Un’altra tragedia sulla montagne bresciane dopo quella di Sonico è costata la vita a Carlo Capurso, pensionato di 79 anni che abitava a Cremona, in via Ghinaglia. Era stato operaio dell’Ocrim fino alla pensione, momento in cui si è dedicato pressocché a tempo pieno alla fotografia, sua grande passione. Era un assiduo e attivo socio e frequentatore del Gruppo fotografico dell’Adafa. Persona schiva e riservata, aveva un innato senso dello humor. Non aveva figli e viveva solo. Ogni anno pubblicava un calendario proponendo un tema fotografico. Altra sua passione era la natura: era attivo nel Wwf cittadino. La disgrazia è avvenuta in un luogo impervio nella zona a est della Cima Moren a Borno. Capurso è precipitato in una gola da un’altezza stimata superiore ai 10 metri. Sul posto sono intervenuti elisoccorso, Soccorso Alpino e Carabinieri. Questa mattina a Sonico, una scarica di sassi aveva investito due escursionisti sopra il rifugio Gnutti, in Alta val Camonica. Vittima un uomo di 76 anni, gravemente ferita al torace e agli arti. Una donna trasportata con l’elicottero decollato da Caiolo (Sondrio) all’ospedale di Esine (Brescia) versa in gravi condizioni..
Di seguito la presentazione del calendario da scrivania pubblicata sul calendario 2023.
Questo calendario ci accompagna lungo il 2023 con alcuni tra i più significativi paesaggi italiani. Tra le
migliaia di istantanee scattate in oltre mezzo secolo d’attività e di peregrinazioni su e giù per la Penisola, il
fotografo e appassionato naturalista cremonese Carlo Capurso ne ha scelte tredici che documentano la
straordinaria ricchezza del nostro Paese. Ritraggono panorami montani mozzafiato, baie incantevoli, dolci
colline e pianure sconfinate. Tutte insieme compongono un quadro ideale che esalta la bellezza e la
singolarità dell’Italia e che ci invita a custodire nel tempo questo patrimonio prezioso, consegnandolo
intatto ai posteri.
Vittoriano Zanolli
giornalista
2 risposte
Dolorosa notizia. Ieri mi aveva scritto confidandomi che avrebbe rimandato la lettura del mio intervento sui crimini edilizi in Valcamonica per tenersi lontano,almeno in vacanza, da pensieri negativi. La montagna che lui tanto amava se l’è preso.
Ultimamente lo vedevo al supermercato.andavamo entrambi all’Italmark. Ci salutavamp spesso. Persona schiva, riservata, solitaria, per questo un po’mi assomigliava e aveva un certo fascino. C’era e non c’era nei gruppi, come me. D’altronde quando hai delle fantasie creative da seguire il gruppo stroppia. Qualche volta avevamo collaborato ma non tanto. Ora caro Carlo inseguirai i tuoi tramonti, i tuoi paesaggi le tue montagne dall’alto dei cieli. E sarà un altra vista.