Vorrei porre l’attenzione sul diverso modo di gestire la campagna elettorale tra assessori di questa Giunta. Da una parte abbiamo l’assessore Luca Burgazzi che legittimamente posta sulla sua pagina Facebook e Instagram alcuni video appositamente realizzati per dare voce a varie associazione culturali del territorio che raccontano come in questi anni sono cresciute, grazie anche a risorse comunali ottenute tramite bandi o protocolli d’intesa con il Comune o nella forma della collaborazioni, con l’intento, sembrerebbe, di dimostrare il buon lavoro fatto in questi anni dall’Assessore.
Dall’altra parte abbiamo l’assessore Luca Zanacchi che continua a richiamare i presidenti dei Comitati di quartiere a non interagire con i candidati sindaci se non a titolo personale richiamando il rispetto di un regolamento che in nessun modo vieta ai comitati di confrontarsi con chiunque. Capisco che il timore sia che, diversamente da altre realtà, i comitati possano essere meno allineati con questa Amministrazione e pertanto far emergere un certo malcontento le tante criticità, che pur segnalate per anni dai quartieri, sono rimaste irrisolte perché magari le risorse messe a disposizione non sono state così significative. Ma non è che questa Amministrazione può decidere a chi dare risalto o chi zittire a seconda che il giudizio sia più o meno favorevole alla stessa perché vorrei ricordare che siamo in democrazia e a tutti dovrebbe essere consentito di esprimersi liberamente senza essere richiamato all’ordine solo per la paura che vengano messe in luce tutte quelle problematiche a cui la Giunta in 10 anni non ha saputo dare soluzioni.
Maria Vittoria Ceraso
Una risposta
I comitati sono un progettino di proprietà della amministrazione in carica, alcuni componenti sono spesso legati mani e piedi a persone in vari ruoli nella amministrazione comunale, per cui è facile capire perché ci siano resistenze da parte di qualcuno a farne un oggetto ad accesso universale.