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A Cremona inquinamento record. Candidati. lo sapete?

18 Marzo 2024

Che l’inquinamento dell’aria a Cremona sia a livelli da record lo sanno ormai quasi tutti i suoi abitanti e tuttavia pare che i loro rappresentanti non l’abbiano ancora capito. Abbiamo dunque una delle zone più inquinate non solo del Bel Paese, ma addirittura del mondo occidentale e tuttavia, invece di provvedere almeno a non aggravare la situazione, ogni sforzo viene fatto per aumentare l’inquinamento dell’aria che tutti noi respiriamo.

Ci sarebbe poi da considerare che anche come acqua non siamo messi tanto bene, visto lo stato delle falde acquifere: è difficile pensare che il petrolio sul quale galleggiano le Società Canottieri si limiti a restare là dove è stato individuato, quasi che la falda sia costituita da condotte sotterranee del tutto indipendenti ed ermetiche. Ecco allora la necessità di rendere il nostro ambiente sempre più tossico, magari con la fabbrica del metano che, al di là dell’inquinamento che è in grado di produrre direttamente, ne determina uno ulteriore, generato dal traffico dei materiali  necessari a farla funzionare. Raggiungeremo forse il paradosso di via Giordano ulteriormente intasata da mezzi agricoli e trattori carichi di deiezioni animali destinate  a quella che A2A ha stabilito essere un ulteriore strumento per farci ammalare tutti, sempre di più e senza differenze?

Già, perché non ci bastava il fatto di essere la capitale del violini e del torrone. Il nostro orgoglio provinciale pretende anche di essere pure la capitale della mortalità per tumore. Un bel primato, non c’è che dire.

Lo sapevate che da noi si muore per cancro del colon quasi il doppio del resto della regione e dell’Italia intera?

Lo sapevate che da noi si muore molto di più anche per tumore dello stomaco e della mammella?

Senza parlare poi del tumore al polmone, altro vanto della nostra città.

L’unica spiegazione per queste tremenda situazione è che viviamo in uno dei luoghi più inquinati del mondo occidentale, affermazione questa basata su dati scientifici e oggetto di revisione da parte di esperti internazionali: si definisce SMR (Standard Mortality Rate – tasso di mortalità standardizzato) e vede Cremona ai vertici nazionali. Che poi qualcuno ritenga che la responsabilità di questa allucinante situazione sia da attribuire alle nostre abitudini di vita e si impegna a dirci cosa dovremmo fare per vivere da malati e morire da sani, è certamente utile, ma ancora tutto da dimostrare.

In tale situazione appaiono interessanti le posizioni dei candidati alla carica di primo cittadino della nostra città, laddove si parla del destino dei giovani (che, se appena possono, fuggono da Cremona), della tutela della natalità, della famiglia e degli anziani, magari senza sapere che per diventare anziani bisogna prima di tutto sopravvivere all’inquinamento.

E poi i treni, che comunque vanno per i fatti loro (e per fortuna che viaggiano su rotaia, se no potremmo trovarceli bloccati anche in piazza del Duomo).

Sul fatto che la fibra ottica cremonese è stata invece venduta ad A2A (e a chi, se no?) nessun commento. Così come nessuno dei candidati si avventura sul terreno pericoloso delle molte iniziative in corso e che peggioreranno ulteriormente la qualità dell’aria che respiriamo. Un grazie di cuore ai candidati, anche se non sappiamo ancora quali e quanti saranno, ma una domanda appare legittima: cosa ce ne faremo delle loro parole, dopo che le loro decisioni avranno contribuito a farci ammalare e magari anche a farci morire prima del tempo?

Rappresentanti del popolo oppure succubi dell’arroganza di coloro che stanno svendendo la nostra salute per mostrare ai loro azionisti che si può guadagnare (e tanto) sulla pelle dei cremonesi?

 

Pietro Cavalli

 

 

13 risposte

  1. Come dar torto al dr. Cavalli! Purtroppo, se alla realtà si oppone il “sogno” quando ci si sveglia si vive lo “incubo”. Bello il mio ciclamino sul balcone, evoca empatia con la natura, ma l’aria che io respiro è inquinata. Si diceva “Il metano ti dà una mano” oggi si può concludere ” a…. scavarti la fossa!” Le proposte green si rivelano grey. Alla consapevolezza della realtà debbono seguire scelte altrettanto consapevoli: non meri slogan che propongono di tornare indietro finendo in un girotondo, che fa maldestramente eco al “mito dell’eterno ritorno”. Occorre affinare gli strumenti scientifici che consentano di sviluppare tecnologie consone all’attuale situazione e capaci d’offrire risposte concrete. Nel frattempo gli amministratori non si nascondano dietro le proprie firme. Facciano appello alla Costituzione garante della salute del cittadino. Si è firmato pensando di “far bene”, così non è stato, ebbene si abbia il coraggio di dichiarare il proprio fallimento. Quando ci si accorge di un errore, è atto d’intelligenza e di dignità saper tornare sui propri passi. Se i documenti sono atti legali, più legale ancora è il rispetto che si deve alla vita dei cittadini. La tutela alla vita, declinata in tutte le sue stagioni, è bene primario che non sopporta d’indossare nessuna ideologia confezionata al solo scopo di nasconderla per mistificarla. Non si tratta d’assumere un atteggiamento morale (“mos” significa semplicemente “costume”), ma un atteggiamento valoriale.

  2. Sui consigli per restare in buona salute già ne abbiamo avuti di esemplari. Basti pensare a James Fixx e al suo jogging. Se poi considero che vedo fanatici della corsa scivolare via in mezzo al traffico, l idea è geniale. Corressero almeno su un argine. Conosco gente relativamente giovane ammalata di cancro al polmone senza aver mai fumato una sigaretta. Sarà un fumo differito. Già,ma quale? Ho letto poi nell’articolo di “tutela della natalità, della famiglia, degli anziani”. Non ho letto dei disabili,ma ricordo una recente uscita sull’argomento poco convincente. Ci siamo mai chiesti a cosa servono i disabili? Vabbè torniamo all’inquinamento. Meno male che adesso ci sono i sentieri del Po e del Morbasco ove poter avventurarsi in sicurezza, rispetto all’inquinamento anche? A quanto pare neanche su questo c’è certezza…….

    1. La domanda “a cosa servono i disabili?” è quesito indegno. L’essere umano non è un attrezzo, è una persona. Sapere che c’è chi mette in dubbio che la dignità umana è dovuta all’uomo in quanto tale mi crea sgomento. E’segno di totale mancanza di civiltà, ma anche di cultura. Non aggiungo altro perchè non vorrei scadere nella retorica e il problema delle disabilità è degno di ben più articolata considerazione.

      1. Mi stupisco che non sia stato compreso il senso così semplice e al tempo stesso amaro del quesito. Quali interessi stanno dietro ai disabili? Forse detta così è più facile da capire.

        1. Detta così è più facile da capire, non solo il senso della provocazione ma soprattutto la grande umanità che sta dietro all’Uomo Araldi.

      2. Penso che la domanda ” a che cosa servono i disabili?” in relazione alla “tutela della natalità, della famiglia e degli anziani” sia posta in modo provocatorio per sottolineare una mancata considerazione, non giustificabile, dei disabili. E non per inciviltà.

      3. Mi sembra che l’attacco al dottor Araldi sia proprio inopportuno.
        La frase “a cosa servono I disabili?” è detta in senso ironico ed è anche intrisa di profonda amarezza.
        Quindi quanto espresso è completamente fuori luogo.

  3. I candidati lo sanno benissimo, ma non vogliono pestare i piedi ai responsabili della mal’aria, quindi come Tafazzi, stanno zitti. E non si venga a raccontare la solita fregnaccia che l’aria ristagna in Pianura Padana

  4. Come scrive Papa Francesco nella sua esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” uno dei principi su cui dovrebbe basarsi la sana politica è che “la realtà è superiore all’ idea”.
    Perciò se a Cremona c’è chi sostiene che i cittadini che si.oppongono ai numerosi agenti inquinanti gentilmente forniti dagli impianti presenti e futuri sono affetti dalla sindrome Nimby, quasi che il primato di patologie oncologiche fosse del tutto ipotetico, dobbiamo dedurne che ad essere ideologici, perciò avulsi dalla realtà, siano coloro che li approvano a priori, senza tener conto degli effetti concreti sul territorio, perciò affetti dalla sindrome di Walter Mitty

  5. Sono perfettamente d’accordo con quanto scrive il Dott. Cavalli e al tempo stesso fortemente preoccupata per i dati statistici sulla elevata percentuale di tumori nella nostra città. E credo che sia giunto il momento di cercare al più presto adeguate soluzioni.

  6. Mi sembra che la frase in questione sui disabili non sia stata interpretata in modo corretto, perché non è stata compresa l’amara ironia suggiacente. Non leggo volontà di ferire i disabili.. Piuttosto di provocare perché la comunità se ne prenda realmente cura, proprio per la loro grande dignità. Quanto alla cultura… Credo che Araldi, in numerose occasioni e anche su questo blog, abbia dato prova di grande sensibilità, competenza e poliedricità, spaziando dalla botanica, alla letteratura, alla storia, alla spiritualità, oltre che di abilità di scrittore dalla penna scorrevole e dai ricchi contenuti. Un autore che si legge con molto piacere.

  7. Figuriamoci se questi politicanti di basso profilo, osano bussare al vero “padrone” di Cremona…vien da ridere!!! Cremona si è sempre piegata ai potenti….panem, circenses et…..!

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