“Per la Baldesio, la presenza di Emma e Maria rappresenta un motivo di orgoglio e la conferma di un percorso tecnico in costante crescita – spiega il consigliere del settore canottaggio, Giancarlo Romagnoli -. Le due atlete hanno la possibilità non solo di affinare la propria preparazione, ma anche di vivere un’occasione preziosa di confronto con coetanei stranieri, arricchendo il loro bagaglio sportivo e umano”.
L’esperienza, organizzata dall’OFAJ Ufficio Franco-Tedesco per la Gioventù e ampliata quest’anno alla partecipazione italiana, ha assunto dal 2025 una dimensione trinazionale che proseguirà fino al 2027, con organizzazione a rotazione tra i tre Paesi. Per una settimana, i migliori Under 17 dei tre Stati condividono allenamenti, vita di gruppo e sfide in acqua, in un percorso che unisce crescita tecnica e scambio culturale.
Sotto la guida del tecnico responsabile Stefano Gioia e del coordinatore delle Commissioni tecniche regionali Claudio Romagnoli, affiancati dagli allenatori Arianna Leoni, Matteo Borsini e Sebastiano Ladillo, gli atleti hanno iniziato le giornate con attività linguistiche, sessioni tecniche a terra e in barca, ponendo l’accento sulla postura e sulla corretta esecuzione del gesto tecnico. Non sono mancati i primi test di velocità e ritmo, con l’obiettivo di comporre gli equipaggi per le gare del fine settimana.
Nella foto centrale Caratozzolo e Milanesi a Macon
