Cittadinanza attiva del comitato BiometaNo. Sala Quadri del Comune di Cremona. Siamo in fase ascolto, ma i “mugugni” di fondo non mancano. Ne cito alcuni tra i più folcloristici.
“Un meraviglioso elenco di ecoballe”
“Ci sta raccontando la supercazzola”
“Fino a ieri il biogas era quello al top …”
Ora è stato accantonato per vantare il biometano”
“Il gas serve sicuramente, ma viene addebitato ai cittadini contrariamente a quanto detto, quindi non è la cittadinanza che ci guadagna”
“Descrizioni fantomatiche, parlano di fuffa”
“Assurdo che un impianto (inceneritore+biomasse) giustifichi l’altro, peccato che a pochi metri ci sono delle case”
Sono presenti molti consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. A2A racconta quanto sia bello e buono digerire letame e cereali per dare calore a noi poveri cittadini. In cambio possiamo respirare aria organica spiacevole h24, subire trattori e automezzi inquinanti che passano sulle strade della bassa Cremona e di Gerre De Caprioli, visto che l’allevamento più vicino è a 10 chilometri. Possiamo sentire rumori di ventole e parti meccaniche anche di notte magari come in provincia di Reggio Emilia dove lo hanno già realizzato e vedere tanti bei sversamenti nei canali limitrofi. Naturalmente i relatori ammettono la cementificazione, ma… faranno un bel laghetto, prati con fiorellini, … e le caprette ci diranno “ciao”.
Quasi tutte le testate e le tv locali presenti, faranno servizi.
Ancora una volta uniti per opporci a questo sopruso. Non ci incantano più.
Paola Tacchini
#BiometaNo
Riscontriamo con grande soddisfazione l’allargamento del fronte di opposizione al progetto che prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di Biometano in via Bosco. È di assoluta evidenza che le argomentazioni sollevate in prima battuta dai residenti nella zona interessata da questo progetto non possano essere derubricate sbrigativamente a fenomeno ascrivibile alla cosiddetta sindrome di NIMBY (non nel mio giardino), ma rispondano piuttosto ad una diffusa coscienza critica trasversale alle più disparate sensibilità. Fin dalla sera dell’assemblea costituente del Comitato BiometaNO è apparso chiaramente quanto le rivendicazioni di chi si oppone a questo progetto siano distanti dalle logiche e dalle dinamiche dell’ordinaria dialettica politica tra forze di maggioranza e di opposizione e intercettino, piuttosto, l’attivismo ambientalista in senso ampio, il mondo dell’associazionismo e, più in generale, la coscienza diffusa di una comunità che non condivide un piano industriale fortemente speculativo che vorrebbe sommare nuove fonti di emissioni a quelle degli impianti e delle infrastrutture già presenti nella zona, con rilevante impatto sulla qualità della vita e sulla salute di migliaia di cittadini esposti.
Per questo il Comitato sin dalle sue prime battute ha rivendicato (e sempre rivendicherà!) la propria autonomia rispetto a qualsivoglia tentativo di strumentalizzazione politica. Rispettosi del ruolo di ciascun attore, continueremo a presentare le nostre osservazioni tecniche nei tavoli istituzionali preposti e resteremo aperti al confronto con chiunque condivida la nostra battaglia. Alla roboante retorica del “carbonio green” dei proponenti, continueremo ad opporre momenti di informazione indipendente, coinvolgendo alcuni dei più qualificati esperti in materia, al fine promuovere maggiore consapevolezza nella cittadinanza nell’intento di agire sempre per la tutela dei beni comuni.
Luigi Lipara
Comitato BiometaNO Cremona
2 risposte
Ero presente e posso confermare tutto , pinocchio era un dilettante a confronto del relatore di a2a
Da favola a film dell’orrore! Ma come si fa a non ribellarsi a queste decisioni cadute dall’alto. Basta decisioni cadute dall’alto. Sarebbe buona cosa tenere in considerazione anche il parere di chi è contrario. BIOMETA-NO