Pubblichiamo la lettera aperta che Francesco Bordi ha inviato ad Antonio Grassi.
”Ho letto con piacere il tuo articolo “Comitati e svolta politica, l’insegnamento di Fort Apache“, che ha risvegliato in me una marea di piacevoli ricordi e mi ha dato spunto per alcune riflessioni sulla futura campagna elettorale. Giustamente hai ricordato i tre principali comitati che attivamente si stanno muovendo sul territorio comunale contro l’impianto biogas, il nuovo ospedale e l’autostrada Cremona-Mantova. Temi cari, sostenuti e votati in Regione sia dal centro sinistra che dal centro destra. Prevedo quindi alcuni mal di pancia per i candidati sindaci in quanto entrambi gli schieramenti
difficilmente si esprimeranno chiaramente su questi argomenti, c’è “chi vorrebbe ma non può” e “ chi non vorrebbe ma dovrà farlo”. Il declinare il problema e rimandarlo al futuro è dannoso quanto ignorarlo. I voti dei comitati e in genere del mondo ambientalista possono essere determinanti nel risultato delle elezioni o nel successivo ballottaggio? Come hai ricordato tu nell’anno della battaglia contro l’inceneritore sono stati ininfluenti e purtroppo dubito che anche in queste elezioni i loro voti possano essere determinati. Certo il centrodestra corteggia il malcontento espresso dai comitati
ma dubito che realmente al centrodestra il tema dell’ambiente sia così caro, ricordo che nel 2013/2014 aveva avuto la possibilità di chiudere la partita dell’inceneritore, aveva a favore sia la Provincia che la Regione, ma si era poi inchinato alla volontà dell’allora AEM che, molto probabilmente, ha governato anche le scelte della successiva Giunta, che in campagna elettorale aveva dichiarato che avrebbe fermato l’inceneritore. Il tema ambiente è purtroppo la parte più vulnerabile di ogni campagna elettorale, piace come argomento ma non piace come sviluppo, troppo impattante sulle line di programma presentate e quindi castrante per i desiderata dei politici. Il tema ambientale dovrebbe essere invece il cardine del futuro sviluppo della città; tutto è legato all’ambiente, la qualità della vita, il turismo, l’inquinamento e la salute, il trasporto, l’industria, l’agricoltura, l’energia. Il tema ambientale dovrebbe essere trasversale e dovrebbe fare da collante tra tutti i temi dei futuri programmi elettorali ma come ho già detto più volte diventerebbe troppo vincolante per essere fortemente accettato, rimane come riempitivo nelle discussioni elettorali e nulla più. All’atto pratico contrasta con gli interessi di alcuni e quindi lo si lascia in un angolo, lo si utilizza come bandiera in occasione di alcune manifestazioni perché “fa bello” sventolarla, bandiera che alla fine viene piegata e messa via.Quindi caro Antonio di indiani del Fort Apache sulle barricate ne son rimasti pochi che però sono duri a morire e qualche freccia riescono ancora a lanciarla e colpire il bersaglio”.
Francesco Bordi
2 risposte
Amara lettera di Francesco Bordi che esprime la totale mancanza di sensibilità ambientale nel mondo di una politica che risponde esclusivamente alle leggi del profitto come già osservato. Provare a iniziare a invertire la rotta riguardo il mondo che abbiamo depredato e distrutto in tanti anni non interessa più di tanto. Neppure il pensiero che chi lo erediterà avrà ben poco da stare tranquillo…
Bellissimo. Condivido in pieno