Area ex Thyssenkrupp Torino, i cittadini vogliono l’ospedale

3 Novembre 2023

I cittadini aderenti ad Attac Comitato di Torino (www.attactorino.org) sono preparati e attenti, Dopo il convegno del 22 settembre scorso sulla bonifica dell’area industriale ThyssenKrupp a nord di Torino, oggi 3 novembre si affronta l’altro aspetto, ancor più spinoso, dell’esproprio dell’intera area per realizzare finalmente a 16 anni dal rogo della fabbrica, la bonifica del suolo inquinato da metalli ed eliminare la contaminazione in falda idrica da cromo esavalente, tossico e cancerogeno.

Si parla di esproprio oggi alle 18,20 al Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino con

📌 Eleonora Artesio, ex consigliera e assessora comunale e regionale

📌 prof. Sergio Foà, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Torino

📌 collegamento a distanza: https://us02web.zoom.us/j/85205249046?pwd=eTd2YXZFeGJKVGhHMVorcHQzWHYrZz09

L’esproprio dell’area, oggi di proprietà del gruppo Arvedi, servirebbe per la costruzione del nuovo Ospedale Maria Vittoria invece di cementificare 60.000 metri quadri all’interno del Parco della Pellerina, La parola esproprio è bandita dal linguaggio politico e istituzionale. E se viene evocata è solo per sentenziare che espropriare non è possibile, non è attuabile, non conviene, costa tempi lunghissimi e molto denaro. Eppure l’esproprio è previsto dall’ l’articolo 42,2 della nostra Costituzione e dal DPR 327/2001 Testo Unico sulle espropriazioni per pubblica utilità che “si applica se il deperimento dei beni ha per effetto di nuocere gravemente al decoro delle città o alle ragioni dell’arte, della storia o della sanità pubblica”. Lo stesso Consiglio comunale di Torino lo prevede all’art. 5, comma 2, del recente Regolamento dei Beni Comuni Urbani. Sedici anni di inerzia dei sindaci di Torino configurano  un comportamente inqualificabile e ipocrite sono le lacrime per quei sette corpi bruciati dall’olio bollente. Sordido il baratto del denaro proposto alle parti civili in cambio del ritiro dal processo.

 

Maria Grazia Bonfante

 

 

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