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”Radioterapia, a Cremona le migliori terapie possibili”

11 Dicembre 2024

Con la nuova tecnologia è possibile somministrare dosi elevate di radiazioni su tumori di piccole dimensioni con grandi risultati. All’ospedale di Cremona è arrivato il terzo acceleratore lineare. La nuova apparecchiatura – TrueBeam 3 HD di ultima generazione – è stata acquistata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e fa parte del progetto di potenziamento tecnologico della Radioterapia, promosso negli ultimi tre anni dalla direzione strategica dell’ASST di Cremona. L’attuale dotazione tecnologica consente di trattare con maggiore precisione e continuità i quasi 1000 pazienti che ogni anno si rivolgono al reparto.

LE MIGLIORI CURE POSSIBILI, SOTTO CASA

Come spiega Ezio Belleri (Direttore generale), «Il TrueBeam 3 HD completa il parco tecnologico della radioterapia di Cremona che è già dotata di due acceleratori acquisiti negli ultimi due anni, grazie a un progetto avviato dalla direzione che mi ha preceduto e portato a temine in questi mesi».

«Si tratta di una notizia molto importante per questo territorio che – come sappiamo – ha un’alta incidenza di patologie tumorali», prosegue Belleri. «Sapere che la Radioterapia di Cremona, oltre a professionisti competenti e di grande esperienza, dispone delle tecnologie più innovative oggi disponibili sul mercato è una garanzia per i cittadini che trovano sotto casa le migliori cure possibili. Ricordo che la Radioterapia lavora in team multidisciplinare con le altre specialità ospedaliere dell’area oncologica, medica, diagnostica e chirurgica. Ogni singolo caso viene discusso nella sua complessità da diversi specialisti, e il percorso terapeutico viene definito in base alle esigenze cliniche di ogni singolo paziente».

TRATTAMENTI MIRATI SU TUMORI PICCOLI

L’acceleratore lineare, utilizzato per il trattamento dei tumori, produce raggi X ad alta energia accelerando elettroni e indirizzandoli con precisione sul tumore, cercando di risparmiare i tessuti e gli organi sani adiacenti. «Questo nuovo acceleratore sarà dedicato principalmente ai trattamenti stereotassici», spiega Sandro Tonoli, direttore della Radioterapia di Cremona. «La radioterapia stereotassica è una tecnica all’avanguardia che permette di somministrare dosi molto elevate di radiazioni con estrema precisione su tumori di piccole dimensioni. Grazie alla sua elevata efficacia e non invasività, questa tecnica trova numerose applicazioni in campo oncologico».

MONITORAGGIO DEI MOVIMENTI TUMORALI IN TEMPO REALE

Una delle caratteristiche innovative del TrueBeam 3 HD è il suo avanzato sistema di imaging, che permette di acquisire immagini TC cone beam (una particolare tomografia computerizzata) ad alta definizione direttamente durante il trattamento. Queste immagini vengono confrontate con la TC iniziale per correggere eventuali variazioni nella posizione del paziente, assicurando una terapia più precisa ed efficace. Inoltre, per alcuni tumori, come i noduli polmonari, l’acceleratore è in grado di rilevare in tempo reale i movimenti del tumore causati dalla respirazione, garantendo un’erogazione accurata delle radiazioni anche in condizioni dinamiche.

UN TEAM MULTIDISCIPLINARE AL SERVIZIO DEI PAZIENTI

L’acquisizione di questo nuovo acceleratore rappresenta un passo importante per arricchire le risorse strumentali dell’Unità Operativa di Radioterapia, rafforzando così il servizio specializzato offerto alla popolazione cremonese. «Tuttavia, è fondamentale ricordare che nessuna tecnologia, per quanto avanzata, può sostituire la competenza e la professionalità dello staff», sottolinea Tonoli. «Ogni membro del team — medico, fisico, tecnico di radiologia e infermiere — gioca un ruolo cruciale nel percorso che il paziente intraprende durante il trattamento radiante».

Una risposta

  1. Siamo grati del regalo di Natale che permetterà a noi cremonesi di essere curati al meglio. Siamo grati ai professionisti che con dedizione ci aiutano ad affrontare i problemi di salute che ci opprimono con incidenza importante. Scusate, politici, gioite con noi delle tecnologie che arrivano a Cremona generosamente, ma non potreste interessarvi e intervenire sulle cause per cui Cremona e il suo territorio è tanto colpita in modo più grave che altrove? Ci possiamo curare, ma non sarebbe possibile vedere di ammalarci di meno?

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