo e contesto. Vorrei contestualmente ringraziare anche il socio (ex canoista) Vittoriano Zanolli che personalmente ha tutta la mia stima sia per il lavoro che svolge quotidianamente con il suo blog e anche per tutto il lustro che, anche negli anni passati quando fu direttore della Provincia, ha dato sia alla nostra Canottieri e contemporaneamente al settore che rappresento, tutelo e amministro all’interno della Canottieri.
Un sentito ringraziamento.
Ringrazio per la cortese precisione. Attendo quindi che analoga diffida venga inviata e pubblicata anche per il custode
Quinta vai tranquillo digli che sei amico di montaz e finisce a taralucci e vino…
Strana questa convocazione e la ricerca della “verità” dopo quasi tre mesi! Un episodio decisamente spiacevole soprattutto per chi è rimasto rinchiuso nella società, a mio modesto parere. Certo che il socio avrebbe dovuto essere più attento all’orario di chiusura dei cancelli. E stato sprovveduto, ma si sarà anche spaventato!
Alla Baldesio sono capitate cose ben più gravi! C’è anche chi ha avuto comportamenti e reazioni violenti senza che fossero presi provvedimenti adeguatamente severi! Solo che poi ci si dimentica…ma non tutti si dimenticano!
No è che qualcuno tiene la coda di paglia, o una vita piatta e le uniche soddisfazioni sono essere consigliere o proboviro…
Mah…ancora con sta storia?….commentando con tanti soci/e l’episodio in questione, non ho sentito nessuno prendere le parti del Socio chiuso dentro…a parte il fatto che restare (per qualsiasi motivo) chiusi all’interno della Società non è come trovarsi rinchiuso nel castello di Frankenstein…ho letto che tal Socio, PER NON LEDERE L’IMMAGINE DELLA SOCIETÀ, ha preferito non allertare le forze dell’ordine…non tenendo magari conto che se PER CASO, una pattuglia fosse passata mentre rompeva il lucchetto con un tronchesi, non era l’immagine della Baldesio ad avere problemi….detto questo…il Consiglio deve addirittura scusarsi?! Ma per piacere….ormai si è capito che il Socio Corazzi non perde l’occasione per andare contro qualsiasi cosa o decisione prenda il Consiglio….questo non mi sembra decisamente il caso. La prossima volta, se un fiore piantato in un’aiuola esce dal perimetro, crocifiggiamo Guadagnoli in sala mensa….
Se ti sente chiamarla sala mensa sei tu ad essere crocifisso…dirò òhe vuole il ristorante gourmet.
rimanendo sull’oggetto riassumo i fatti.
Un socio si ritrova chiuso in baldesio
Al socio che suona al custode viene detto ARRANGIATI E SCAVALCA.
Il socio si arrangia ma non scavalca per non rischiare di farsi male e rompe il lucchetto (anche qui ci sarebbe da ridire sulla sicurezza della Baldesio affidata ad un lucchetto)
Il socio racconta la sua disavventura sul blog del direttore Zanolli ed il consiglio (non so se vi siano astenuti) chiede ai probiviri di punirlo adducendo anche inesistenti lesioni di immagine.
Se io fossi stato un consigliere come avrei agito?
Punendo chi ha risposto arrangiati e scavalca.
Scusandomi con il socio vittima della inefficienza del piano “cosa fare se rimani chiuso”.
Poi si va bene…. anche raccomandando al socio ritardatario di prestare più attenzione all’orario.
Tutto qui.
Ma come si è mosso il consiglio lo sappiamo.
Vediamo adesso come si muoveranno i probiviri.
Alberto Corazzi
Ma come mai non è uscito un comunicato stampa? Dato che ora abbiamo anche un dipendente per farlo?
Quello che è palese, il vecchio Consiglio ha seminato così tanta negatività nella Baldesio che prima di disintossicarci da tale bassezza ci vorrà tempo. Forse l’errore è stato riconfermare talune persone presenti nel vecchio Consiglio, questo comporta un remember negativo negli animi. La “punizione” per il Socio è rimanere marcato a vita (sociale), considerato che il suo nome oramai è a conoscenza di tutti. Per quanto riguarda il blog di Zanolli, meno male che c’è, ha dato più che mai voce e confronto tra i Soci, riuscendo a troncare una situazione di governo indecente. Grazie Zanolli.
Premesso che il socio avrebbe dovuto prestare attenzione sia agli orari di apertura e chiusura della società e anche all’orologio, vogliamo crocifiggerlo? Ha sbagliato e su questo non c’è dubbio, ma mi sembra che non si tratti di nulla di così grave. Pare invece che sia stato molto grave parlarne e raccontare la disavventura… E invece da parte del consiglio non è grave descrivere come un criminale una persona che ha sbagliato per una leggerezza? Non ha rubato, non ha picchiato nessuno, paga la quota… Cose che altri soci hanno fatto e non sono stati processati né svergognati!
Sig.Carmelo colgo l’occasione che lei mi offre con la metafora del fiore piantato fuori posto.
Parliamo appunto di fiori.
ORTENSIE
Ieri ho inviato una Pec al consiglio chiedendo i seguenti chiarimenti.
Chiedo di conoscere i motivi per cui improvvisamente qualcuno ha deciso di togliere quelle meravigliose ortensie che da sempre delimitavano abbellendoli i perimetri dei campi da tennis 1 e 2 per poi spendere i nostri soldi per piantare una anonima siepe.
Chiedo inoltre di sapere se corrisponde al vero (così mi è stato riferito da più soci) che la decisione è stata assunta unilateralmente dal presidente Guadagnoli.
Se ciò non corrispondesse al vero chiedo allora di sapere chi ha deliberato tale atto e cioè chi sia l’artefice e responsabile di questa azione.
Che se ne assuma la responsabilità innanzi a tutti noi soci.
Perché la Baldesio appartiene solo a noi soci e tutti debbono operarsi nel nostro esclusivo interesse.
Come vede sig. Carmelo non perdo occasione per esercitare il mio ruolo di socio diligente che ha a cuore solo il bene della Baldesio.
Sono sicuro che questo ormai sia evidente a chiunque.
Alberto Corazzi
Le rispondo io….perchè al circolo tennis Milano e al Foro Italico non ci sono ortensie e non siepi che vanno in sintonia col ristorante gourmet…
La sostituzione delle ortensie con una siepe non è frutto di una decisione unilaterale del presidente Alberto Guadagnoli, ma del responsabile del verde che motivatamente ha provveduto in tal senso Infatti le ortensie erano state irrimediabilmente danneggiate da una potatura sbagliata effettuata più di un anno fa non da addewtti al verde della Baldesio.
Cornelio, non Carmelo.
Semplice precisazione.
Recidivo però…