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Attrice col volto annerito, l’assessore per protesta lascia il teatro

19 Ottobre 2022

Samira Lui, una modella classificatasi terza all’edizione del 2017 di Miss Italia, partecipa alla puntata di Tale e Quale Show andata in onda venerdì scorso 14 ottobre su Raiuno.  Le è affidato il compito di imitare la cantante Gaia. Il conduttore Carlo Conti si cautela da possibili proteste: ‘Da qualche anno non possiamo più imitare i cantanti di colore perché c’è la sensibilità del black face. Visto che Samira è di colore e interpreta una cantante bianca, spero che nessun bianco si offenda per il white face‘.  A tutt’oggi non risultano proteste per il volto della modella sbiancato. Ce n’è stata invece una plateale a Crema ascrivibile al black face  in occasione della messa in scena di una commedia da parte della compagnia Schizzaidee (nella foto)

Il fatto è accaduto nel teatro dell’oratorio di San Bernardino nell’ambito della rassegna Stelline la sera del 24 settembre scorso. Erano presenti in sala volontari dell’associazione Aima che assistono i malati d’Alzheimer ai quali la compagnia ha consegnato un contributo. Prima dell’inizio dello spettacolo, sale sul palco un rappresentante dell’Aima accompagnato da Musumary Anastasie, giovane assessore di colore al Welfare e alla coesione sociale del Comune di Crema, che poco prima, dietro le quinte, aveva incontrato un’attrice che interpretava il ruolo di una donna proveniente dall’Africa con il viso annerito. L’assessore fa  presente che “non è accettabile truccarsi in quel modo perché ciò non favorisce l’inclusione; se il copione prevede la figura di una donna africana serve trovare gente di colore che partecipi alla commedia”.

Terminati saluti e convenevoli, l’assessore lascia il teatro senza guardare lo spettacolo. Trasecola la compagnia Schizzaidee che non aveva la più pallida idea di urtare la sensibilità di una persona di colore  truccando un’attrice bianca. E di conseguenza non aveva pensato di ingaggiare un’attrice nera per interpretare la parte di un’africana, ammesso e non concesso che ce ne siano sulla piazza cremasca. Superato lo sconcerto iniziale, tra attori e organizzatori è subentrato il disappunto, acuito dal fatto che l’assessore s’è rifiutata di guardare lo spettacolo. Pollice verso da parte sua ancora prima di conoscere il messaggio che la compagnia cerca di trasmettere ogni volta che sale sul palco. Nella commedia compaiono infatti figure di diversa provenienza: c’è un attore che veste i panni di un cinese, un’attrice muta e altri due che interpretano italiani provenienti dal Sud. Accanto a loro la coppia di pensionati cremaschi e altri che compongono una varietà di stereotipi, ognuno dei quali mette in evidenza le peculiarità dei personaggi.  L’africana parla di fratellanza e uguaglianza, ideali che favoriscono l’inclusione, non il contrario.

Lo Schizzaidee nasce nel 1998 a Ripalta Cremasca come giornale locale conosciuto come la “voce dei giovani di Bolzone”. Il gruppo negli anni si impegna in diverse iniziative giungendo nel 2008 alla fondazione di una compagnia teatrale denominata “La compagnia dello Schizzaidee” ‘con l’obbiettivo di divertire e divertirsi’ come si legge nel sito web. Oltre alle rappresentazioni teatrali, Lo schizzaidee è impegnato anche a realizzare diverse iniziative di beneficienza all’interno di un Progetto Solidarietà iniziato nel gennaio 2014.

L’increscioso incidente con l’assessore del Comune di Crema è all’attenzione del neo sindaco Fabio Bergamaschi che è stato debitamente informato e che finora non si è pronunciato. Comprensibile il suo imbarazzo. Che posizione prenderà, se la prenderà?

 

 

Vittoriano Zanolli

 

 

15 risposte

  1. Mah, sul “politicamente corretto”, dopo la polemica sulle due mamme Peppa Pig, le censure a Disney e quant’altro, mi pare che stiamo proprio alla frutta. Certo, trovare un’attrice di colore avrebbe dato valore alla cosa, ma mica si parla del Sistina, e poi mi pare che fosse tutto cn po’ naif, ma con buoni propositi. L’assessore ha un tantinello esagerato, direi, poteva almeno aspettare di vedere cosa andava in scena, e se fosse o meno offensivo nel contesto il fatto in questione.
    Ps. Chissà che imbarazzo ha provato l’attrice!
    Daniela.

  2. Secondo questo modo di pensare Otello dovrebbe essere interpretato da un attore/ tenore nero, Rigoletto da un disabile per non urtare la sensibilità di chi disabile lo è e via dicendo… Il teatro è sempre stato anche travestimento. Mi sembra che si tratti quasi di autodiscriminazione.

  3. Sicuramente c’è stata un pò di leggerezza da parte di tutti i soggetti ,la compagnia magari avrebbe potuto pensarci ,e magari spiegare il perché, e lo stesso l ‘assessore avrebbe potuto pensarci e magari capire che non era il caso farla dura.Qualche giorno fa mi sono trovato discutere sul web perché io sostengo che un attore interpreta una parte al di là del colore della pelle percui un nero può benissimo interpretare un bianco e viceversa, dipende se il regista lo trova adatto.Se così non fosse, i neri non potrebbero partecipare a film storici ambientati nel medio evo od in epoca romana se non come schiavi e comparse.Cerchiamo di essre tutti un pò più attenti.

  4. Questo e’ il futuro dell’Italia? Quanti di noi nelle recite scolastiche o nelle commedie di paese sono diventati cinesi, indiani, africani, uomini, donne ecc.. Dovremmo sentirci colpevoli? L’assessora cerchi di scendere a terra, altrimenti non andra’ da nessuna parte. Auguri. Grazie Vittoriano della notizia. A Crema naturalmente tutto tace.

  5. È una questione di apertura mentale che ai politici manca da tempo (molto tempo direi, visto come siamo ridotti) . Nel caso specifico l’assesora dovrebbe rivedere il concetto di razzismo e di inclusione. Mah!

  6. quando il razzismo , il colore della pelle, diventano un’ossessione, la vita diventa impraticabile. Si cerchi certamente la soluzione più opportuna, ma senza diventare schiavi dell’ideologia, altrimenti non si costruisce più nulla di buono.

  7. Seguendo questo ragionamento il cinese dovrebbe essere stato interpretato da un cinese, i due meridionali da un calabrese ed un siciliano, ma soprattutto l’attrice muta….

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