#VITECONNESSE, convegno su baby gang e cyberbullismo rivolto alle scuole superiori. Al via questa mattina la I edizione al Teatro Filo. Canale: “Sono soddisfatto, adesso pensiamo al futuro”
Si è svolta questa mattina presso il Teatro Filodrammatici di Cremona la I edizione di #VITECONNESSE Baby gang e cyberbullismo – upgrade per non cadere nella rete, iniziativa fortemente voluta da Santo Canale, agente di polizia locale presso il comando di Bergamo e presidente della commissione consiliare sicurezza in Comune a Cremona, ma oggi semplicemente nelle vesti di delegato del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale che ha reso possibile la realizzazione di questo evento. Un’iniziativa che ha goduto della collaborazione e del patrocinio del Comune di Cremona, della Provincia di Cremona e di Regione Lombardia, oltre che della sinergica collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
“Ho deciso di organizzare questo convegno per sensibilizzare le realtà studentesche rispetto alle criticità che più si sono diffuse nella società moderna, da qui la scelta dei temi di cyberbullismo, bullismo e baby gang” spiega Canale.
“L’obiettivo era quello di fare un identikit di questi fenomeni e lanciare un messaggio, quello di denunciare. Denunciare è l’unica strada percorribile per mettere fine all’inferno in cui molti adolescenti si trovano.”
Ed il messaggio è arrivato forte e chiaro grazie alla squadra di relatori che si sono interfacciati per un’intera mattinata con gli studenti dei licei Manin, Torriani, Anguissola, Ghisleri, Einaudi e Stanga.
Ad aprire il convegno sono stati il sostituto commissario coordinatore responsabile della sezione operativa per la Sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Cremona Alberto Casarotti ed il vice commissario della Polizia Locale di Bergamo Alberto Battista, che hanno lanciato la visione di un cortometraggio legato al tema del sexting per poi commentarlo insieme alla platea di studenti.
Sono poi intervenuti Filomena Bianco, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Provinciale, insieme a Maura Longari, assistente sociale presso la Prefettura di Cremona, all’educatore professionale dell’ASST di Cremona Fabio Santini e a Gloria Molinari, assistente sanitaria presso Ats Val Padana per parlare dell’incidenza di questi fenomeni e dell’impatto psicologico che possono avere sulle vittime, con particolare attenzione a quello che accade nelle scuole, spiegando la funzione del protocollo d’intesa “Scuola Spazio Legalità” e dei programmi di rinforzo delle life skills.
La mattinata è continuata con l’intervento di Lara Ghirardi, pubblico ministero presso il Tribunale dei minorenni di Brescia, che ha sapientemente spiegato ai giovanissimi uditori l’arma della parola e della denuncia.
Hanno chiuso i lavori il commissario capo della Polizia Locale di Milano Marco Luciani, il cappellano dell’Istituto Penale per i minori Beccaria di Milano don Burgio ed Elena Bassi, orientatrice dell’Informagiovani del Comune di Cremona con un focus sul fenomeno delle baby gang, riportando esperienze dirette del territorio e raccontando i percorsi educativi che servono a garantire la piena inclusione sociale e lavorativa dopo aver scontato la pena.
Una prima edizione di successo quindi. “Certo, posso ritenermi soddisfatto di questa I edizione per quale non mi aspettavo una simile partecipazione. Ci tengo infine a ringraziare, oltre ai miei relatori, anche la polizia postale di Cremona, Ats, Asst, Informagiovani e l’associazione Kayros per aver creduto nel mio progetto. Ultimi ma non ultimi, anzi, i più importanti, senza i quali questo convengo non sarebbe stato possibile, voglio ringraziare tutti gli insegnanti per aver aderito a questa iniziativa e tutti gli studenti per aver partecipato attivamente all’incontro” conclude Canale e, chissà, a quando la II edizione di quello che potrebbe diventare un appuntamento annuale per le studentesche del territorio.