È un Gianni Rossoni tonico quello che annuncia la prossima audizione, presso la Commissione speciale Autonomia e Riordino delle Autonomie locali della Regione Lombardia — presieduta dal consigliere regionale Giovanni Malanchini — di una delegazione dell’Area Omogenea.
L’audizione fa seguito a un incontro avvenuto alcune settimane fa tra lo stesso presidente dell’Area omogenea e l’assessore regionale agli Enti locali e alla Montagna, Massimo Sertori e sollecitata da Mauro Guerra, presidente di ANCI Lombardia.
Durante questa riunione era stata proposta l’attivazione di una sperimentazione finalizzata a definire un modello innovativo di riordino territoriale, volto a favorire la gestione associata dei servizi. Un’idea che affonda le sue radici nel convegno tenutosi il 24 febbraio dello scorso anno al teatro San Domenico, al quale avevano partecipato proprio Sertori e Guerra.
«In quell’occasione – spiega Rossoni – era emersa l’ipotesi di riconoscere all’Area omogenea cremasca lo status di Comunità di Pianura. Oggi la sperimentazione proposta da Sertori e l’audizione programmata con il presidente Malanchini rappresentano un passaggio importante verso la concretizzazione di quella visione. La strada è ancora lunga, ma possiamo dire con soddisfazione che la forza d’inerzia iniziale sia stata superata: l’idea ha iniziato a camminare, percorrendo già un primo, seppur breve, tratto significativo. Detto questo tengo a sottolineare che la nostra esperienza è diventata un modello che altri territori, non della nostra provincia, guardano con interesse».
Durante il convegno citato era emersa in maniera prepotente l’importanza di un approccio collaborativo tra i Comuni dell’Area omogenea cremasca per affrontare le sfide territoriali e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Tra i temi trattati e ritenuti prioritari la gestione associata dei servizi, le infrastrutture, in particolare il raddoppio del ponte di Spino d’Adda, il prolungamento della metropolitana fino a Peschiera e il completamento della strada provinciale Bergamina.
Se la sperimentazione proposta dall’assessore Sartori e dal presidente Guerra e l’audizione con il presidente Malanchini daranno esito positivo, allora la Comunità di pianura per l’Area omogenea cremasca sarà più vicina.