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Ospedale, appello del ‘Movimento’ a tutti i sindaci

18 Gennaio 2025

Signor Direttore

nel settembre 2022 l’Asst di Cremona nel documento dello “Studio di Fattibilità, Relazione Tecnica”  a pagina 24 dichiara che l’attuale ospedale pubblico di Cremona fornisce molte specialità e servizi non altrimenti presenti in strutture pubbliche e private ad un bacino di utenza di circa 400.000 persone.
La decisione, a quanto a noi risulta, di costruire un nuovo ospedale spendendo centinaia di milioni in più rispetto alla riqualificazione dell’attuale, è stata presa ignorando il parere delle comunità ad esso afferente.
In particolare i sindaci e gli abitanti dell’area del Casalasco, ma soprattutto i sindaci e gli abitanti dell’area cremasca, non sono stati coinvolti in alcun modo.
Crediamo che questo sia un grave errore, in quanto questa scelta, se verrà concretizzata, di fatto sposterà i già risicati finanziamenti statali-regionali in un’opera che potrebbe essere recuperata con eguale efficienza e funzionalità attraverso la riqualificazione dell’attuale ospedale di Cremona, permettendo un risparmio di denaro da investire in strutture pubbliche di tutta la provincia di Cremona.
Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona
Qui sotto il testo della lettera inviata a tutti i sindaci della provincia di Cremona

Egregio signor Sindaco 

il ”Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona“ con questa lettera intende portare  alla Sua attenzione e a quella dei Suoi colleghi Sindaci di tutta la provincia di Cremona quali sono  state le decisioni dell’Asst di Cremona ad oggi in merito al “nuovo ospedale di Cremona”, e quanto  abbiamo fatto ad oggi come “Movimento”, dal 30 novembre 2023 giorno della proclamazione del  vincitore del progetto per il nuovo ospedale di Cremona, architetto Mario Cucinella.  

Dopo un iniziale dialogo con il nuovo direttore generale dell’Asst di Cremona dottor Ezio Belleri siamo  da mesi ignorati sia dai responsabili sanitari, sia dei politici locali che ritengono inappellabile la  decisione di costruire, e a loro dire, ma senza fondamento legislativo, un nuovo ospedale provinciale  con un DEA di II livello

L’obiettivo per il quale il movimento si è formato nel luglio 2023 è indicato dalla petizione pubblicata  su change.org ( https://chng.it/Zs4ZgsrMLQ ) e avvalorato da più di 6.000 firme raccolte anche con  banchetti in molti paesi della provincia: 

“Fermare la costruzione di un nuovo ospedale” 

fino a quando non dovesse essere provato che riqualificare l’attuale è più costoso e presenta più  problemi per pazienti e operatori rispetto alla costruzione ex novo, e la successiva demolizione totale  del monoblocco e dei 12 padiglioni che lo circondano. 

Nonostante quanto affermato più volte dal Direttore Generale in merito ai costi e al tipo di lavori da  effettuare nell’attuale ospedale per renderlo equivalente agli obiettivi dichiarati da studi dell’Asst e  teoricamente ad ora presenti nel progetto dell’Arch. Cucinella, non sono stati resi noti ai cittadini i dati particolareggiati dello studio ma solo tabelle sintetiche che potrebbero essere state prodotte in poche ore consultando l’Intelligenza  Artificiale come ad esempio ChatGP-4o, ad eccezione del dichiarato studio per l’antisismica di Midas gennaio 2020 Advanced. 

Consapevoli che solo con un confronto delle due opzioni possibilinon avendo disponibile il presunto progetto di riqualificazione preparato dall’Asst di Cremona,  abbiamo deciso di presentare un nostro progetto di riqualificazione. 

L’11 gennaio scorso abbiamo inviato all’assessore regionale dottor Guido Bertolaso, al direttore generale dell’Asst di Cremona dottor Ezio Belleri e al signor Sindaco di Cremona, una richiesta formale che chiede di esaminare il nostro  progetto contestualmente al progetto dell’architetto Cucinella nella attuale fase operativa di  “analisi di fattibilità tecnico-economica (PFTE)”  affinché diventi evidente che con la riqualificazione si possono raggiungere gli stessi risultati dichiarati per un  nuovo edificio ospedaliero con   un risparmio per la collettività nazionale di ben 125 milioni considerando solamente i costi edilizi in quanto più facilmente ad ora quantificabili. 

Il nostro progetto, pur essendo dettagliato nelle sue finalità e nella collocazione di tutte le funzioni sanitarie,  oltre a prevedere, in quanto c’è la disponibilità di un edificio adeguato, la costruzione di una sede universitaria di Medicina per circa 500 studenti, non pretende di essere considerato un progetto professionale e quindi definitivo.

Per questo motivo abbiamo chiesto ai responsabili politici e sanitari sopra menzionati di  indire una gara   che consenta ad aziende specializzate nel recupero ad alto livello di edifici  complessi di presentare un progetto. 

In questa fase dei lavori è ancora possibile questo confronto. 

Per poter realizzare un progetto alternativo dovranno essere stanziati  i fondi necessari, ma ciò permetterà un confronto a pari livello con il progetto vincitore, e dal confronto  scaturirà una scelta inappellabile e certamente accettata da tutti come un procedimento imparziale e  condiviso. 

La spesa necessarie per la gara, è una piccola frazione dei denari (molti milioni….stimiamo circa 30-40  milioni) spesi negli ultimi tre anni per interventi improcrastinabili, dopo decenni di abbandono delle  strutture di tutti gli edifici del complesso ospedaliero, come ad esempio l’attivazione dell’ospedale di comunità  nella palazzina degli infettivi, l’ampliamento del pronto soccorso e un obbligatorio “miglioramento  antisismico e antiincendio”…. Tutti interventi che se fosse rispettato il cronoprogramma per il nuovo  ospedale saranno stati spesi per la durata di quattro o cinque anni…Poi tutto verrà demolito. 

L’imprudenza ha portato a questi “sprechi”. 

Se si fosse attuato “anche” un progetto di riqualifica e si fosse seguito un percorso di questi primi  interventi citati secondo il progetto pianificato di recupero, “come se“ si dovesse portare a termine  questa strada, ancor più la soluzione del recupero totale dell’esistente sarebbe stata meno costosa.  Ora costruendo un nuovo ospedale si prevede facilmente un raddoppio, ad andar bene, di tutti i costi. 

Come responsabile della salute dei cittadini della sua comunità la invitiamo a considerare la nostra proposta,  valutare il nostro progetto e se lo ritiene necessario siamo a disposizione per un incontro. 

La invitiamo a sollecitare un incontro della “Assemblea dei sindaci” della sua Asst di appartenenza, a sostenere in sede istituzionale la sospensione dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale e a proporre una gara per un progetto di riqualificazione. 

I tempi di sospensione dell’attuale iter in corso, per indire e portare a termine una nuova gara,  sarebbero molto brevi ed eviterebbero ben più prolungate sospensioni qualora ci dovessero essere  forzate sospensioni provocate da ricorsi come ad esempio il giudizio del TAR regionale o una  valutazione della Corte dei Conti. 

Contemporaneamente a questo invito  

stiamo inviando lo stesso appello ai responsabili politici di tutti i partiti  rappresentati e non in consiglio comunale a Cremona

Inoltre stiamo informando anche i media locali affinché attraverso essi si possa pubblicamente confrontarci,  con conferenze o anche solo con approfondimenti, sulle due possibili ipotesi e sulla proposta per una ulteriore  gara che non nega aprioristicamente l’esito della prima. 

 

Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona Cremona

16/01/2025

4 risposte

  1. Carissimo Movimento, se non sbaglio avete già provato a coinvolgere i sindaci senza alcun risultato, anzi i sindaci si sono schierati in favore del progetto!!! Sicuramente considerano il tutto un’inutile seccatura che non li riguarda, nonostante siano i responsabili della salute dei loro concittadini! Meglio demandare ai partiti e non accollarsi “menate”. Mi sembra di sentirli:” con tutte le cose SERIE che dobbiamo affrontare e tentare di risolvere! Che non rompa questo Movimento!” Salvo poi denunciare, come ha fatto nei giorni scorsi il consigliere regionale Piloni, il fallimento del progetto che riguarda le case di comunità: ma questo serve solo a dare contro alla giunta di centrodestra. Sull’ospedale il PD è allineato…manco a dirlo!

  2. Incredibile non tenere conto della riqualificazione in favore dell’ abbattimento per una costruzione di un dea di secondo livello che porterebbe a costi inauditi e una riduzione dei servizi .

  3. Cara Paola Pieri,
    i tentativi di coinvolgimento al dialogo e alla operatività , non solo verbale, da parte del “movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona” dei cremonesi, singoli cittadini, rappresentanti politici, partiti e paludate associazioni, in questi 19 mesi di lotta sono stati molti, e tutti con lo scopo di informare e di coinvolgere persone ai vari livelli di competenza, purtroppo non informati e coinvolti da chi doverosamente doveva farlo per tempo prima di prendere questa sciagurata decisione: l’Asst di Cremona nella figura del DG Giuseppe Rossi prima, ed ora dall’attuale DG Dr Ezio Belleri, nonché dalla decisione della Regione Lombardia di deliberare lo stanziamento di fondi finalizzati alla costruzione del ” nuovo” senza verificare se l’analisi tecnico-sanitaria dell’arch. Maurizio Bracchi, fatta in uno studio alternativo alla costruzione di un nuovo ospedale, fosse completa e verificabile promuovendo una gara dove gli obiettivi fossero per tutti gli stessi, ma lasciando ad ogni partecipante “in che modo” e “con che costi” si sarebbero potuti raggiungere: costruzione nuova vs riqualificazione dell’esistente
    Un anno fa l’appello ai sindaci era legato ad una richiesta doverosa di una presa di posizione, in quanto era palese la loro emarginazione e il nostro desiderio che si potessero/dovessero esprimere singolarmente o nelle sedi istituzionali dell’Asst di cui sono parte attiva.
    Ancora una volta li invitiamo a considerare la costruzione del nuovo ospedale a Cremona come un fatto che coinvolge tutti, cittadini e loro rappresentanti, per i motivi sopraesposti, non solo economici, basando la loro valutazione, non solo su quanto gli è stato detto dai dirigenti di ogni livello, senza produrre documenti alternativi, ma su quanto il movimento ha loro oggi inviato: una proposta di un progetto che da subito diciamo non professionale, ma verosimile, e che potrà essere confermato solo se verrà indetta una gara specifica.
    Per questo motivo rinnoviamo l’invito a tutti gli abitanti della provincia di Cremona a sostenere i sindaci in questa valutazione e a pretendere che venga fatto un confronto nella libera competizione di una gara dove ogni realtà ingegneristica-architettonica e sanitaria possa decidere qual’è la soluzione meno costosa e più vicina alle esigenze del malato e degli opratori sanitari.

  4. Anch’io rimango basito di fronte al silenzio assordante di tutte le forze politiche. Inconcepibile e’ il silenzio del PD. Poi si lamentano dell’astensionismo
    Ho gia’ avuto modo di esprimere il mio parere in merito, che riconfermo: ci troviamo di fronte ad un’operazione poco chiara. Ho definito questa operazione demenziale, ma nessuno si e’ offeso.

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