Vai al contenuto 
Oggi pomeriggio una delegazione dell’Area omogena cremasca, guidata dal presidente Gianni Rossoni, è stata ricevuta da Arianna Censi, assessore alla mobilità della città metropolitana di Milano.
L’incontro, al quale hanno partecipato anche Fabio Bergamaschi, Enzo Galbiati, Antonio Grassi, rispettivamente sindaci di Crema, Spino, d’Adda e Casale Cremasco Vidolasco, era stato programmato per un aggiornamento sull’ipotesi del prolungamento della linea 3 della metropolitana verso Crema.
Durante la riunione i tecnici Sara Valmaggi e Luca Simi hanno illustrato lo stato dell’arte in modo chiaro e preciso.
È in programma un prolungamento della metropolitana da San Donato fino a Peschiera Borromeo con una fermata a San Donato centro. Da Peschiera Borromeo si prosegue fino a Paullo Teem con una metrotranvia con 6 fermate intermedie.
Per il primo tracciato la delegazione dell’Area omogenea non ha posto obiezioni. Per il secondo ha espresso alcune perplessità. Tra queste, il cambio di mezzo, tecnicamente chiamata rottura di carico.
Per la realizzazione del segmento San Donato-Peschiera Borromeo è previsto un costo di 435 milioni di euro. Per la metrotranvia di 265.
L’inizio dei lavori è ipotizzato fra 5 anni.
«Siamo soddisfatti della riunione – commenta Rossoni – e abbiamo riscontrato la massima disponibilità dell’assessorato al confronto. Ora sappiamo in maniera precisa quali sono le intenzioni di Milano sul prolungamento e questo è estremamente positivo. Ci è stato presentato un progetto chiaro sul quale abbiamo evidenziato alcune criticità legate alla rottura di carico a Peschiera Borromeo e pertanto abbiamo chiesto, sempre che sia tecnicamente possibile, di evitarla».
L’Area omogena sarà presente alla prossima riunione in videoconferenza programmata agli inizi di marzo dallo stesso assessorato alla mobilità di Milano. Riunione alla quale sono invitati tutti i Comuni dell’asta della Paullese interessati al prolungamento.
