La direzione strategica di Asst Crema ha incontrato la giunta dell’Area omogenea. Il dg Cominelli: “grande disponibilità a lavorare insieme per le nostre comunità”. Di seguito il comunicato dell’Asst.
“Abbiamo posto le basi per un rapporto proficuo a beneficio delle nostre comunità”. Si avverte della soddisfazione nelle parole del direttore generale di Asst Crema Alessandro Cominelli, all’esito dell’incontro che si è svolto ieri sera, con la giunta dell’Area omogenea, guidata dal presidente Gianni Rossoni.
“Si è trattato di una riunione a scopo conoscitivo, dove abbiamo passato in rassegna le prossime sfide che ci attendono: dallo sviluppo delle nuove strutture della sanità territoriale, al passaggio delle cure primarie alle ASST. Novità che richiederanno una stretta collaborazione con i comuni, con l’Area omogenea, con il terzo settore per far sì che realmente ospedale e territorio siano un tutt’uno e venga in tal modo garantita una reale continuità di presa in carico in particolare delle persone con fragilità”.
La direzione strategica ha relazionato sullo stato di avanzamento dei lavori e fatto il punto rispetto ad alcune criticità rilevate. “Su tutte, la carenza di personale. Stiamo approntando nuove soluzioni che richiederanno un coinvolgimento di comuni ed associazioni. Anche da questo punto di vista, ho riscontrato una grande disponibilità a lavorare in rete. I prossimi anni saranno cruciali per cambiare e migliorare. Serve l’impegno di tutti”.
Di seguito il commento di Antonio Grassi, membro del consiglio dell’Area omogenea cremasca.
Buona la prima. L’incontro tra la giunta dell’Area omogena cremasca e la direzione strategica dell’Asst di Crema è terminato con il sorriso, convinte strette di mano e foto ricordo. Soddisfatti entrambi gli interlocutori. Il direttore generale Alessandro Cominelli e gli ufficiali del suo stato maggiore Giuseppe Ferrari, direttore amministrativo, Alessandro Malingher, direttore sanitario e Carolina Maffezzoni, direttore socio-sanitario, sono stati persuasivi e schietti. Ben assortiti e coesi. Uno per tutti e tutti per uno. Un team working affiatato che è una squadra che lavora in armonia, ma in inglese è più fico e in sintonia con i tempi. E se si confida al nonno di essere parte di questa entità misteriosa lui pensa che il nipote sia impegnato in qualcosa di straordinario. E non è sbagliato. Mettere mano alla sanità oggi non è impresa per sprovveduti.
Delegati a mantenere e a migliorare il servizio del Cremasco i cavalieri dello Zodiaco si sono detti pronti ad accogliere la sfida e a tentare di vincerla. È Rocky contro Apollo Creed. Nel film Rocky vince. Nella realtà spesso perde. Ma loro hanno spiegato: «Ci piace sognare». Un buon inizio.
La promessa di una sanità migliore per la Repubblica del tortello non è apparsa di circostanza, placebo per tranquillizzare un paziente ipocondriaco. Piuttosto, un convincimento. Fors’anche una botta di ottimismo, ma anche di consapevolezza del proprio valore. Prova di determinazione.
Mood da Ogni maledetta domenica, ma meno esasperato. Insomma voglia di vincere.
Gianni Rossoni, presidente dell’Area omogena, in gran spolvero, ha elencato le questioni aperte e avanzato alcune richieste. Ha sottolineato l’aspetto sociosanitario e alcune criticità dell’ospedale, tra queste il pronto soccorso inadeguato.
Ha assicurato la collaborazione dei sindaci e auspicato un dialogo costruttivo con l’Asst.
Una buona partenza. Anzi ottima. Se sono rose fioriranno,