All’assemblea dei soci convocata il prossimo 23 settembre, il consiglio direttivo della canottieri Baldesio proporrà un aumento di 40 euro della quota ordinaria annuale che passerà dagli attuali 610 a 650 euro se tale proposta sarà approvata. L’aumento è motivato dall’incremento dei costi di gestione, principalmente quelli energetici che su proiezione annua oggi raggiungono 170.000 euro. Questa decisione, che era nell’aria e che da giorni è argomento di conversazione tra i baldesini, è maturata nel corso della riunione del consiglio che si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri. Una decisione difficile, non presa a cuor leggero anche in relazione a quanto è accaduto il 10 giugno all’assemblea ordinaria annuale: approvato a maggioranza il bilancio consuntivo, il preventivo del 2023 illustrato dal presidente Stefano Arisi è stato bocciato con l’80 per cento dei voti contrari. Il consiglio si è dimesso, sono state indette elezioni anticipate dato che la scadenza naturale sarebbe stata il prossimo anno e Alberto Guadagnoli è subentrato ad Arisi con la sua squadra, ad eccezione di Fabio Mirri che era candidato presidente dell’altra lista e di Federico De Stefani.
La situazione è difficile non solo sotto l’aspetto economico. Gravano sui conti i costi energetici, gli appalti sbagliati, tra tutti quello delle pulizie, interventi urgenti quali il rifacimento del tetto della casa del custode per non parlare delle infrastrutture obsolete e da sostituire. E’ stata deliberata l’assunzione di un contabile da inserire in segreteria che è sotto organico perché una sola delle impiegate si occupa di contabilità. Ma soprattutto il nuovo consiglio è determinato a razionalizzare la spesa per la gestione delle attività sportive. Il nuoto è maglia nera: i nuovi amministratori hanno ereditato una situazione giudicata ‘fuori controllo’, imputabile principalmente alle squadre agonistiche e non ai master, la cui presenza massiccia in società creava malumore e ora viene limitata da un nuovo regolamento. I giovani nuotatori partecipano in massa alle gare, facendo lievitare i costi. Gli ingressi invernali alla piscina comunale incidono in bilancio per un costo complessivo di 70mila euro che secondo il consiglio non si possono ridurre né tanto meno dirottare sugli stessi nuotatori. In ossequio all’articolo 2 dello statuto, la Baldesio ha come scopo la promozione dell’attività sportiva per cui non è facile limitare le spese dei vari settori. Pertanto occorre procedere per gradi, evitare sprechi e razionalizzare le risorse. Anche il canottaggio era finito sul banco degli imputati con la precedente gestione, ma oggi è ritenuto sotto controllo. Il direttivo intende cercare sponsor per coprire in parte una spesa di gestione delle varie discipline sportive che assorbono ben oltre il 10 per cento del bilancio. Per agevolare i soci in difficoltà nel pagamento della quota, si ipotizza l’introduzione di una quarta rata da aggiungere alle tre attuali. Si cercherà inoltre di recuperare gli insoluti dai soci morosi.
Dunque l’intenzione del consiglio direttivo è quella di proporre l’aumento della quota ordinaria, il che significa che non si tratta di un’una tantum ma di una somma, ancorché limitata, permanente. Tuttavia non si esclude che venga recepita la richiesta formulata dal socio Alberto Corazzi che commenta: ‘Aumentare la quota ordinaria significa avallare le inefficienze passate. L’articolo 2 dello statuto non dice di finanziare lo sport in perdita. Riproporre quanto è stato bocciato in assemblea lo scorso 10 giugno, per di più non una quota straordinaria ma l’aumento dell’ordinaria, espone il consiglio a una nuova bocciatura. Ho dato un suggerimento banale, ma efficace: l’anticipo di 50 euro sulla prima rata per avere liquidità senza deliberare aumenti di quota. Altro errore strategico è pensare di assumere un impiegato amministrativo proprio in questo momento, senza attendere il pensionamento di una segretaria. Insomma, l’obiettivo principale è tagliare i costi, non aumentare i ricavi. Spendiamo 650mila euro per le attività sportive. Spendiamo anche 300mila euro per manutenzioni varie e 311mila per appalti e servizi: oltre 600mila euro di uscite dove dobbiamo usare le forbici’.
La situazione economica dovrebbe assestarsi dopo i primi due mesi del 2024, periodo in cui si affronteranno i problemi più spinosi rappresentati da pagamenti vari da effettuare con una liquidità insufficiente in cassa.
Dal 2025 in poi, secondo i calcoli fatti da Corazzi, la liquidità dovrebbe aumentare secondo la seguente progressione: 2025, 100mila euro; 2026, 163mila, 2027, 163mila; 2028, 262mila; 2029, 262mila; 2030, 450mila.
Vittoriano Zanolli
Sotto i link delle tabelle elaborate da Corazzi sulla durata dei debiti, sui bilanci delle attività sportive, e sui costi di manutenzione
3 risposte
Guada mettili tu che fai il brillante…
ungruppodisoci@gmil.com
In ossequio…all’articolo 2 dello Statuto, promuovere lo sport, significa anche farlo amare, le precedenti gestioni hanno contribuito a rendere addirittura fastidiose alcune discipline (vedi il nuoto). Eviterei di cercare futuri atleti fuori dai “confini” Baldesio (così da limitare i costi e gli allenatori…); i nostri ragazzi dovrebbero usufruire delle strutture sportive e crescere con il senso di appartenenza, questo li renderebbe oltremodo rispettosi e vigili per quella che io reputo una grande realtà!
condivido in pieno il suo pensiero
Alberto