Biometano a Cremona: vorremmo soffermarci su un aspetto con il quale oggi la democrazia ha a che fare Se lo stato è debole e le istituzioni pubbliche non abbastanza solide è facile per i potentati economici imporre i propri interessi.
Le multinazionali, le multiutility, dispongono di mezzi finanziari inesauribili per comprare la politica, la scienza e le istituzioni pubbliche scavalcando agevolmente le decisioni democratiche.
Si assiste così al mantra dello “Stato leggero” sfoltendo il personale nelle amministrazioni pubbliche, riducendo le disponibilità finanziarie e quindi il bene pubblico viene mercificato. (personale ridotto, tecnologie obsolete, saperi e competenze perduti)
Diversamente da quanto si crede, uno stato debole è anche particolarmente caro. Con poche risorse le amministrazioni sono costrette a esternalizzare a caro prezzo e le stesse diventano una controparte debole e in posizione subalterna e le competenze che erano all’interno ora devono essere comprate, ma la competenza esterna non è solo costosa, non è neutrale né disinteressata.
Ci siamo convinti che lo Stato non sia capace di gestire, ma è un errore, a essere incapace non è lo Stato, ma lo Stato debole.
Alla democrazia e di conseguenza ai cittadini serve un forte ambito pubblico al centro del quale ci sia il bene comune e non gli interessi economici.
Un’amministrazione che si fa portavoce zelante degli interessi di una multiutility privata senza un minimo di dubbio sui risvolti politici, sanitari, ambientali, economici di un territorio, indebolisce lo Stato.
Maria Grazia Bonfante
già sindaco, coord. Salviamo il paesaggio provincia di Cremona
Ferruccio Rizzi
membro di Attac Italia
3 risposte
Dovrebbe essere l’impegno di tutti salvaguardare la natura e l’ambiente dove viviamo. La Dott.sa Bonfante è un grande esempio di competenza, fermezza e coerenza da seguire e sostenere perché, alla fine, la sua iniziativa volge a farci stare meglio, tutti, sempre. Grazie.
Parole sacrosante!!!!!!!!
“ a essere incapace non è lo Stato, ma lo stato debole “ parole da scolpire nel bronzo. Da decenni lo Stato “delega “ con inevitabile lievitazione dei costi e probabilmente anche della corruzione. Certo, abbiamo toccato con mano l’inefficienza della Cosa Pubblica per decenni e ci è venuta la nausea , ma non credo proprio che le “deleghe “ contribuiscano a promuovere efficienza e ottimizzazione della spesa.