“IFM Global Infrastructure è il nome del fondo di investimento che sarebbe interessato a rilevare il progetto autostradale Cremona Mantova: lo apprendiamo da recenti notizie di stampa. Questa notizia sembra di fatto smentire quanto dichiarato il 5 luglio dalla Giunta regionale in risposta a una mia interrogazione. L’Assessore alle Infrastrutture, infatti, aveva scritto che: ≤Non si hanno informazioni al riguardo di trattative e/o possibili interessamenti di soggetti privati terzi≥, “dichiara la consigliera Paola Pollini del Movimento 5 Stelle, che prosegue: “Ho quindi depositato una nuova interrogazione per chiedere alla Giunta chiarimenti, dato che, contrariamente alle dichiarazioni dell’Assessore, la stampa riporta di un’interlocuzione avviata fra un fondo privato e le Istituzioni, anche se probabilmente solo a livello informale. La Regione ha già bocciato il progetto in quanto insostenibile a livello economico. Mi chiedo quindi come sia possibile che un privato si voglia accollare i relativi evidenti rischi finanziari. Abbiamo già assistito ad opere faraoniche dove, dopo l’iniziale coinvolgimento dei privati e delle banche, le Istituzioni, a partire dalla Regione, hanno dovuto coprire gli enormi buchi di bilancio con i soldi dei contribuenti. Penso alle centinaia di milioni di euro sperperate per Pedemontana o alla BreBeMi, quest’ultima fra l’altro verrà a breve gestita proprio dallo stesso fondo che sarebbe interessato alla Cremona-Mantova. Non vorrei che i modelli fallimentari proposti per Pedemontana e BreBeMi, siano nuovamente replicati. Questo progetto è fortemente impattante sul territorio per via dell’enorme consumo di suolo che comporterebbe, per non parlare delle emissioni inquinanti in aria. Resta poi il rompicapo del tratto autostradale che dovrebbe realizzare il ministero (il TiBre, collegamento Tirreno Brennero), senza il quale l’autostrada rimarrebbe con un enorme buco in mezzo. Ebbene come la stessa Regione ammette in risposta alle nostre interrogazioni, non ci sono novità da parte del Governo, che ha di fatto relegato il TiBre nel dimenticatoio. Prima di tutto vengono la difesa dell’ambiente e della salute. L’alternativa c’è, è economica e sostenibile: il potenziamento della SS10 e il raddoppio della linea ferroviaria fra Mantova e Codogno. Lo diciamo da sempre come M5S, anche sostenendo le proposte di comitati e associazioni. Ora ci aspettiamo che la Giunta regionale di centrodestra faccia chiarezza sull’ennesimo possibile pasticcio evitando speculazioni e soprattutto l’ennesimo salasso per i cittadini lombardi”.