Paolo Gregori e Mario Guareschi, due canottieri cresciuti in canottieri Baldesio, hanno coronato il proprio sogno salendo sul gradino più alto del podio Under 23 e regalando alla Nazionale l’unica medaglia al maschile nella competizione internazionale che si è svolta nel week end ad Hazewinkel, bacino remiero belga tra Bruxelles ed Anversa.
Entrambi alla prima esperienza con il body Azzurro, Paolo Gregori prodiere e il capovoga Mario Guareschi, hanno condiviso l’impresa nel quattro di coppia pesi leggeri con due eccellenze del remo lombardo Alessandro Pozzi, canottieri Tritium, e Nicolò Demiliani già campione del mondo 2022 e detentore del record del mondo nel 4xPL e con l’accompagnatore Daniele Gilardoni, allenatore della Canottieri Tritium.
Dopo un mese di allenamenti intensi sul lago di Varese, seguiti dallo stesso Gilardoni e da Claudio Romagnoli, il quadruplo azzurro si è messo in mostra già nella preliminary race rompendo gli indugi in avvio e lanciando così la prima sfida agli avversari. Dopo aver dominato la competizione per l’assegnazione delle acque, si sono presentati alla finale da favoriti.
Anche nella finale della domenica, l’armo azzurro si è staccato dai blocchi con la stessa determinazione, incrementando il proprio vantaggio vogata dopo vogata su Svizzera e Germania. Nonostante fastidiose folate di vento, nella prima parte di gara il quadruplo aveva già quasi 2″ di margine sugli avversari, un vantaggio incrementato grazie ad una chiusura dirompente che non ha lasciato scampo a Svizzera e Germania, rispettivamente argento e bronzo a 3″78 e 5″44.
Più ardua l’impresa di Maria Sole Perugino giunta prima in finale B nel quattro di coppia femminile. L’atleta della Baldesio già campionessa del mondo 2022 nel quattro di coppia PL, in Belgio si è messa alla prova con avversarie “pesanti” raggiungendo comunque un piazzamento di soddisfazione. Seconde dopo 500 metri, Greta Schwartz, Maria Sole Perugino, Carolina Vanini e Anita Gnassi rompono gli indugi andando a sorpassare le tedesche. Ne nasce una bella sfida vinta dalle azzurre che chiudono l’europeo al settimo posto assoluto
Una risposta
La conquista del titolo Europeo mi fa ritornare alla memoria la telecronaca della vittoria dei fratelli Abbagnale, pari come impeto e voglia di vincere…
È uno sport duro che richiede sacrificio e non viene mai ripagato a sufficienza.
Bravi!!!